Il romanzo dell'Italia: un ciclo di lezioni per scoprire il fascismo e la Resistenza attraverso la letteratura

Il romanzo dell’Italia: un ciclo di lezioni per scoprire il fascismo e la Resistenza attraverso la letteratura

Dal 11 febbraio 2025, il progetto “Il Romanzo dell’Italia” offre un ciclo di lezioni sulla storia italiana attraverso opere letterarie, esplorando fascismo, Resistenza e il ruolo delle donne nella lotta partigiana.
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Il romanzo dell'Italia: un ciclo di lezioni per scoprire il fascismo e la Resistenza attraverso la letteratura - Gaeta.it

Al via l’11 febbraio 2025 il progetto “Il Romanzo dell’Italia“, un’iniziativa culturale proposta dagli Editori Laterza, in collaborazione con la Fondazione Musica per Roma. Questo ciclo di lezioni di storia, condotto da Paolo Di Paolo, offre un’opportunità unica per esplorare quattro opere letterarie fondamentali che affrontano temi cruciali come il fascismo, la Resistenza e la Liberazione. Gli incontri si svolgeranno presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma, un luogo emblematico che fa da cornice a un dialogo profondo fra storici e opere letterarie.

Emilio Gentile e il fascismo in “Gli indifferenti”

A inaugurare il ciclo sarà Emilio Gentile, con una lezione dedicata a “Gli indifferenti“, il romanzo d’esordio di Alberto Moravia. Questo libro, pubblicato nel 1929, rappresenta una lettura essenziale per comprendere la società italiana durante l’avvento del fascismo. Gentile analizzerà come Moravia, attraverso i suoi personaggi, sveli le contraddizioni di un’epoca in cui il regime si mostrava in tutta la sua durezza e autoritarismo. La narrazione di Moravia non solo dipinge il disagio della borghesia, ma mette anche in luce la responsabilità individuale di fronte a un sistema oppressivo.

Il fascismo non è soltanto uno sfondo storico, ma diventa protagonista nelle vite dei personaggi. Attraverso osservazioni incisive, Gentile guiderà il pubblico nella comprensione di come queste dinamiche sociali abbiano plasmato il pensiero critico degli italiani, rendendo le opere di Moravia ancora oggi attuali. Questo incontro rappresenta un’importante riflessione sulle scelte morali e politiche individuali in un contesto di violenza e repressione.

Le leggi razziali in “Cinque storie ferraresi”

Il ciclo prosegue il 19 marzo con Anna Foa, che si concentrerà su “Cinque storie ferraresi” di Giorgio Bassani. Quest’opera, scritta nell’immediato dopoguerra, esplora le conseguenze delle leggi razziali in Italia attraverso racconti intrecciati, rivelando la complessità e la gravità della persecuzione antisemita. Foa introdurrà il pubblico in un periodo oscuro della storia italiana, sottolineando il dolore e la sofferenza delle vittime.

Le storie narrate da Bassani non sono solo testimonianze storiche, ma anche un invito a riflettere su ciò che significa vivere in un clima di paura e discriminazione. La presentazione di Foa metterà in evidenza quanto sia fondamentale non dimenticare queste esperienze, affinché tali eventi non si ripetano più. Attraverso un’analisi approfondita, il dialogo si preannuncia intenso, ponendo interrogativi su identità, memoria e giustizia sociale.

La Resistenza in “Il sentiero dei nidi di ragno”

Il 15 aprile sarà la volta di Carlo Greppi, che discuterà il romanzo “Il sentiero dei nidi di ragno” di Italo Calvino, opera che racconta la Resistenza attraverso la lente di una narrazione fiabesca. Il libro, pubblicato nel 1947, offre uno sguardo originale su un periodo di lotta e speranza. Con Greppi, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare come la Resistenza sia stata in grado di mobilitare energie e ideali tra i giovani, rappresentando una delle pagine più gloriose della storia italiana.

Calvino utilizza un linguaggio evocativo per trasmettere il valore della libertà e della giustizia. Greppi guiderà i partecipanti in un percorso emozionante attraverso i temi della guerra e della ribellione, ma anche della crescita personale e collettiva. La lezione diverrà un’occasione per riflettere sul significato della lotta per la libertà, mettendo in luce non solo la durezza dei combattimenti, ma anche i legami umani e le aspirazioni di chi ha partecipato a quel movimento.

Benedetta Tobagi e il ruolo delle donne nella Resistenza

Il ciclo di lezioni si conclude il 26 maggio con Benedetta Tobagi, che dedicherà la sua conferenza a “Agnese va a morire” di Renata Viganò. Tobagi esplorerà il ruolo fondamentale delle donne nella lotta partigiana, un aspetto spesso trascurato ma cruciale per comprendere il panorama della Resistenza. Attraverso la figura di Agnese, Tobagi analizzerà le sfide affrontate dalle donne che combatterono per la libertà, sottolineando come le loro storie siano ricche di coraggio e determinazione.

Il lavoro di Viganò non è solo un tributo a queste figure eroiche, ma anche una denuncia delle ingiustizie e delle discriminazioni subite in un contesto di guerra. L’incontro permetterà di evidenziare l’importanza di dare voce alle donne e ai loro contributi, recuperando una narrazione storica che ha spesso lasciato i loro sacrifici nell’ombra. Con esperienze inquietanti e toccanti, l’analisi di Tobagi aiuterà a ricostruire una memoria collettiva più inclusiva e completa della Resistenza.

Il ciclo di incontri, quindi, rappresenta una preziosa opportunità per riflettere su temi sociali e storici attraverso la lente della letteratura, invitando tutti a una partecipazione attiva nella costruzione della memoria e della cultura.

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