Il bracconaggio dei ricci di mare lungo la costa tirrenica

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Il bracconaggio dei ricci di mare lungo la costa tirrenica - Gaeta.it

La pesca di frodo dei ricci di mare lungo la costa tirrenica è un fenomeno diffuso e costantemente monitorato dalla Guardia Costiera e dalle forze dell’ordine. I pescatori illegali, muniti di attrezzature come rastrelli, tute da sub, bombole ad aria e pinne, approfittano dell’oscurità notturna per sfuggire ai controlli e prelevare il prezioso echinoderma. Questa pratica si concentra soprattutto nelle zone ricche di scogli e microrganismi, come da Porto Clementino a nord di Civitavecchia, coinvolgendo anche Santa Marinella e Santa Severa.

Rischi per la riproduzione del riccio di mare

I dati forniti dalla Capitaneria di Porto evidenziano i gravi rischi che minacciano la riproduzione del riccio di mare lungo il litorale a nord di Roma. Il commercio illegale di questi molluschi è diventato un business che supera i confini nazionali, attrattivo per la malavita organizzata. I ricci di mare, dalle qualità gustative e nutritive apprezzate, crescono lentamente e si reproducono con difficoltà, generando guadagni elevati per chi pratica il bracconaggio.

Norme e controlli per contrastare il bracconaggio marino

La pesca del riccio di mare è regolamentata da precisi decreti ministeriali che fissano limiti alla raccolta, sia per i pescatori professionali che per chi pratica la pesca sportiva. Tuttavia, le attività di frodo hanno raggiunto dimensioni preoccupanti, con sequestri sempre più frequenti di esemplari e attrezzature illegali. La lotta al bracconaggio è fondamentale per garantire l’equilibrio ambientale e la conservazione di una specie minacciata.

Protezione legale dell’ecosistema marino

L’attenzione delle autorità giudiziarie si è concentrata sulla tutela dell’ecosistema marino minacciato dalle attività predatorie legate alla pesca illegale dei ricci di mare. Sentenze recenti hanno confermato la gravità di tali comportamenti, riconoscendo la possibilità di sanzionare penalmente chi arreca danni all’ambiente marino con pratiche indiscriminate di pesca. La magistratura si sta mobilitando per contrastare il bracconaggio e garantire la conservazione di questa delicata specie marina.

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