Il nuovo film “Italo Calvino nelle Città”, un’opera diretta da Davide Ferrario, esplora la vita e l’eredità di uno dei scrittori più amati del Novecento. Ambientato in diverse città che hanno segnato la vita di Calvino, il progetto si è avvalso di un set d’eccezione: la Sala Italo Calvino, situata all’interno del Museo letterario “Spazi900” della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma. Presentato alla Festa del Cinema di Roma e distribuito nelle sale italiane dal 28 ottobre 2023, il film è stato realizzato in un contesto unico, tra cui un cast di attori di alto profilo come Valerio Mastandrea e Violante Placido.
Il film e la scelta del set
Girato nel 2023, “Italo Calvino nelle Città” non si limita a raccontare la biografia dell’autore, ma si immerge nei luoghi che hanno influenzato la sua scrittura. Davide Ferrario ha scelto come ambientazione la Sala Italo Calvino, un spazio ricco di storia e cultura, in cui sono conservati documenti, libri e oggetti personali del grande scrittore. Questo contesto ha permesso di ricreare atmosfere evocative, trasportando gli spettatori nel mondo interiore di Calvino e nelle sue riflessioni.
La scelta di un set come la Sala Italo Calvino non è casuale. Questa location, inaugurata nel luglio 2021, è diventata un luogo di riferimento per la conservazione dell’opera calviniana e per la memoria del suo pensiero. Qui, il film riesce a dar voce a un Calvino adulto, interpretato magistralmente da Mastandrea, il quale si confronta con il suo passato attraverso testi che risuonano ancora oggi.
Il pubblico è guidato tra le stanze che riecheggiano delle sue riflessioni e delle sue idee, mentre viene mostrato il mix di biografia e finzione che caratterizza la sua opera. La Sala Italo Calvino diventa così un attore protagonista del racconto, evidenziando l’importanza degli spazi in cui le idee prendono vita.
La Sala Italo Calvino: un tesoro di cultura
La Sala Italo Calvino non è solo il set del film, ma anche un importante archivio culturale. Questa saletta della Biblioteca Nazionale Centrale è stata pensata come un luogo di raccolta e conservazione del fondo archivistico e bibliografico di Calvino. Gli arredi e gli oggetti esposti rispecchiano la vita e la personalità dello scrittore, evocando il suo ambiente domestico. Tra i pezzi più significativi vi sono le tre librerie bianche contenenti la sua vasta biblioteca, disposta secondo il suo ordinamento originale, che parla dell’amore di Calvino per la letteratura.
Un tavolo di cristallo ospita la sua macchina da scrivere Olivetti color verde, strumento di creazione per tanti dei suoi capolavori. Alle pareti, ritratti di amici e opere artistiche collegano Calvino al suo mondo, mentre la fotografia di Elio Vittorini ricorda l’intenso legame d’amicizia tra i due scrittori, che ha influenzato entrambi. La sala è un viaggio nel tempo che permette ai visitatori di avvicinarsi alla figura di Calvino e alla sua poetica.
Visite guidate e accessibilità della Sala
Grazie all’impegno della Biblioteca Nazionale Centrale, la Sala Italo Calvino è aperta al pubblico attraverso un programma di visite guidate, che permettono di immergersi nella vita e nelle opere di questo grande narratore. Le visite offrono l’opportunità di esplorare l’ambiente che ha trasmesso l’ispirazione a Calvino, il quale ha saputo raccontare la complessità del mondo attraverso una prosa pura e incisiva.
Gli appassionati di letteratura potranno visitare la sala per un’esperienza che unisce la storia personale di Calvino con la sua eredità più ampia. Attraverso una serie di percorsi studiati, i visitatori sono guidati tra i documenti e gli arredi che hanno fatto parte della vita dello scrittore, avvicinandosi così al suo universo creativo.
L’accessibilità di questo spazio unico rende la Sala Italo Calvino una meta da non perdere per chi desidera rivivere l’atmosfera del romanzo italiano del Novecento, avvicinandosi a un autore che continua ad affascinare lettori di tutte le età.
Ultimo aggiornamento il 31 Ottobre 2024 da Marco Mintillo