La notizia dell’elezione di robert leone XIV a pontefice ha sorpreso molte persone, suscitando emozioni intense tra familiari e conoscenti. John Prevost, il fratello del neo Papa, ha fornito un racconto diretto di quel momento incredibile, svelando dettagli sulla loro famiglia e il percorso che ha portato robert a diventare papa. La storia parte dalla periferia sud di Chicago e arriva fino al conclave, offrendo uno spaccato personale su una figura oggi al centro dell’attenzione mondiale.
Un’infanzia semplice tra chicago e vocazioni chiare
Robert Leone XIV, più giovane dei tre figli nati in una famiglia di Chicago, ha cresciuto insieme al fratello John e a un altro fratello un legame saldo, alimentato da origini modeste ma con un forte senso di valori e scelte di vita decise fin da piccoli. Il padre lavorava come sovrintendente scolastico mentre la madre era bibliotecaria, ruoli che hanno probabilmente influenzato l’educazione e la formazione dei ragazzi. John racconta di un’infanzia “normale”, vissuta nella periferia sud, con la consapevolezza, da parte di tutti e tre, di avere obiettivi ben definiti per il futuro.
La vocazione di robert
Il percorso di Robert verso il sacerdozio non è stata una strada improvvisata. Secondo quanto detto da John, già da quando aveva imparato a camminare, Robert mostrava una vocazione chiara, tanto che un vicino di casa gli aveva predetto che un giorno sarebbe diventato Papa. Questa previsione, nel tempo, ha preso una piega reale, confermando come le scelte e le aspirazioni del piccolo Robert fossero radicate e non casuali. La famiglia ha sempre lasciato spazio alla crescita spirituale senza mai perdere il senso del quotidiano, elemento che ha reso la loro storia ancora più umana.
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Il momento dell’elezione e l’impatto emotivo sulla famiglia
Il giorno stesso dell’elezione di robert leone XIV ha generato una reazione intensa tra i suoi cari. John Prevost ha descritto a voce alta lo shock e la sorpresa che hanno colpito la famiglia in un modo quasi incontrollabile. Mentre era al telefono con la nipote, la notizia arrivava e il telefono sembrava “impazzire”: il cellulare, l’iPad e il telefono di casa hanno subìto un’impennata nelle comunicazioni, quasi a sottolineare l’eccezionalità di quanto stesse avvenendo.
Colloquio alla vigilia del conclave
John si è soffermato sul forte legame con suo fratello e sulla conversazione avuta proprio la sera prima dell’inizio del conclave. Hanno parlato del nome che avrebbe potuto scegliere nel caso di elezione. L’ex preside di scuola cattolica ha scherzato sul fatto che aveva suggerito al fratello di non utilizzare “Leone” come nome, perché sarebbe stato il tredicesimo pontefice con quel nome, un numero visto come sfidante da alcune tradizioni. Ma a quanto pare robert aveva fatto i suoi conti e ha scelto proprio quello.
Questo momento ha segnato non solo una svolta per robert, ma anche per tutta la famiglia, che si è trovata a vivere un evento di portata storica e spirituale molto rara. Le parole di John restituiscono l’umanità dietro il ruolo pubblico di robert, mostrando come ogni vicenda personale continui a intrecciarsi con i grandi eventi.
La vita di john prevost e il rapporto con il fratello papa
John Prevost, 71 anni, ha un trascorso come preside in una scuola cattolica. Racconta con una certa naturalezza il rapporto e la vicinanza con robert, che non si è mai interrotta nonostante i ruoli e gli impegni diventati nel tempo diversi. Ha raccontato come, fin da piccoli, la famiglia avesse una chiara direzione per ciascuno dei figli, che hanno saputo seguire le proprie vocazioni senza interferenze.
Legame e complicità
Il rapporto tra i fratelli è fatto di scambi semplici e concreti. La conversazione telefonica alla vigilia del conclave ne è un esempio. Una comunicazione che conferma il legame stretto e la complicità, anche in un momento decisamente insolito e destinato a cambiare la vita di entrambi. John parla con affetto ma anche con il pragmatismo di chi conosce bene il proprio fratello e la strada che ha scelto. La famiglia, vista dal suo racconto, appare come un punto fermo in mezzo a cambiamenti epocali.
Le parole di John aggiungono così una nuova prospettiva su robert leone XIV, mostrando l’uomo dietro la figura pubblica e il contesto umano in cui è cresciuto. Questo ritratto aiuta a capire che dietro a ogni ruolo istituzionale ci sono radici profonde e relazioni familiari che aiutano a definire le scelte di vita.