L’inchiesta sulla morte di Chiara si arricchisce di una nuova prova sulla scena del crimine: un’impronta digitale rinvenuta accanto al corpo, contenente tracce di sangue e sudore, è stata attribuita a Andrea Sempio. Questa rilevazione emerge dalla consulenza compilata dai periti nominati dalla difesa di Alberto Stasi. Lo studio tecnico offre una spiegazione dettagliata su come si è formato quel segno, aprendo nuovi scenari nel procedimento giudiziario.
L’impronta e le interpretazioni dei periti della difesa stasi
Secondo la relazione firmata dai consulenti Oscar Ghizzoni, Ugo Ricci e Pasquale Linarello, la mano che ha lasciato quell’impronta sul muro mentre tentava di mantenere l’equilibrio sulle scale non è compatibile con una semplice discesa. A partire da un esperimento giudiziario, condotto in ambiente controllato, e supportato da una simulazione tridimensionale al computer, i tecnici hanno ricostruito la dinamica della presenza sull’area sottostante le scale.
Pressione sul muro e tracce rilevate
I risultati indicano che chi ha toccato la parete sovrastante le scale vi ha esercitato una pressione decisa con il palmo, lasciando una traccia molto marcata. Questo tipo di contatto non sarebbe possibile in una normale azione di discesa, ma suggerisce piuttosto un appoggio per evitare la perdita d’equilibrio. Inoltre, il laboratorio ha evidenziato che la mano aveva sangue e sudore, elementi compatibili con una colluttazione o un momento di forte stress.
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I periti hanno ipotizzato che chi ha lasciato quell’impronta si sia poi frettolosamente pulito le mani con un asciugamano presente sulla scena, segnalando un tentativo di cancellare le tracce. Da questa dinamica si sviluppa anche la tesi che la persona legata a quell’impronta non sia rimasta da sola durante gli eventi: la presenza di almeno un altro individuo sulla scena è stata suggerita come possibilità per spiegare alcune incongruenze sparse nel racconto processuale.
Risposta degli avvocati di andrea sempio sulle consulenze
I legali di Andrea Sempio, che all’epoca dei fatti era un amico del fratello di Chiara, hanno reagito alle novità emerse dai periti della difesa Stasi. L’avvocata Angela Taccia ha sottolineato che la consulenza pubblicata è «un lavoro di parte», il cui valore è equiparabile a quello dell’analisi difensiva che già avevano depositato.
Comunicazioni e strategie difensive
La difesa ha dichiarato di essere venuta a conoscenza del deposito del documento attraverso i media, senza yet aver ricevuto comunicazioni ufficiali. Sono stati respinti all’unisono gl’accuse implicite nelle nuove ipotesi, e manifestata fiducia nel fatto che emergerà la verità su Andrea Sempio, anche se «prima o poi». In questo senso gli avvocati hanno ribadito la loro strategia di attendere lo sviluppo delle indagini e il prosieguo del processo, senza lasciare spazio a speculazioni.
Questo scambio di posizioni mette in luce la competizione serrata tra le varie consulenze tecniche, elemento spesso riscontrato nei processi complessi legati a omicidi. La presenza di perizie divergenti crea un quadro controverso, la cui risoluzione spetta al giudice e agli accertamenti di parte terza, magari con ulteriori approfondimenti tecnici e deleghe investigative.
Contesto e sviluppi del caso: la scena e le ipotesi investigative
Il delitto di Chiara e le circostanze in cui il corpo è stato trovato hanno da sempre suscitato domande intorno a possibili movimenti di più persone nella casa. I segni rinvenuti sulla parete e sui gradini delle scale fanno parte di un contesto più ampio di prove materiali e testimonianze da valutare.
L’impronta attribuita ad andrea sempio, se confermata, potrebbe modificare la ricostruzione finora prevalente, implicando la sua presenza diretta sul luogo e suggerendo un coinvolgimento più profondo. In effetti la difesa stasi punta su questo elemento per dimostrare la partecipazione o la conoscenza di certi dettagli da parte di più soggetti.
Al di là delle analisi tecniche, il quadro processuale resta in divenire. Le perizie dovranno essere attentamente vagliate dagli esperti nominati dal tribunale, mentre le parti continueranno a presentare le loro tesi anche attraverso le prossime udienze. L’attenzione mediatica resta alta, vista la complessità e l’interesse suscitato da questa vicenda che ancora attende sviluppi definitivi.