Le ricerche sulla possibile origine torinese di papa Leone xiv stanno attirando l’attenzione a Settimo Rottaro, un piccolo paese in provincia di Torino. Diverse segnalazioni hanno sollecitato approfondimenti negli archivi comunali e parrocchiali per ricostruire la genealogia del pontefice, in particolare la provenienza della famiglia del nonno paterno. La questione coinvolge documenti storici e nomi di famiglie emigrate in Europa e negli Stati Uniti, aprendo un capitolo interessante nella biografia del pontefice.
Il contesto di settimo rottaro e il ruolo degli archivi locali
Settimo Rottaro si trova nel Torinese e conserva registri anagrafici risalenti a più di un secolo fa, custoditi sia presso il Comune sia nella parrocchia locale. Il sindaco Massimo Ottogalli ha confermato che diverse persone hanno comunicato l’ipotesi che il nonno di papa Leone xiv fosse originario di questo borgo. Il primo passo consiste nell’analizzare i registri civili e religiosi, che riportano nascite, matrimoni e decessi, per individuare nomi e riferimenti familiari. Queste fonti permettono di mettere a confronto i dati presenti con quelli raccolti in Francia e negli Stati Uniti, dove la famiglia potrebbe essersi trasferita e aver modificato il cognome.
L’importanza degli archivi locali emerge proprio perché storicamente le migrazioni dall’Italia verso altre nazioni spesso portavano a cambiamenti nel nome di famiglia o a errori di trascrizione. Per questo ogni documento va valutato con attenzione, tenendo conto delle varianti ortografiche e dei contesti di emigrazione.
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La famiglia prevosto e le ipotesi sulle origini del papa
Tra i nomi comparsi nelle ricerche c’è quello della famiglia Prevosto, che potrebbe essere legata al nonno del pontefice. Nel corso delle emigrazioni in Francia e in seguito negli Stati Uniti, è possibile che questo cognome sia stato modificato, rendendo difficile tracciare un collegamento diretto. Le testimonianze raccolte nel paese riguardano documenti anagrafici che riportano la presenza dei Prevosto in epoche compatibili con l’antenato del papa.
Le verifiche puntano a confermare se questo ramo familiare ha lasciato Settimo Rottaro per trasferirsi all’estero, magari cambiando nome per ragioni pratiche o a causa di errori burocratici. Una volta individuato un antenato con queste caratteristiche, si potrà procedere a incrociare ulteriori dati, come testamenti, atti notarili o elenchi di emigrazione.
Questa ricostruzione genealogica non solo aiuta a definire le radici di papa Leone xiv, ma contribuisce anche a valorizzare la storia del territorio piemontese, che ha esportato molte famiglie in Europa e America nei secoli passati.
Gli sviluppi attesi nelle ricerche e le implicazioni storiche
Le indagini porteranno nelle settimane prossime a una revisione approfondita degli archivi. Le autorità comunali e parrocchiali collaborano con esperti di storia locale e genealogia per rispondere ai dubbi sollevati. Per ora non ci sono conferme ufficiali, ma i passi compiuti indicano che esistono tracce concrete da approfondire.
Se emergeranno prove di un legame diretto tra la famiglia di papa Leone xiv e Settimo Rottaro, si potrà ampliare la conoscenza sulla mobilità delle famiglie piemontesi e sul modo in cui queste hanno mantenuto o modificato la propria identità nel tempo e lontano dalla propria terra.
Uno scenario storico così dettagliato può arricchire anche la narrazione pubblica sul pontefice, inserendo nuove informazioni sul suo albero genealogico che riguardano specificamente il Piemonte. Per la comunità di Settimo Rottaro sarebbe un riconoscimento importante, capace di incidere nella memoria collettiva locale.
Il sindaco Ottogalli ha espresso l’intenzione di continuare con attenzione e cautela queste ricerche, mantenendo contatti con storici e genealogisti per avere risposte attendibili. Il lavoro prosegue dunque, in attesa di sviluppi che potranno chiarire un aspetto finora poco conosciuto della vita personale del papa. “Il lavoro prosegue con la massima cautela e rigore scientifico”, ha dichiarato.