Il teatro del Buratto raggiunge un traguardo importante nel 2025, celebrando mezzo secolo di attività focalizzate sul teatro per l’infanzia e i giovani. Nato a Milano nel 1975, il progetto ha accompagnato generazioni di spettatori più giovani con una proposta artistica che si è affermata anche fuori Italia. La compagnia continua a occupare un ruolo centrale nella scena culturale milanese, offrendo programmi pensati per bambini, ragazzi, famiglie e scuole, con un impegno costante nella produzione e diffusione di spettacoli teatrali.
La nascita e lo sviluppo della compagnia teatrale
Il teatro del Buratto è stato fondato il 28 novembre 1975 da tre figure chiave: Tinin Mantegazza, Velia Mantegazza e Jolanda Cappi, a Milano. La compagnia ha messo in scena 127 spettacoli dedicati ai giovani, creando un percorso artistico che ha coinvolto più generazioni. Fin dall’inizio, l’attività si è sviluppata con l’obiettivo di avvicinare i più piccoli e i ragazzi al teatro, offrendo testi e allestimenti che stimolassero l’immaginazione e la sensibilità. Il lavoro del Buratto si è caratterizzato per un’attenzione particolare alle esigenze del pubblico in crescita, cercando linguaggi espressivi adatti a ogni fascia di età.
Un luogo di crescita per il teatro a milano
Il teatro ha fin da subito trovato una propria casa nello storico teatro Verdi di Milano. Questo spazio ha ospitato la compagnia e le sue stagioni per decenni, consolidando la sua presenza sul territorio cittadino. Con il passare degli anni il Buratto ha ampliato la propria offerta, rivolgendosi non solo a bambini e ragazzi ma anche ad un pubblico adulto con proposte mirate. L’evoluzione artistica ha mantenuto la coerenza con la missione originale, dando vita a una lunga serie di spettacoli capaci di coinvolgere, emozionare e educare.
Leggi anche:
Il teatro bruno munari: nuova casa e centro culturale per l’infanzia
Dal 2010 circa, il teatro del Buratto ha trovato un secondo spazio che oggi è la sua nuova sede principale: il teatro Bruno Munari, nel Comune di Milano. Questa struttura, progettata dall’architetto Italo Rota, si estende su una superficie superiore ai 2000 metri quadrati e rappresenta un punto di riferimento per la città e la sua area metropolitana. La gestione è affidata al Buratto attraverso una gara pubblica, che ha sancito il legame tra la compagnia e il teatro.
Il Bruno Munari è diventato il primo centro di produzione e promozione teatrale in Lombardia dedicato all’infanzia e ai giovani. Oltre agli spettacoli, qui si svolgono laboratori, iniziative didattiche e progetti che coinvolgono scuole e famiglie. L’ampiezza degli spazi favorisce un’attività diversificata, capace di accogliere un pubblico variegato e di supportare produzioni originali. La struttura si pone come fulcro di una rete culturale rivolta ai più giovani, favorendo la loro crescita attraverso l’arte performativa.
Una nuova casa progettata per i più giovani
La gestione affidata al Buratto e la progettazione di Italo Rota hanno reso il teatro Bruno Munari un luogo innovativo e strategico per l’arte rivolta ai bambini e ragazzi. “Un centro che unisce produzione, formazione e promozione” affermano gli operatori della compagnia, sottolineando l’importanza di questo spazio per il futuro culturale di Milano.
La stagione 2025-26 e le celebrazioni per i 50 anni
La stagione teatrale 2025-26 si inaugura l’11 ottobre 2025 ed offrirà oltre 130 appuntamenti fino ad aprile 2026. Questo calendario segnala un impegno intenso e una varietà d’interventi rivolti a bambine, bambini, adolescenti, famiglie e scuole di Milano e dell’area metropolitana. Il primo spettacolo in programma, “Kai nel cuore del blu”, propone un racconto poetico che apre la stagione con un tono delicato e coinvolgente, rappresentativo dell’attenzione alle emozioni dei più giovani.
Le celebrazioni dei 50 anni della compagnia si concentreranno verso fine novembre, con una grande festa pubblica prevista per il 28, 29 e 30 novembre. L’evento includerà debutti, spettacoli speciali e iniziative aperte alla città di Milano. Tra le novità spicca la presentazione di “Teresa che catturò il buio”, una nuova produzione pensata per raccontare il coraggio infantile. Lo spettacolo è scritto e interpretato da Jessica Leonello e Roberto Capaldo, con musiche originali di Alberto Forino e scenografie di Caterina Berta. Questa scelta conferma la vocazione sociale e culturale del teatro, capace di affrontare temi profondi attraverso la voce dei più giovani.
L’impatto culturale e la presenza internazionale
In cinquant’anni di attività, il teatro del Buratto ha acquisito un riconoscimento importante non solo a livello locale ma anche nazionale e internazionale. Gli spettacoli della compagnia sono stati presentati in diversi luoghi fuori dall’Italia, portando la proposta culturale italiana per l’infanzia in contesti diversi. Questa capacità di dialogare con pubblici lontani testimonia la solidità della ricerca artistica promossa dal Buratto.
Teatro e crescita personale prima di tutto
L’intento educativo e formativo si è tradotto in progetti che hanno coinvolto direttamente bambini e ragazzi in laboratori, percorsi creativi e momenti di condivisione. La compagnia ha sviluppato nel tempo un approccio che unisce teatro e crescita personale, trovando un equilibrio tra intrattenimento e impegno culturale. La presenza stabile nelle istituzioni milanesi e il riconoscimento come centro teatrale per i più giovani contribuiscono a definire il Buratto come un punto di riferimento nel panorama culturale cittadino e lombardo.
La preparazione della festa per i 50 anni conferma la solidità dell’impegno e la volontà di continuare a proporre spettacoli e attività rivolte al pubblico più giovane, in un dialogo aperto con la comunità che li ospita.