La Commissione europea investe 16,5 milioni per la cybersicurezza delle piccole e medie imprese

La Commissione europea investe 16,5 milioni per la cybersicurezza delle piccole e medie imprese

La Commissione europea destina 16,5 milioni di euro al progetto Secure per potenziare la resilienza cibernetica delle PMI, offrendo finanziamenti e formazione contro l’aumento degli attacchi informatici.
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La Commissione europea investe 16,5 milioni per la cybersicurezza delle piccole e medie imprese - Gaeta.it

Le piccole e medie imprese europee possono ora contare su un significativo sostegno economico e pratico per migliorare la loro resilienza cibernetica. Un finanziamento di 16,5 milioni di euro, proveniente dalla Commissione europea attraverso il progetto Secure, si propone di fornire le risorse necessarie per affrontare le crescenti sfide in ambito di cybersicurezza, in un contesto caratterizzato da un aumento preoccupante degli attacchi informatici.

Obiettivo del progetto Secure: supporto finanziario e formazione

Il cuore del progetto Secure è l’assistenza alle PMI, che spesso non dispongono di risorse adeguate per garantire la propria sicurezza informatica. La Commissione europea, tramite lo European Cybersecurity Competence Center, ha individuato questa esigenza critica e ha deciso di attivare finanziamenti e formazione per aiutare le PMI a sviluppare le competenze e gli strumenti necessari per garantire la conformità al Cyber Resilience Act. Questo regolamento, approvato nell’ambito dell’Unione europea, stabilisce requisiti obbligatori di sicurezza per tutti i prodotti hardware e software che integrano componenti digitali.

La gestione del progetto è affidata all’Agenzia per la Cybersicurezza nazionale , che collabora con 14 partner provenienti da sette paesi diversi. Tra questi spicca Cyber 4.0, il centro di competenza nazionale per la cybersicurezza, sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Questo approccio multidisciplinare e internazionale mira a creare una rete di supporto per le PMI, offrendo non solo accesso a fondi, ma anche know-how e formazione per rispondere a una domanda crescente di soluzioni sicure nel campo digitale.

Risposte agli attacchi hacker: il panorama attuale in Italia

In un contesto sempre più complesso, le statistiche parlano chiaro: nel 2024, l’Italia ha sperimentato oltre 11mila attacchi informatici. Questo scenario allarmante sottolinea l’importanza di programmi come Secure, che si propone non solo di proteggere le PMI, ma anche di migliorare la sicurezza informatica a livello nazionale. Il direttore generale dell’Acn, Bruno Frattasi, ha evidenziato come questo progetto rappresenti un modello virtuoso di collaborazione tra settore pubblico e privato, volto a garantire la sicurezza dell’ecosistema digitale.

Nel corso di un recente convegno a Roma, intitolato “Cybersicurezza e Direttiva NIS2“, Frattasi ha anche sottolineato come l’iniziativa Secure permetta di gestire in modo proattivo le risorse europee, creando opportunità concrete per le imprese italiane in questo settore. La realizzazione di tale rete di supporto è fondamentale in un momento in cui le PMI sono chiamate a implementare le misure stabilite dal Cyber Resilience Act, un imperative che incide direttamente sulla competitività delle imprese nel mercato globale.

Il coordinamento tra partner: un modello per l’innovazione

La collaborazione tra i diversi attori coinvolti nel progetto Secure è essenziale per garantire il massimo impatto. Si tratta di un’alleanza strategica che integra le competenze di pubbliche e private istituzioni, mirando a fare della cybersicurezza un obiettivo comune. Con l’erogazione di strumenti e risorse orientati a garantire un ambiente di lavoro più sicuro, le PMI possono sperare di diventare più competitive nel mercato internazionale.

Grazie a questo progetto, si prevede la creazione di una piattaforma operativa che, oltre a facilitare l’accesso ai fondi, offrirà anche risorse utili per la formazione. L’obiettivo non è solo quello di raggiungere gli standard richiesti, ma di eccellere in un panorama sempre più sfidante. Le PMI, infatti, non solo dovranno affrontare le sfide immediate legate alla sicurezza, ma devono anche adattarsi rapidamente all’evoluzione delle tecnologie e delle minacce informatiche.

In un’epoca in cui la digitalizzazione è diventata cruciale, è essenziale che le piccole e medie imprese siano pronte ad affrontare le sfide e a sfruttare le opportunità offerte dalla cybersicurezza. L’iniziativa Secure si inserisce perfettamente in questo contesto, mettendo a disposizione gli strumenti e le risorse necessarie per costruire un futuro digitale più sicuro per tutte le PMI europee.

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