Il consiglio comunale di pescara ha discusso una delibera dell’amministrazione Masci per acquisire un terreno a colle Cese, nel vicino comune di spoltore. Quell’area è stata indicata come sede possibile per il nuovo canile comunale. La questione segna una fase delicata dopo anni di rinvii, polemiche e progetti inutilizzati, con uno sfondo di incertezze legate ai fondi stanziati dal governo centrale.
La proposta di acquisto del terreno e i problemi legati ai fondi statali
La giunta comunale ha presentato questa delibera per prendere possesso di un terreno di proprietà della provincia di pescara. L’idea è di usarlo come base per il futuro canile, ma l’aspetto più complesso riguarda il finanziamento di 481mila euro proveniente dal ministero dell’interno. Questi fondi, assegnati con l’obiettivo di realizzare strutture per la tutela degli animali, rischiano ora di essere revocati dopo che lo stesso ministero ha avviato la procedura a marzo dell’anno scorso.
Un ostacolo per l’amministrazione e per il progetto
Questa svolta rappresenta un forte ostacolo per l’amministrazione e mette a rischio l’intero progetto. L’area di colle Cese, che si trova fuori dai confini di pescara ma nel territorio limitrofo di spoltore, è stata scelta proprio per le sue caratteristiche idonee all’accoglienza degli animali e per la disponibilità mostrata dall’ente provinciale. Senza la conferma dei fondi però l’effettivo acquisto e l’avvio del cantiere restano dubbi.
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La posizione critica del movimento 5 stelle e le richieste di garanzie
A farsi portavoce dei dubbi ci ha pensato il movimento 5 stelle attraverso il suo capogruppo, paolo sola, che ha espresso preoccupazione per la mancanza di certezze sulle risorse economiche necessarie. Il gruppo ha presentato emendamenti in consiglio, sottolineando come l’acquisto del terreno non possa avvenire se non c’è l’assicurazione formale da parte del ministero. Sola ha evidenziato il rischio di un danno finanziario per il comune e una nuova delusione per i cittadini, stanchi di annunci non seguiti da fatti concreti.
Il movimento ricorda poi che questa somma è la più rilevante mai ottenuta per la tutela degli animali a pescara, concessa durante il governo Conte. Invece di sfruttare quei fondi, l’amministrazione avrebbe prima tentato un progetto su Santa Teresa, poi fallito, e infine ha chiuso il vecchio canile di via Raiale senza un’alternativa definitiva. Ora cambia direzione, ma senza garanzie precise sugli stanziamenti. Questa instabilità alimenta la sfiducia verso la gestione attuale.
Le conseguenze per le associazioni animaliste e per il futuro del canile pubblico
Le associazioni che si occupano di animali e i volontari hanno sempre chiesto una struttura pubblica adeguata per operare senza difficoltà, ma finora sono stati costretti a gestire una situazione precaria. Il movimento 5 stelle sottolinea l’esigenza di trasparenza e di responsabilità nell’uso dei fondi pubblici, nel rispetto degli accordi presi con chi si occupa quotidianamente del benessere degli animali.
Un’opportunità condizionata a garanzie e chiarezza
Dopo tanti anni senza un vero canile pubblico, l’amministrazione deve dimostrare di voler realmente realizzare la struttura, evitando false promesse. Il nuovo progetto a colle Cese potrebbe rappresentare un passo avanti ma solo ha condizioni precise: conferma del finanziamento, acquisto del terreno in sicurezza, e un piano operativo chiaro e condiviso. La città attende risposte con fatti concreti e non con slogan.
Le prossime settimane saranno decisive per capire se il comune riuscirà a confermare i fondi ministeriali o se invece la revoca aprirà una nuova fase di incertezza sul destino della struttura per gli animali di pescara.