In un contesto in cui le innovazioni si susseguono a un ritmo senza precedenti, il valore delle materie STEM—scienza, tecnologia, ingegneria e matematica—si rivela cruciale per il progresso del mercato del lavoro e dell’economia. Recentemente, il Presidente della Camera, Lorenzo Fontana, ha affrontato questo tema durante un convegno a Montecitorio, sottolineando come la carenza di professionisti in questi ambiti possa compromettere la competitività del Paese.
Il contesto attuale delle materie STEM in Italia
L’analisi di Fontana prende spunto dai dati recenti forniti da Eurostat, che rilevano che la percentuale di laureati in materie STEM in Italia è solo del 6,7%. Questo confronto con il resto d’Europa, dove la media oscilla tra il 12 e il 13%, evidenzia una significativa disparità. La scarsità di professionisti con competenze elevate in questi settori ha un effetto dirompente sul mercato del lavoro italiano, limitando le opportunità di sviluppo e l’applicabilità delle tecnologie più avanzate nelle imprese italiane.
Questa carenza non ha solo ripercussioni sul mondo del lavoro, ma influisce anche sul tessuto economico più ampio. L’incapacità di attrarre o formare un numero sufficiente di esperti in scienza e tecnologia si traduce in un minor potenziale di innovazione, rallentando il progresso che altre nazioni riescono ad ottenere grazie a una forte focalizzazione su questi ambiti. Le imprese faticano a trovare personale qualificato per coprire ruoli chiave, un problema che si riflette nella scelta ridotta di giovani che intraprendono studi superiori in queste discipline.
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La rappresentanza di genere nelle materie STEM
Un ulteriore aspetto sottolineato dal Presidente della Camera riguarda la disparità di genere all’interno delle professioni STEM. Nonostante la sensibilizzazione crescente, la presenza femminile in questi campi rimane nettamente inferiore rispetto ai colleghi maschi. Questa situazione non solo limita le opportunità per le donne, ma impoverisce anche il panorama professionale con la mancanza di diverse prospettive. Promuovere la partecipazione delle ragazze in materie tecnico-scientifiche è fondamentale per affrontare questa disuguaglianza e per arricchire il contributo femminile in ambiti strategici.
Le iniziative per promuovere le materie STEM
Durante il suo intervento, Fontana ha espresso la necessità di incentivare un maggiore interesse per le materie STEM tra i giovani, in particolare tra le ragazze. Per raggiungere questo obiettivo, il Parlamento ha adottato varie misure, tra cui la legge n. 187 del 2023, che ha istituito la Settimana Nazionale delle Discipline Scientifiche, Tecnologiche, Ingegneristiche e Matematiche. Questa iniziativa mira a stimolare l’interesse verso queste materie e a sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di una solida formazione tecnico-scientifica per le nuove generazioni.
Fontana ha auspicato che il coinvolgimento delle istituzioni continui e si intensifichi attraverso nuove iniziative, affinché ogni giovane, e in particolare ogni giovane donna, possa esprimere appieno il proprio potenziale senza ostacoli legati alla scelta del percorso formativo. Le misure che incoraggiano l’educazione STEM non devono limitarsi a eventi isolati, ma necessitano di un piano di lungo termine per creare un ambiente favorevole allo sviluppo delle competenze necessarie per affrontare le sfide del futuro.
Il dibattito intorno all’importanza delle materie STEM è solo all’inizio, ma i passi già intrapresi offrono una visione di un possibile cambiamento che potrebbe trasformare il panorama lavorativo italiano. La strada è segnata, e l’urgenza di un impegno condiviso è più evidente che mai.