La politica giapponese si trova in una fase di forte instabilità dopo le recenti elezioni della Camera dei Consiglieri di agosto 2025. Shigeru Ishiba, attuale premier, ha deciso di preparare le dimissioni entro fine mese, dopo che la sua coalizione ha subito una pesante sconfitta. La decisione arriva poco dopo la conferma della perdita della maggioranza assoluta in parlamento da parte del raggruppamento Jiminto-New Komeito.
Il contesto delle elezioni e la debolezza del governo ishiba
Le elezioni della Camera dei Consiglieri, svoltesi a inizio agosto, hanno rappresentato un vero banco di prova per la coalizione guidata dal premier shigeru ishiba. La coalizione Jiminto-New Komeito, da anni al centro della scena politica giapponese, ha mancato il sostegno necessario per mantenere il controllo dell’aula. Questo risultato è stato interpretato come un duro segnale di sfiducia verso l’esecutivo, maturato su questioni interne e sull’andamento dell’economia nazionale.
Un colpo rilevante per ishiba
I dati elettorali mostrano come la perdita della maggioranza assoluta rappresenti un colpo rilevante per ishiba, tanto da spingerlo a rivalutare la sua posizione alla guida del governo. La coalizione ha mostrato segni di indebolimento, con diversi elettori che hanno preferito forze di opposizione emergenti, preoccupate dalle politiche economiche e sociali attuate fino a oggi. Si tratta di una battuta d’arresto significativa, se si considera che la Camera dei Consiglieri gioca un ruolo cruciale nella legislazione nipponica.
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Il ruolo delle consultazioni interne e la decisione di ishiba
Secondo il quotidiano Mainichi, ishiba ha cominciato a confrontarsi con i membri più vicini del suo governo subito dopo l’esito elettorale. In queste discussioni, è emersa la consapevolezza che la maggioranza parlamentare non potrà più essere garantita con le attuali forze politiche alleate. L’esclusione di questa sicurezza ha portato ishiba a optare per un passo indietro, annunciando le dimissioni entro la fine di agosto.
Analisi del partito liberal democratico
L’analisi del Partito Liberal Democratico, indetta in seguito al voto, ha rafforzato questa scelta, mostrando come il consenso verso il governo stesse scemando rapidamente. Questa decisione segue una prassi consolidata nella politica giapponese, dove la perdita della maggioranza spinge spesso il premier a lasciare per evitare blocchi istituzionali che possano rallentare il funzionamento dello stato.
Accordo commerciale con gli stati uniti e impatti economici imminenti
Accanto alle tensioni politiche, il governo di ishiba ha raggiunto nelle ultime ore un’intesa significativa con gli Stati Uniti per prevenire l’aumento reciproco dei dazi al 25% previsto a partire dal primo agosto. Questo accordo, fondamentale per il commercio bilaterale, ha evitato la possibile introduzione di misure protezionistiche che avrebbero potuto aggravare ulteriormente l’economia nipponica.
Sforzo per stabilità economica
La ratifica di questo accordo mostra uno sforzo concreto del governo per gestire al meglio una situazione economica precaria, anche nel momento di maggiore fragilità politica. Il patto segna un impegno ad assicurare condizioni più stabili per le aziende giapponesi, molto dipendenti dal mercato statunitense. Pur con la crisi parlamentare in corso, questa intesa rappresenta un passo avanti per contenere potenziali ricadute negative sulla produzione e sul commercio internazionale.
L’evoluzione politica del Giappone nelle prossime settimane sarà strettamente legata all’attuazione di questo accordo e alla capacità del successore di ishiba di ristabilire equilibri nel governo senza aggravare le tensioni interne.