La piccola casa editrice Pulcinoelefante, fondata nel 1982 da Alberto Casiraghy, artista e editore di Osnago in Brianza, è protagonista di una mostra a Carloforte, in Sardegna. L’evento celebra il decennale dell’Isola dei libri, rassegna letteraria che unisce arte e letteratura tra i vicoli dell’isola. Casiraghy ha portato una selezione delle sue pubblicazioni, che si distinguono per la stampa artigianale e l’attenzione al dettaglio, preservando antiche tecniche tipografiche. L’esposizione racconta una storia unica di poesia, arte e incontri culturali che si materializza in veri e propri piccoli capolavori stampati su carta pregiata.
La storia della casa editrice pulcinoelefante
Pulcinoelefante nasce nel 1982 dalla passione di Alberto Casiraghy per la letteratura e l’arte. La sede è a Osnago, in Brianza, una zona che negli anni ha visto fiorire diverse realtà tipografiche di qualità. Casiraghy è non solo editore ma anche aforista e artista, caratteristiche che si riflettono nella cura con cui vengono realizzati i libri. Ogni volume è prodotto in tiratura limitata, stampato in modo manuale con macchine d’epoca come la Nebiolo, utilizzando caratteri mobili in piombo, soprattutto Bodoni e Garamond, famosi per la loro eleganza. I fogli vengono poi cuciti a mano, trasformando ogni libro in un oggetto artigianale unico, con contaminazioni artistiche che nascono dagli incontri personali di Casiraghy con poeti e artisti importanti.
Un modello di editoria indipendente
Questa casa editrice rappresenta un modello di editoria indipendente che ha saputo mantenere vivi metodi tradizionali in un’epoca dominata dalla stampa digitale. Nel 2023 il catalogo comprendeva circa 11.000 titoli firmati da quasi 7.000 autori, un archivio ricchissimo di testimonianze culturali. Il Comune di Milano ha riconosciuto l’importanza storico-culturale acquisendo l’archivio nel 2019. Pulcinoelefante è così diventata parte del patrimonio editoriale italiano, un esempio di come l’artigianato e la letteratura possano intrecciarsi in modo profondo.
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La mostra a carloforte per l’isola dei libri
La mostra intitolata “Alberto Casiraghy, l’arte dell’incontro” si svolge a Carloforte, piccola cittadina sarda nota per l’Isola dei libri, evento che unisce lettura, arte e cultura nei suoi caratteristici caruggi. La rassegna è organizzata dall’associazione culturale Saphyrina e celebra il suo decimo anniversario nel 2025. In questa occasione, Casiraghy ha voluto proporre al pubblico una selezione di circa trenta libretti della sua casa editrice, offrendo così uno sguardo diretto sul lavoro artigianale e artistico svolto in tutti questi anni.
Allestimento e scelta delle opere
La scelta dei pezzi in mostra riguarda opere che documentano il percorso artistico di Casiraghy e i suoi rapporti con poeti, artisti e fotografi contemporanei. La cura nell’allestimento è stata affidata a Oriana Bassani, che ha sottolineato come la rassegna sia un assaggio del catalogo vasto e variegato della Pulcinoelefante. La mostra rimarrà aperta fino all’8 agosto, con orari differenziati nei vari giorni della settimana, permettendo così sia ai turisti sia agli abitanti di Carloforte di visitarla comodamente.
I protagonisti e le opere esposte
Fra i libretti esposti emergono nomi noti della letteratura e della fotografia italiana. Sono presenti ad esempio testi di Sebastiano Vassalli, poeta e scrittore, e Oliviero Ponte Di Pino, noto per la sua attività letteraria e di critico. Tra le pagine esposte anche lavori di Curzia Ferrari, poetessa che ha dedicato un testo al compositore Puccini. Non mancano poi il poeta Guido Oldani e Benedetta Centovalli, che arricchiscono la mostra con la loro poetica.
L’importanza della fotografia nella mostra
Un ruolo importante nella comunicazione visiva degli albi è affidato a due fotografi, Marcello Mencarini e Leonardo Cendamo. Mencarini ha realizzato un omaggio fotografico a Italo Calvino, scrittore che ha segnato la letteratura italiana del Novecento, mentre Cendamo ha dedicato le sue immagini a colleghi come Francesco Grazioli e Oliviero Toscani. Tra questi lavori spicca anche il libretto creato da Casiraghy stesso appositamente per l’Isola dei libri di Carloforte.
In mostra non potevano mancare gli aforismi di Casiraghy, che raccontano il suo rapporto con personalità artistiche quali Alda Merini, Bruno Munari, Guido Ceronetti e Franco Loi. Le amicizie e le collaborazioni di Casiraghy riflettono gli intrecci culturali che hanno arricchito la sua produzione editoriale. Le opere presenti rappresentano così una testimonianza concreta della vita artistica e letteraria italiana degli ultimi decenni.
L’importanza della stampa manuale e della carta pregiata
Pulcinoelefante si distingue per la predilezione verso la stampa manuale e l’uso di materiali selezionati. Il lavoro su carta tedesca di qualità superiore consente ai libretti di mantenere un carattere prezioso e duraturo, lontano dalla produzione di massa. La scelta di macchine da stampa tradizionali, come la Nebiolo, e l’impiego di caratteri tipografici d’epoca proseguono una tradizione secolare che rischierebbe altrimenti di scomparire.
Dettagli tecnici e valore poetico
Questa attenzione per i dettagli tecnici e materici non riguarda solo la forma, ma riguarda anche il valore poetico delle opere. Il formato ridotto, la precisione nelle cuciture, e l’impostazione grafica creano un’esperienza di lettura intima e personale. Digitati a mano e corredati spesso da disegni e acquerelli, le pagine diventano piccoli scrigni di cultura, dove testo e immagine dialogano con l’artista e il lettore.
L’uso di caratteri come Bodoni e Garamond rafforza la qualità tipografica, legando il lavoro di Casiraghy a una storia millenaria della stampa. La mostra di Carloforte rende così visibili queste pratiche antiche, che continuano a vivere attraverso la passione di un piccolo editore, riconosciuto come il più piccolo ma anche uno dei più importanti a livello nazionale.