Il premio Caputo porta l'arte degli studenti di Napoli all'istituto italiano di cultura di New York nel 2025

Il premio Caputo porta l’arte degli studenti di Napoli all’istituto italiano di cultura di New York nel 2025

Mulino Caputo promuove il Premio Caputo 2024, valorizzando i giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con una mostra su arte e cultura gastronomica, ora in esposizione a New York.
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Mulino Caputo promuove il talento dei giovani artisti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli con il Premio Caputo, un progetto che unisce arte e cultura gastronomica napoletana, esposto a New York per valorizzare tradizioni e innovazioni della città a livello internazionale. - Gaeta.it

Mulino Caputo ha stretto un legame tra arte e cultura gastronomica, lanciando un progetto che mette in luce i giovani talenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Le opere selezionate saranno esposte a New York, aprendo un percorso internazionale che sostiene la creatività partenopea, con l’obiettivo di valorizzare tradizioni e innovazioni della città attraverso l’arte contemporanea.

Il premio caputo: un omaggio alle nuove generazioni artistiche partenopee

Il Premio Caputo è nato nel 2024, in occasione del centenario di Mulino Caputo, con lo scopo di dare spazio agli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Il bando ha invitato i giovani a esplorare il rapporto tra arte e cibo, dando forma a una mostra in cui si intrecciano sensazioni visive e riferimenti alla tradizione culinaria napoletana. L’evento ha debuttato nell’autunno 2024, ospitato nelle sale dell’Archivio Storico della Fondazione Banco di Napoli, accogliendo opere che raccontano le radici popolari e collettive della cucina della città.

In questa edizione, il premio ha voluto celebrare i 2500 anni di Napoli, scegliendo un approccio che unisce la storia con la contemporaneità. Le creazioni artistiche sono infatti il frutto della ricerca di giovani artisti chiamati a rappresentare la cucina come esperienza culturale e sociale. Gli studenti hanno affrontato temi legati alla convivialità, alle tradizioni di quartiere e all’identità collettiva, portando alla luce una Napoli viva, che si riconosce nelle proprie figure e nei propri luoghi.

La mostra a new york e il supporto delle istituzioni italiane

Dopo il successo a Napoli, la mostra è pronta a sbarcare a New York. L’esposizione si terrà dal 19 al 30 giugno 2025 presso l’Istituto Italiano di Cultura, una sede di rilievo che ne garantisce la visibilità internazionale. Il viaggio della mostra è stato organizzato attraverso il canale diplomatico del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, a sottolineare il ruolo culturale e istituzionale del progetto.

A New York, il progetto ha trovato il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura, con il contributo di Arterìa come main partner. La curatela è affidata a Olga Scotto di Vettimo e Arcangela Di Lorenzo, entrambe docenti dell’Accademia di Belle Arti di Napoli, che hanno guidato i giovani artisti nell’espressione delle idee più significative e autentiche. L’esposizione diventa così un’occasione per far conoscere al pubblico americano l’estetica, la poesia e le tradizioni di Napoli attraverso le sue nuove leve artistiche.

Mulino caputo tra tradizione, cultura e impegno sociale

Mulino Caputo consolida la propria immagine affermandosi anche come promotore culturale. L’azienda è da sempre legata al territorio e ai suoi valori, interpretando la propria missione attraverso una prospettiva che abbraccia la sostenibilità ambientale, sociale ed economica. Attraverso il premio e la mostra, Mulino Caputo sostiene la formazione e la cultura, intese come strumenti per migliorare la qualità della vita e diffondere consapevolezza.

La scelta di unire arte e cibo non è casuale. La tradizione gastronomica napoletana racconta da secoli storie condivise, radicate nei quartieri. Oggi, queste storie prendono forma in creazioni visive che valorizzano la memoria storica, senza rinunciare a uno sguardo contemporaneo. Antimo Caputo, amministratore delegato dell’azienda, ha sottolineato come “la mostra rappresenti anche un modo per presentare al mondo il talento italiano in tutte le sue sfaccettature, dall’artigianato ai codici creativi dell’arte.”

Il riscontro istituzionale e l’importanza del mecenatismo in italia

Anche le autorità coinvolte hanno messo in evidenza il valore di questa iniziativa. Fabrizio Di Michele, console generale d’Italia a New York e direttore reggente dell’Istituto Italiano di Cultura, ha ricordato che “New York è uno dei palcoscenici più importanti per l’arte contemporanea.” Accogliere la mostra significa promuovere una nuova generazione di artisti italiani e portare avanti il racconto di Napoli come città in fermento culturale.

Marco Maria Cerbo, capo unità per il coordinamento degli Istituti Italiani di Cultura, ha rimarcato il legame tra creatività e imprese, mettendo in luce il ruolo positivo del mecenatismo nello sviluppo del talento artistico. Martino Troncatti, presidente di Valore Italia, ha sottolineato come la tappa americana rafforzi la dimensione internazionale del premio, collocandolo nel contesto delle celebrazioni per i 2500 anni di Napoli.

La mostra a New York rappresenta, quindi, un passo importante nel progetto di diffusione globale della cultura napoletana, affidato alle nuove generazioni. Il percorso di queste opere segna un momento di dialogo tra tradizioni radicate e visioni artistiche odierne, raccontando Napoli come una città che non rinuncia alla propria identità e che trova nell’arte un linguaggio capace di raggiungere il mondo.

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