Oggi, 19 marzo 2025, la Sala Stampa della Santa Sede ha reso disponibile la catechesi di Papa Francesco in occasione dell’udienza generale. L’incontro previsto non ha avuto luogo a causa del prolungato ricovero del Pontefice al Policlinico Gemelli. Il documento, inserito nel ciclo dedicato a “Gesù Cristo nostra speranza“, approfondisce l’incontro tra Gesù e Nicodemo, un episodio ricco di significato per affrontare i dubbi e le paure umane.
Un incontro da comprendere: la figura di Nicodemo
Nella catechesi, Papa Francesco allude alla necessità di riconoscere gli incontri significativi nella nostra vita, che possono darci speranza e luce nei momenti bui. Nicodemo, che si presenta a Gesù di notte, rappresenta simbolicamente tutti coloro che vivono nell’incertezza e nell’oscurità delle proprie paure. La scelta di incontrare Gesù in un orario tanto insolito suggerisce la sua condizione spirituale. Così, Francesco sottolinea l’importanza di cercare la luce, indicando che Nicodemo è spinto dall’inquietudine di scoprire verità più profonde sul suo cammino.
L’interazione tra Gesù e Nicodemo è caratterizzata da fraintendimenti e ambiguità. Nicodemo, come figura di riferimento tra i capi dei giudei, si confronta con le parole di Cristo, ma non riesce a comprenderne pienamente il messaggio; rimane intrappolato nelle sue convinzioni e abitudini consolidate. Questo aspetto dell’individuo è esemplare per tante persone, che si trovano in momenti di crisi o ricerca interiore. La catechesi invita a riflettere su quanto sia comune affrontare situazioni in cui si avverte il bisogno di cambiamento, senza sapere esattamente come procedere.
La luce nel buio: la nuova nascita
Uno dei punti chiave dell’incontro è l’idea di “nuova nascita” proposta da Gesù. La traduzione del termine greco “anōthen” offre due interpretazioni: “dall’alto” e “di nuovo“. Questa duplice interpretazione avrà una grande importanza per Nicodemo, che nei suoi tentativi di comprendere il messaggio di Gesù si sentirà spinto a riconciliare questi due significati. È un invito a cogliere l’opportunità di rinascere, di recuperare una vita che sembra stia per spegnersi. Quest’idea di rinnovamento si riflette anche nella quotidianità di ognuno di noi, dove le sfide rappresentano spazi per una trasformazione positiva.
Papa Francesco evidenzia che, talvolta, i cambiamenti fanno paura. Tuttavia, è proprio attraverso l’adeguamento ad essi che si può trovare un nuovo modo di amare e di vivere la propria esistenza. La catechesi serve da stimolo per superare la rigidità e l’intransigenza. I momenti di crisi possono, quindi, diventare fucine di opportunità se si trova il modo di affrontarli. Nicodemo, alla fine, compie un percorso di crescita, da uomo impaurito a testimone della luce.
Affrontare le paure per una trasformazione
Il dialogo tra Gesù e Nicodemo diventa così un simbolo dell’umanità intera: tutti possono trovarsi in situazioni di paura e confusione. Papa Francesco ricorda che anche gli israeliti nel deserto ebbero timore, al punto da trasformare le loro preoccupazioni in serpenti velenosi. Per loro, l’unica soluzione era guardare al serpente di rame innalzato da Mosè. Questo richiamo evidenzia l’importanza di guardare in faccia le proprie paure per iniziare un cammino di liberazione.
Riflettendo su Nicodemo, Francesco invita a considerare il Crocifisso, punto di riferimento della speranza cristiana. Affrontare la croce del dolore e della sofferenza porta a una nuova prospettiva di vita, capace di illuminare anche il buio più profondo. Rivolgere lo sguardo verso la figura di Gesù diventa un atto di fede e di ricerca di ciò che può dare un senso rinnovato alla vita, incoraggiando un percorso di trasformazione personale.
La catechesi di Papa Francesco su Nicodemo ci offre non solo una spinta a riconoscere gli incontri che illuminano le nostre vite, ma anche una chiave per comprendere e affrontare le nostre vulnerabilità, alimentando la speranza di una vita nuova in ogni episodio di cambiamento che ci troviamo ad affrontare.