Il santuario del volto santo di manoppello, noto a livello internazionale soprattutto dopo la visita di papa benedetto xvi nel 2006, resta un punto di riferimento per pellegrini e studiosi che giungono da tutto il mondo. Il 2 e 3 maggio 2025, il santuario ospita un convegno organizzato dal gruppo di ricerca di arte e metafisica dell’università uken di cracovia in collaborazione con i frati minori cappuccini. L’evento mette al centro i legami storici e religiosi legati alla celebre immagine del volto santo, analizzandone la funzione nell’iconografia cristiana e il suo ruolo attuale.
Il santuario di manoppello e l’attrattiva internazionale del volto santo
Il santuario di manoppello, in provincia di pescara, è noto soprattutto per ospitare l’immagine del volto santo, una reliquia che richiama fede e curiosità da ogni parte del pianeta. Dal 2006, anno della visita di papa benedetto xvi, il numero di pellegrini è cresciuto notevolmente. Tra i visitatori abituali ci sono fedeli provenienti da polonia, germania, stati uniti fino alle filippine. Questa diffusione testimonia la forza del culto che ruota intorno a questo manufatto, considerato da molti studiosi legato alla figura della vera icona o veronica.
Legami tra volto santo e sindone di torino
Più fonti concordano nell’identificare il volto raffigurato nel santuario come il sudario menzionato nel vangelo di giovanni, che avrebbe accompagnato il corpo di cristo nella tomba. Alcune analisi sovrappongono infatti l’immagine del volto santo a quella conservata nella sindone di torino, indicando una possibile corrispondenza tra le due. Questi elementi rafforzano la rilevanza religiosa e storica del santuario, inserendolo in un più ampio contesto di devozione cristiana.
Gli appuntamenti del convegno internazionale e la mostra “faccia a faccia”
Il convegno “la metafisica dell’immagine. l’abbondanza della trasparenza ovvero sul valore sinestetico dell’opera” si presenta come un momento di riflessione multidisciplinare. L’iniziativa unisce teologia, filosofia, storia dell’arte e scienza per indagare la natura e il significato di immagini sacre come il volto santo, con un occhio anche ad altre reliquie acheropite, ritenute non create da mani umane.
Mostra dedicata al volto santo
A corollario degli incontri si tiene la mostra “faccia a faccia”, dedicata ai vari aspetti della rappresentazione e percezione del volto santo. Questo evento mette in luce la diffusione della devozione anche in polonia, paese da cui originano molti pellegrini. Lo studioso Antonio Bini, protagonista negli anni novanta di approfondimenti sull’identificazione della veronica con il velo di manoppello, sottolinea la continuità di questo interesse accademico e religioso, evocando discussioni emerse in precedenti conferenze a roma.
Il convegno include inoltre un panel sul rapporto tra arte religiosa contemporanea e scienza, in cui si cerca di applicare metodi analitici alle immagini sacre. La partecipazione di filosofi, storici dell’arte e ricercatori offre un quadro ampio e complesso, utile a interpretare non solo il volto santo ma altre testimonianze rilevanti della tradizione cristiana.
Figure di rilievo e contributi scientifici durante il convegno
Tra gli ospiti previsti al convegno figura l’arcivescovo di chieti, bruno forte, notissimo per il suo impegno teologico e culturale. Non mancheranno padre antonio gentili, rettore del santuario, e il provinciale dei cappuccini del centro italia, simone calvarese. Il programma prevede interventi di studiosi e artisti tra cui czesław gadacz, monika gutowska, łukasz murzyn e altri che appartengono al gruppo di ricerca polacco coinvolto nell’organizzazione dell’evento.
La collaborazione con le suore polacche ancelle del santissimo sangue conferma il carattere internazionale e interconfessionale dell’iniziativa. La pluralità delle professionalità coinvolte serve a esplorare l’immagine del volto santo da angolazioni diverse, consentendo una lettura storica, estetica e spirituale nell’intento di ricostruire il fascino di un simbolo antico.
Criticità nei lavori di restauro e accesso al santuario
Nonostante il rilievo dato al volto santo e all’evento convegnistico, alcune criticità persistono nel santuario di manoppello. Antonio Bini segnala che da circa otto anni la facciata della basilica è inaccessibile poiché fa parte del fondo per l’edilizia di culto e attende lavori di messa in sicurezza. Questa situazione impedisce non solo a studiosi, ma anche a migliaia di pellegrini, di apprezzare un aspetto importante dell’edificio.
Questa problematica pone un limite alla fruizione complessiva del sito, che pure resta centro di grande richiamo. Il blocco degli interventi sottolinea la necessità di interventi concreti per conservare e valorizzare il santuario in tutta la sua interezza, permettendo un’esperienza piena a chi sceglie di visitare il luogo.