La chiesa di Sant’Eustachio a Roma: una meta poco ambita per i futuri sposi

La basilica di Sant’Eustachio a Roma è avvolta da superstizioni che la rendono poco attraente per i matrimoni, ma il rettore Don Mario invita a superare le credenze infondate.
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La chiesa di Sant’Eustachio a Roma: una meta poco ambita per i futuri sposi - Gaeta.it

Nella cornice suggestiva di Roma, tra il Pantheon e piazza Navona, si trova la basilica di Sant’Eustachio, al centro di una delle credenze più bizzarre della capitale. I futuri sposi spesso scelgono con cura il luogo in cui si uniscono in matrimonio, ma questa chiesa in particolare ha una reputazione che la rende poco attraente. Secondo le superstizioni locali, i matrimoni celebrati in questo splendido edificio sono destinati a finire con tradimenti e separazioni. Don Mario, rettore della basilica, offre un’interessante spiegazione di questa singolare situazione.

Le superstizioni romano e il significato del cervo

Don Mario racconta con un sorriso che “è tutta colpa del cervo” che troneggia sul tetto della chiesa con la croce tra le corna. Quest’immagine, lungi dall’essere vista come un simbolo di benedizione, è considerata da molti una cattiva sorte. La leggenda narra che il cervo apparve a Eustachio, aiutandolo a trovare la fede, ma la tradizione romana si è pervertita nel tempo, trasformando il cervo in un simbolo di infedeltà. Le coppie romane, dunque, evitano di pronunciare il “sì” tra queste mura, spaventate dalla possibilità di incorrere in mali futuri.

Chi si sposa qui è destinato a subire corna” è un detto che si diffonde rapidamente tra le chiacchiere della gente, rendendo la basilica un luogo da cui scappare. Ciò nonostante, Don Mario ha una visione diversa: per lui, la figura del cervo è anche un monito contro il pregiudizio. “Il cervo – spiega – protegge le coppie invece di maledire i loro legami. Chi si sposa qui potrebbe avere una sorta di immunità da queste superstizioni.” Il rettore esprime il desiderio che sempre più coppie trovino conforto e ispirazione in questo luogo, invece di lasciarsi condizionare da dicerie infondate.

La realtà dei matrimoni in basilica

Nonostante le credenze che circondano Sant’Eustachio, i matrimoni celebrati nella chiesa rimangono un evento raro. “Da quando sono qui, ho celebrato solo due matrimoni,” rivela Don Mario. “Il primo era di una coppia di ultraottantenni che, di certo, non si preoccupavano delle leggende. Il secondo, invece, ha visto protagonisti una giovane coppia americana, ignorante delle superstizioni locali ma incantata dalla bellezza della basilica.” Questo evidenzia come, al di là delle stranezze romane, ci siano ancora persone pronte a sfidare le consuetudini e a cercare la loro felicità in un luogo ricco di storia e spiritualità.

Il rettore desidera che la basilica possa tornare ad essere un luogo di celebrazione dell’amore, e spera che il futuro porti molti altri matrimoni all’interno delle sue mura. A tal proposito, Don Mario crede che parlare apertamente di queste superstizioni possa aiutare a ridurre il peso di tali credenze. “Vorrei che chiunque fosse attratto dalla basilica, indipendentemente dalle dicerie, potesse sentirsi libero di unirsi in matrimonio qui,” afferma. La sfida alle entità invisibili che tanto influenzano le decisioni della gente è in corso, e la chiesa sta cercando di riappropriarsi del suo ruolo di luogo sacro anche per le nuove generazioni.

Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2024 da Marco Mintillo

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