Il fenomeno del "cucumber guy" e l'influenza di tiktok
Tutto ha avuto origine da un influencer canadese noto su TikTok come "Cucumber Guy". Logan Moffitt, con oltre 5 milioni di follower, ha iniziato a condividere video su vari modi di cucinare e consumare i cetrioli. Sebbene Moffitt non sia islandese e parli in inglese, i suoi video hanno raggiunto un vasto pubblico globale, compreso quello islandese. Le sue ricette, spesso introdotte dalla frase "A volte vuoi solo mangiare un intero cetriolo. Ti mostro qual è il modo migliore per farlo", hanno rapidamente fatto il giro del mondo, innescando una vera e propria "cucumber challenge". Il trend è diventato virale, con migliaia di repliche, anche da parte di blogger islandesi. Nessuno avrebbe potuto prevedere l'effetto di questa tendenza: in poco tempo, i cetrioli sono scomparsi dagli scaffali dei supermercati in Islanda, causando un'impennata della domanda che i fornitori locali non sono riusciti a soddisfare.@logagmTrying new kind of cucumber today ♬ original sound - Logan
L'impatto sui supermercati islandesi: cetrioli introvabili
[caption id="attachment_63830" align="alignnone" width="1024"] Logan Moffitt - Gaeta.it[/caption] Le principali catene di supermercati in Islanda, come Hagkaup e Kronan, hanno confermato che la richiesta di cetrioli è più che raddoppiata in pochissimo tempo. Ma non sono stati solo i cetrioli a sparire: anche altri ingredienti utilizzati nei video del "Cucumber Guy", come olio di sesamo, aceto di riso, maionese, tahina, salsa sriracha, kimchi e salsa di pesce, hanno subito un esaurimento delle scorte. Rúnar Kristmannsson, rappresentante della catena Kronan, ha dichiarato: "La richiesta di olio di sesamo e aceto di riso è aumentata del 200%. È assolutamente straordinario".Perché l'islanda è stata così colpita?
La domanda sorge spontanea: perché questo fenomeno ha creato problemi proprio in Islanda e non altrove? La risposta è legata alla peculiarità dell'isola stessa. L'Islanda, a causa del suo isolamento geografico e delle sue dimensioni ridotte, ha un sistema produttivo e commerciale vulnerabile agli improvvisi cambiamenti nelle abitudini di consumo. Negli ultimi decenni, l'Islanda ha lavorato per rendersi autosufficiente dal punto di vista agricolo, sfruttando il calore geotermico per coltivare ortaggi, inclusi i cetrioli. Tuttavia, questo sistema è progettato per sostenere una domanda stabile e prevedibile. Quando un trend globale porta a un'improvvisa impennata della domanda, come nel caso dei cetrioli, il sistema entra in crisi, non riuscendo a rispondere tempestivamente.Le lezioni da imparare: i social media e i sistemi produttivi fragili
Questo episodio evidenzia come i social media possano avere effetti inaspettati e potenzialmente dannosi sui sistemi produttivi, specialmente in territori con economie più fragili. Se un trend su TikTok può causare una carenza di cetrioli in Islanda, cosa potrebbe succedere in un Paese più vulnerabile dal punto di vista economico o sociale? È una domanda che non possiamo ignorare. L'intento di Logan Moffitt non era certo quello di creare una crisi, ma la vicenda dimostra quanto i social media siano diventati una forza incontrollabile. Chi gestisce un canale di cucina o dedicato al cibo deve essere consapevole dell'impatto delle proprie azioni, non solo sul proprio pubblico diretto, ma sull'intera comunità dei social network. Essere consapevoli di questi rischi è il primo passo per mitigare i potenziali effetti negativi di fenomeni simili in futuro.Seguici su Google News
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