Questa mattina, il sindaco di Cerveteri, Elena Gubetti, ha visitato le scuole locali per commemorare il Giorno della Memoria, un’occasione fondamentale per discutere e riflettere sull’Olocausto. A 80 anni dalla liberazione di Auschwitz, Gubetti ha sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di uno degli eventi più tragici della storia umana, coinvolgendo i giovani in attività educative che stimolano la coscienza storica e la sensibilità sociale.
L’importanza della memoria storica
Elena Gubetti ha aperto gli incontri con gli studenti, affermando: “L’Olocausto è la pagina più buia e vergognosa della storia dell’umanità.” Le parole del sindaco sono state improntate a una forte richiesta di attenzione nei confronti della memoria storica e della necessità di insegnare ai più giovani l’importanza di non dimenticare. In un’epoca in cui sempre più frequentemente si assiste a tentativi di negare o minimizzare l’esistenza dell’Olocausto, come evidenziato dai graffiti e dalle scritte sui muri delle città, Gubetti ha richiamato l’attenzione sulla responsabilità collettiva di preservare la verità storica.
La sindaca ha proseguito sottolineando l’importanza di spiegare gli orrori dei campi di concentramento e delle atrocità commesse durante il regime nazi-fascista. Tale impegno formativo, sosteneva, è vitale affinché le generazioni future non ripetano gli errori del passato. Ha affermato: “Solo se saremo attenti nel far sapere loro cosa è accaduto, possiamo sperare in una società di pace, giustizia, diritti e uguaglianza.”
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Attività didattiche nelle scuole
Durante la mattinata, i ragazzi hanno condiviso con Gubetti il frutto delle loro attività scolastiche. In particolare, alcune classi del plesso Don Milani di Valcanneto e de I Terzi hanno presentato canzoni, poesie, disegni e riflessioni personali, dimostrando un’ottima preparazione e un forte impegno emotivo. Grazie al lavoro dei loro insegnanti, i giovani studenti hanno potuto approfondire un tema complesso con strumenti creativi, rendendo l’incontro non solo educativo, ma anche profondamente toccante.
Il sindaco ha espresso apprezzamento per il lavoro didattico svolto, complimentandosi con gli insegnanti per il loro impegno nel trattare un argomento delicato, soprattutto con alunni più giovani. Gubetti ha commentato di aver riscontrato in loro una grande maturità e una consapevolezza significativa degli eventi legati alla Seconda Guerra Mondiale.
Il contributo dei testimoni della memoria
Riflettendo sull’importanza delle testimonianze dirette, Gubetti ha citato figure come Liliana Segre e Sami Modiano, entrambi sopravvissuti all’Olocausto, che da anni si impegnano in campagne di sensibilizzazione nelle scuole. Sottolineando la necessità di far conoscere le esperienze personali di chi ha vissuto quelle atrocità, ha esortato la comunità a continuare a trasmettere la memoria anche quando non saranno più disponibili i testimoni diretti.
Il sindaco ha chiarito che, anche se nel futuro potrebbero mancare le voci dei sopravvissuti, tocca alla società garantire che la memoria dell’Olocausto non venga dimenticata. Gubetti ha esortato i giovani presenti a riflettere su questo compito di grande responsabilità e a farsi portatori di pace e di valori positivi, contrastando ogni forma di odio e discriminazione.
Momenti di emozione e riflessione
L’incontro ha visto momenti toccanti, con esecuzioni musicali di brani significativi che hanno accompagnato le letture di poesie di Primo Levi e Anna Frank, contribuendo a creare un’atmosfera carica di emozioni. I ragazzi hanno presentato elaborati e disegni, rivelando la loro creatività e la capacità di esprimere sentimenti forti attraverso l’arte. Queste manifestazioni artistiche hanno offerto uno spunto per riflessioni più profonde sull’importanza della memoria e dell’unità.
L’evento si è concluso con un sincero ringraziamento del sindaco a tutti i partecipanti, riconoscendo il valore del loro impegno nel mantenere viva la memoria della storia e dei suoi insegnamenti. Un momento di connessione tra generazioni che evidenzia la necessità di non dimenticare mai il passato.