La Fish celebra 30 anni e rinnova il suo nome: un impegno per i diritti delle persone con disabilità

La Fish celebra 30 anni e rinnova il suo nome: un impegno per i diritti delle persone con disabilità

La Fish celebra 30 anni di impegno con un nuovo nome, enfatizzando i diritti delle persone con disabilità e il supporto alle famiglie, promuovendo inclusione e riconoscimento costituzionale.
La Fish Celebra 30 Anni E Rinn La Fish Celebra 30 Anni E Rinn
La Fish celebra 30 anni e rinnova il suo nome: un impegno per i diritti delle persone con disabilità - Gaeta.it

La Fish, la Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, ha segnato un importante cambiamento in occasione del suo trentesimo anniversario. Con una nuova denominazione, ‘Federazione italiana per i diritti delle persone con disabilità e famiglie’, l’organizzazione evidenzia l’evoluzione del suo impegno e la volontà di includere le famiglie nel percorso di riconoscimento dei diritti. Questo passo rappresenta un significativo riconoscimento della realtà delle famiglie che vivono quotidianamente questa esperienza.

Un cambio di nome che parla di diritti e inclusione

Il cambio di denominazione della Fish è più di una semplice modifica formale; è un riflesso della crescita e dell’adattamento dell’associazione ai cambiamenti sociali e ai bisogni reali delle persone con disabilità. Il nuovo nome sottolinea l’importanza del legame con le famiglie, un aspetto fondamentale di ogni percorso che mira all’integrazione e al riconoscimento dei diritti. Questo approccio rappresenta la volontà di garantire che ogni individuo, insieme alla propria famiglia, abbia accesso al supporto necessario per vivere una vita piena e dignitosa.

Il presidente di Fish, Vincenzo Falabella, ha evidenziato come questo anniversario non sia solo un traguardo, ma un nuovo inizio. La sfida, ora, è quella di proseguire la lotta per una società più equa e inclusiva, dove nessuno venga lasciato indietro. Il cambio di nome accompagna una missione rinnovata: quella di non limitarci a superare l’handicap, ma di promuovere attivamente i diritti e il benessere delle persone con disabilità e delle loro famiglie, creando un ambiente in cui questi diritti siano riconosciuti e rispettati.

Riconoscimento costituzionale e nuove prospettive

La nuova fase della Fish vede anche l’emergere di proposte concrete, come quella di includere il termine ‘disabilità’ nel testo della Costituzione italiana. Falabella ha rilanciato questa idea durante la celebrazione, evidenziando l’importanza di dare un valore legale e simbolico al riconoscimento della disabilità all’interno della Carta fondamentale. Tale passo non solo rafforzerebbe i diritti delle persone con disabilità, ma aprirebbe la strada per politiche più inclusive e rispettose.

L’appello per una revisione costituzionale va oltre la mera modifica di un testo; implica un cambiamento di mentalità e di approccio da parte delle istituzioni e della società nel suo complesso. Riconoscere i diritti delle persone con disabilità è un dovere civico che coinvolge tutte le parti della società, dalle famiglie alle istituzioni, dai privati ai servizi pubblici.

L’importanza dell’impegno sociale e familiare

In un contesto in cui la pandemia ha messo in evidenza le fragilità del sistema di welfare, il ruolo delle famiglie come sostegno primario per le persone con disabilità è ancora più cruciale. Il riconoscimento del legame con le famiglie non rappresenta solo un atto simbolico, ma è importante per costruire politiche più efficaci e rispondenti ai bisogni reali.

La Fish, quindi, si propone di essere un punto di riferimento non solo per le persone con disabilità, ma anche per le loro famiglie, creando reti di supporto e iniziative volte a sensibilizzare la società. Questo approccio olistico alla disabilità sottolinea l’importanza di unire le forze per affrontare le sfide quotidiane che le famiglie si trovano ad affrontare.

L’impegno della Fish e il suo rinnovato focus sui diritti rappresentano un tassello fondamentale nella costruzione di un futuro in cui la disabilità non è più vista come un limite, ma come una diversità da valorizzare e integrare all’interno di una società più giusta e rispettosa. La celebrazione di questi 30 anni è un chiaro segnale di volontà e determinazione nel perseguire tali obiettivi.

Change privacy settings
×