L’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli ha dato vita a una nuova iniziativa che mira a ripensare la progettazione degli spazi pubblici, da carceri a scuole e ospedali. La Scuola di formazione allo Spazio Etico nasce con l’intento di formare professionisti in grado di adattare le strutture istituzionali alle esigenze di gruppi vulnerabili. Il progetto si radica in un contesto più ampio, sostenuto da un documento redatto nel 2021 dal Comitato Nazionale per la Bioetica, che metteva in luce la carenza di attenzione verso il benessere umano nella progettazione degli edifici pubblici.
Missione della scuola di formazione allo spazio etico
La Scuola di formazione allo Spazio Etico ha come obiettivo centrale quello di creare professionisti capaci di implementare modelli più inclusivi all’interno degli spazi pubblici. Maria Cristina Gaeta, presidente dell’Associazione Laureati ALSOB, sottolinea l’importanza di avere dei professionisti “specificamente preparati a costruire modelli più inclusivi”, capaci di rispondere alle necessità di chi frequenta questi spazi. Il progetto si rivolge a diverse categorie professionali, compresi architetti, urbanisti, docenti, avvocati e dirigenti di vari enti pubblici. Il finanziamento da parte della Fondazione Banco di Napoli evidenzia l’importanza sociale di questa iniziativa, prevista per partire ad aprile, con iscrizioni aperte fino al 30 marzo.
Un programma didattico multidisciplinare
Il programma proposto dalla Scuola è costruito per affrontare il tema dello spazio etico da angolazioni diverse, rendendolo un percorso accademico di alta formazione multidisciplinare. Le lezioni toccheranno temi quali architettura sociale, sociologia, diritto, comunicazione, scienze dei servizi sociali e nuove tecnologie. Questo approccio integrato permette ai partecipanti di esplorare come gli ambienti pubblici possono e devono essere progettati tenendo in considerazione le singole esigenze umane e sociali, promuovendo così un concetto di benessere collettivo.
Le esperienze pratiche e i modelli esemplari
Durante il corso, gli studenti avranno l’opportunità di imparare dalle best practices esistenti, come il progetto “Una casa per te” sviluppato dalla Questura di Napoli. Questa iniziativa ha realizzato uno spazio di accoglienza progettato per ascoltare e supportare vittime vulnerabili, posizionandosi come esempio di spazio etico già operativo. I dettagli di questo progetto vengono analizzati in collaborazione con l’università, introducendo un prezioso dialogo tra esperienza pratica e formazione accademica. L’istituto Suor Orsola Benincasa, infatti, ha già allestito ambienti etici all’interno delle sue scuole, coordinati da Clelia Castellano, professore associato di Sociologia dell’educazione e della famiglia. Questi esempi pratici sono il fulcro di un apprendimento che integra teoria e prassi.
Collaborazioni istituzionali e ampia partecipazione
La Scuola di formazione non si configura come un’isola, ma piuttosto come un punto di riferimento ben integrato nella rete istituzionale locale. Sono già attive collaborazioni con enti come l’ASL Napoli 1, il Tribunale e le Autorità Garante per i Diritti dell’Infanzia e delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà. Questo network di partenariato garantisce che la formazione offerta sia non solo teorica ma ben radicata nella realtà operativa dei servizi pubblici, facilitando un’associazione tra studio e impiego.
La Scuola di formazione allo Spazio Etico rappresenta un passo significativo per il miglioramento della progettazione degli spazi pubblici in Italia, promettendo di formare professionisti capaci di affrontare e soddisfare i bisogni di una società sempre più complessa e diversificata.