La biblioteca nazionale braidense arricchisce il suo patrimonio con "La cronaca crespi" di Leonardo da Besozzo

La biblioteca nazionale braidense arricchisce il suo patrimonio con “La cronaca crespi” di Leonardo da Besozzo

Acquisito per un milione di euro dal ministero della cultura, “La cronaca crespi” arricchisce la biblioteca braidense e sarà digitalizzato per garantire accesso pubblico al patrimonio culturale italiano.
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La biblioteca nazionale braidense arricchisce il suo patrimonio con "La cronaca crespi" di Leonardo da Besozzo - Gaeta.it

La recente acquisizione de “La cronaca crespi”, un manoscritto miniato risalente al XV secolo, rappresenta un importante passo per la biblioteca nazionale braidense. Acquistato dal ministero della cultura per un milione di euro, questo codice non solo arricchisce le collezioni della biblioteca, ma offre anche un’opportunità preziosa per la fruizione pubblica, grazie alla sua completa digitalizzazione. Questa opera, conosciuta per i suoi affreschi di Masolino da Panicale, narra fasi cruciali della storia dell’umanità, da Adamo fino a Tamerlano.

La storia e la provenienza del manoscritto

“La cronaca crespi” è datata tra il 1433 e il 1436 ed è considerata una copia diretta di affreschi realizzati da Masolino da Panicale per il cardinale Giordano Orsini. Questi affreschi decoravano la sala theatri di palazzo orsini a Monte Giordano, a Roma, e il manoscritto funge da finestrella su un periodo ricco di stimoli artistici e culturali. Il codice è passato attraverso diverse mani prima di arrivare alla biblioteca braidense: nel 1862, Carlo Morbio lo acquistò, e alla sua morte, nel 1881, il manoscritto passò alla figlia Giulia. Lei e suo marito, Benigno Crespi, decisero di vendere il codice insieme al resto della loro biblioteca.

É interessante notare come, nel corso degli anni, la biblioteca braidense abbia già acquisito parte del patrimonio della famiglia Morbio, inclusi 156 manoscritti e vari stampati. La recente acquisizione non solo riunisce il manoscritto alla collezione Morbio, ma evidenzia anche l’importanza storica dell’opera all’interno del contesto bibliotecario italiano.

Un patrimonio culturale da preservare

Il manoscritto, in condizioni di conservazione eccellenti, si distingue non solo per il suo valore estetico, ma anche per la sua ricca narrazione che abbraccia elementi mitologici, storici e genealogici. L’opera racconta diversi episodi cruciali della storia umana attraverso illustrazioni che vedono protagonisti figure note della mitologia greca e romana, nonché personaggi storici e leggendari.

La digitalizzazione del manoscritto offre ora ai ricercatori, agli studiosi e al pubblico la possibilità di interagire con l’opera senza comprometterne l’integrità fisica. Questa strategia non solo facilita l’accesso al patrimonio culturale, ma rappresenta anche un esempio di come il ministero della cultura italiano si impegni a preservare e valorizzare la storia nazionale.

Le dichiarazioni del ministero della cultura

Angelo Crespi, Direttore Generale di Brera, ha commentato l’acquisizione sottolineando l’importanza dell’impegno dello Stato Italiano. Crespi afferma che questa operazione mostra la volontà di tutelare e accrescere il patrimonio pubblico, evitando che parti significative della cultura italiana vengano disperse. Secondo Crespi, la tutela del patrimonio culturale non è solo una questione di conservazione materiale, ma rappresenta una risorsa fondamentale per l’identità di una nazione.

Queste parole rispecchiano un approccio olistico alla cultura, evidenziando come ogni pezzo d’arte o manoscritto contribuisca a una narrazione più ampia, essenziale per la comprensione della società e delle sue radici storiche. La biblioteca nazionale braidense, con “La cronaca crespi”, si assicura un nuovo capitolo della sua storia, rendendo accessibile un pezzo prezioso del nostro passato collettivo.

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