Le difficoltà del reparto di ginecologia e ostetricia dell’ospedale Dono Svizzero di Formia restano al centro delle polemiche per la gestione degli spazi e la carenza di personale. Il partito democratico locale non ha nascosto il disagio provocato dai lunghi ritardi nei lavori di ristrutturazione e dalle condizioni organizzative che compromettono il servizio offerto alle donne. Senza date certe né risposte ufficiali, la situazione rischia di peggiorare ulteriormente.
Stato attuale del reparto a formia
Da tempo il reparto di ginecologia e ostetricia vive condizioni lontane dal normale funzionamento. Mancano operatori sanitari a sufficienza e alcune sale parto e operatorie risultano inutilizzabili nonostante i lavori di ristrutturazione, in teoria già conclusi, abbiano interessato quegli ambienti. Le operazioni vengono spesso svolte in locali adattati alla meglio, come una sala di degenza trasformata in area per interventi, una soluzione temporanea ma non più sostenibile.
Mancanza di informazioni e malcontento
La mancanza di informazioni aggiornate da parte delle autorità sanitarie ha aumentato il malcontento. Non viene fornita alcuna tempistica reale sulla riapertura delle sale chiuse, neppure sul motivo per cui – a distanza di mesi dal termine previsto dei lavori – le stanze non risultano ancora effettivamente operative. Questo ha comportato disagi evidenti per il personale medico e per i pazienti.
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Richieste e iniziative del partito democratico
Il partito democratico di Formia ha portato più volte la questione all’attenzione degli organi comunali, sollecitando in particolare la convocazione della commissione sanità per discutere della situazione dell’ospedale. Tuttavia fino ad oggi nessuna risposta concreta è arrivata dall’amministrazione locale.
La mancanza di un confronto diretto ha spinto il Pd formiano a rivolgersi alla Regione Lazio. Il consigliere regionale Salvatore La Penna ha presentato un’interrogazione ufficiale per sollecitare chiarimenti urgenti sullo stato dei lavori e sulle cause dei ritardi nel completamento degli interventi necessari per il reparto. Questa mossa rappresenta un tentativo di fare pressione sulle autorità sanitarie regionali per ottenere risposte più precise e tempi certi.
Cronistoria dei lavori e interferenze nel cantiere
Il percorso dei lavori di ristrutturazione del reparto di ginecologia a Formia risale al 2017, quando sono stati stanziati i finanziamenti per il restyling delle sale parto e delle sale operatorie. Nel corso di questi anni, l’iter ha subito vari rallentamenti e cambi di appalto che hanno complicato il completamento dei lavori.
Problemi nel cantiere
Tra subentri di imprese e persino una risoluzione contrattuale, il cantiere ha faticato a procedere con continuità. Solo nell’agosto 2024 si è registrata una ripresa effettiva delle attività sul posto, ma oggi, a maggio 2025, non si segnalano ancora conclusioni. Il ritardo ha impedito la piena funzionalità del reparto e ha creato un clima di incertezza tra operatori e utenti.
Ispezione inail e attesa di interventi
Recentemente il reparto di ginecologia e ostetricia è stato sottoposto a un’ispezione da parte degli ispettori Inail, incaricati di accertare la sicurezza e le condizioni degli ambienti di lavoro. Questo controllo ha messo in evidenza ulteriori criticità da risolvere prima di poter riaprire completamente le sale.
Il partito democratico si aspetta ora un intervento deciso da parte della Regione Lazio per fare piena chiarezza e cercano risposte puntuali sulle tempistiche di riapertura e sui miglioramenti strutturali da completare. Lo stato attuale del reparto riflette problemi più ampi dell’intero ospedale, che richiederebbero attenzione specifica e misure concrete per garantire servizi sanitari adeguati alla comunità.