In un contesto politico complesso e in evoluzione, il prossimo cancelliere della Germania dovrà affrontare una serie di problematiche che preoccupano profondamente i cittadini. Dopo una campagna elettorale concentrata su temi quali l’immigrazione e la sicurezza, l’opinione pubblica si presenta al voto con un bisogno urgente di risposte. Un’indagine di Gallup mette in luce cinque ambiti critici che il nuovo governo dovrà prioritariamente affrontare.
Tenore di vita in calo
La soddisfazione dei cittadini tedeschi riguardo al loro tenore di vita ha subito un netto abbassamento, toccando livelli non visti dalla crisi finanziaria del 2008. Secondo i dati di Gallup, solo il 27% degli intervistati nel 2024 giudica in miglioramento la propria situazione economica, rispetto al 42% del 2023. Questo cambiamento ha reso i tedeschi fra i più pessimisti in Europa, unendosi a Paesi come Austria e Grecia.
Queste scarso ottimismo si riflette nelle tensioni economiche che il Paese ha affrontato, con una contrazione del PIL negli ultimi due anni. Diverse forze politiche stanno proponendo varie misure per migliorare queste circostanze, come la riduzione della burocrazia e l’abbassamento delle bollette energetiche, in un tentativo di sostenere una popolazione sempre più preoccupata per il proprio futuro economico.
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La crisi abitativa
Un altro tema centrale è quello della crisi degli alloggi, che ha visto una crescita costante dell’insoddisfazione tra i cittadini tedeschi negli ultimi quindici anni. Un sondaggio condotto da Gallup ha messo in evidenza una divisione tra chi si dice soddisfatto della disponibilità di abitazioni e chi esprime lamentele, situazione che non si vedeva dal 2006. Negli ultimi quattordici anni, l’insoddisfazione è aumentata dal 73% al 47%, evidenziando il deterioramento delle condizioni abitative.
Il governo tedesco si è impegnato a costruire 400.000 nuove case a prezzi accessibili all’anno, ma l’obiettivo sta risultando difficile da raggiungere, complice l’aumento dei tassi di interesse e i costi elevati delle costruzioni. Le grandi città, come Berlino, stanno affrontando la crisi in modo ancora più acuto, con i prezzi degli affitti e delle abitazioni astronomici rispetto a dieci anni fa.
Tolleranza verso i migranti
Con l’aumento degli attacchi attribuiti a migranti, il tema dell’immigrazione è balzato al centro del dibattito politico. La proposta di Merz di collaborare con l’estrema destra, al fine di rafforzare le politiche migratorie, ha suscitato polemiche e acceso il dibattito nella campagna elettorale. Nonostante il dibattito si stia spostando verso un aumento delle misure di controllo, la percentuale di tedeschi favorevoli ai migranti ha registrato un calo.
Nel contesto delle principali economie europee, la Germania si distingue come l’unico Paese in cui l’accettazione di migranti è oggi inferiore rispetto ai livelli del 2016, malgrado le migliaia di richiedenti asilo accolti l’anno precedente. Questi cambiamenti denotano un panorama complesso, in cui le preoccupazioni sulla sicurezza hanno preso il sopravvento sulle istanze di accoglienza.
Fiducia nel governo in calo
Riscontro importante deriva dall’analisi della fiducia nei confronti del governo, che ha raggiunto il suo livello più basso in oltre un decennio. Rispetto a istituzioni come l’esercito o il sistema giudiziario, il governo ha visto la propria fiducia scendere dal 65% al 50%. Questo deterioramento della fiducia è in parte conseguenza della fine della coalizione guidata da Scholz, che si è sciolta in circostanze tensive con la rimozione del ministro delle Finanze Christian Lindner, un evento che ha segnato negativamente il panorama politico.
Le prossime elezioni si prevedono come un test cruciale non solo per il futuro dell’esecutivo, ma anche per la capacità di recuperare legami solidi con i cittadini.
Immagine della leadership tedesca
Ultimo punto degno di nota riguarda la percezione della leadership tedesca sia a livello interno che negli altri Paesi europei. Recentemente è emerso un forte abbassamento della fiducia nel ruolo guida della Germania, scesa da una media del 60% al 54% nel corso di un solo anno. In particolare, Slovenia, Norvegia e Finlandia hanno mostrato una diminuzione del sostegno di almeno il 10%.
Merz ha annunciato impegni per ripristinare l’immagine di leadership della Germania nell’Unione Europea, sottolineando l’importanza strategica del Paese. Ha affermato che la stabilità dell’Europa dipende in gran parte dalle scelte fatte in Germania, evidenziando l’urgenza di una politica forte e coesa all’interno del blocco europeo.