La Provincia di Teramo chiarisce i requisiti per la manutenzione degli impianti di Prati di Tivo

La Provincia di Teramo chiarisce i requisiti per la manutenzione degli impianti di Prati di Tivo

La Provincia di Teramo fornisce linee guida per la manutenzione degli impianti di risalita a Prati di Tivo, evidenziando responsabilità e scadenze cruciali per garantire il corretto funzionamento delle strutture.
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La Provincia di Teramo chiarisce i requisiti per la manutenzione degli impianti di Prati di Tivo - Gaeta.it

Nella giornata di ieri, la Provincia di Teramo ha comunicato ufficialmente al custode giudiziario degli impianti di risalita di Prati di Tivo, a seguito di un’attenta analisi della situazione, le linee guida necessarie per risolvere i problemi in corso con la ditta ‘Marco Finori’. Questa misura arriva dopo una serie di approfondimenti condotti a livello regionale e locale, mirati a fare luce sulle responsabilità e le tempistiche legate alla manutenzione delle strutture.

Scadenze e responsabilità per la manutenzione

Dalla documentazione esaminata, risulta chiara la tempistica delle scadenze per le due tipologie di revisione degli impianti. La revisione decennale generale è fissata per il 2029, mentre è in scadenza quella quinquennale che richiede particolare attenzione. Per rispettare questi obblighi, è il direttore o il responsabile di esercizio designato dal gestore a dover procedere con la revisione quinquennale, come specificato dalla normativa vigente, DM 2003/2025 e Decreto dirigenziale MIT, articolo 2, dell’8 gennaio 2016. La Provincia, in quanto proprietaria degli impianti, si è dichiarata pronta a coprire eventuali costi documentati per la manutenzione necessaria.

È importante sottolineare come la figura del custode giudiziario rivesta un ruolo significativo in questo panorama. Secondo la Provincia, poiché la cabinovia rientra tra i beni sottoposti a sequestro, la ditta ‘Marco Finori’ deve necessariamente attendere un’autorizzazione preventiva da parte del Giudice prima di procedere con qualsiasi operazione di manutenzione. Questo aspetto trova fondamento nella legge e nella specificità delle situazioni giuridiche che riguardano i beni sequestrati.

Gestione degli Obellx e responsabilità della Regione

La comunicazione ha anche toccato l’argomento dei sistemi Obellx, impianti utilizzati per il controllo delle valanghe. La Provincia ha eseguito tutte le manovre necessarie per il riposizionamento di questi sistemi e ora attende indicazioni chiare dalla Regione Abruzzo riguardo a chi dovrà essere delegato alla loro gestione. La situazione è delicata, poiché i sistemi Obellx richiedono operazioni remote, gestite esclusivamente da personale qualificato e specializzato. Senza un soggetto responsabile designato, l’utilizzo e il corretto funzionamento di questi apparati risultano compromessi.

Il presidente della Provincia di Teramo, Camillo D’Angelo, ha espresso il proprio rammarico per l’attesa prolungata dei riscontri giuridici, sottolineando che da tempo stava cercando di far luce sulla situazione. Si è detto fiducioso che le fonti ufficiali contribuiranno a dissipare ogni incertezza, affermando che chi desidera realmente seguire il destino della montagna e degli impianti di Prati di Tivo ha ora le informazioni necessarie per avanzare. D’Angelo ha confermato che la ditta ‘Finori’ provvederà a ottenere le autorizzazioni giudiziarie per le manutenzioni e che la Provincia sarà pronta a coprire gli oneri a seguito di rendicontazioni precise.

Queste dichiarazioni evidenziano il quadro complesso e le responsabilità chiave all’interno della gestione degli impianti di risalita a Prati di Tivo e pongono l’accento sull’importanza di una collaborazione sinergica tra le varie entità coinvolte.

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