Google ha annunciato un importante aggiornamento delle capacità di intelligenza artificiale nel suo motore di ricerca. La mossa mira a rispondere alla forte concorrenza dei big della tecnologia, soprattutto OpenAI, la società dietro ChatGPT. Al centro degli sviluppi c’è la piattaforma Gemini, che si presenta più personale, proattiva e potente, con un’attenzione alla privacy e al controllo totale da parte degli utenti.
Gemini, l’intelligenza artificiale che si adatta agli utenti
La piattaforma Gemini rappresenta il cuore dell’espansione delle funzioni AI di Google. L’azienda ha spiegato che, con il consenso degli utenti, Gemini potrà usare informazioni personali contestuali prelevate dalle app Google. Tutto ciò avverrà in modo completamente trasparente e sotto il controllo diretto dell’utente. L’obiettivo è rendere la ricerca non solo più efficace, ma anche più personale, adattandosi alle esigenze e alle abitudini di ciascuno.
La nuova modalità ai mode e il potenziamento del ragionamento
Durante la conferenza dedicata agli sviluppatori, Sundar Pichai, Ceo di Google, ha sottolineato come la nuova modalità ‘AI Mode’ permetta di porre domande più articolate e complesse. L’aggiornamento riguarda la capacità di ragionamento delle intelligenze artificiali, che diventano più profonde e sofisticate, in modo da gestire interrogativi lunghi o di difficile interpretazione. Questo cambio di passo ripensa l’intera ricerca online, puntando a offrire risposte chiare anche a quesiti specifici o sfumati.
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Integrazione di nuove funzioni multimediali nella ricerca quotidiana
Gemini incorpora funzioni nuove e avanzate, come la modalità Live che sfrutta la fotocamera del dispositivo mentre si naviga. Con questo strumento si poteranno ottenere informazioni dirette dagli oggetti o dall’ambiente circostante, integrandole nella ricerca in tempo reale. L’elemento visivo diventa così parte integrante dell’esperienza di ricerca.
La diffusione di ai overview
Google ha esteso inoltre AI Overview, una funzione introdotta l’anno scorso, oggi disponibile per oltre 1,5 miliardi di utenti in 200 paesi. Questa tecnologia semplifica la consultazione delle informazioni più importanti all’interno delle pagine o dei contenuti consultati. La promessa è quindi di facilitare l’accesso a dati sintetici e ben organizzati, per arrivare subito al punto richiesto.
Creazione di contenuti audio, immagine e video con gemini
Gemini ospita anche nuove applicazioni creative. Tra queste Veo 3, uno strumento che genera audio in modo nativo e naturale. Questo servizio si affianca a Imagen 4, il modello di generazione immagini recentemente aggiornato, che arriva a produrre contenuti visivi più precisi e ricchi di dettagli. Entrambi sono integrati all’interno dell’app Gemini, consentendo agli utenti di muoversi rapidamente fra contenuti multimediali diversi.
Flow e la creazione di video cinematografici
Un’altra funzionalità presentata è Flow. Questa permette di creare video di tipo cinematografico, partendo da clip brevi e allungandoli in scene più complesse e articolate. La funzione aiuta chi lavora con video a espandere velocemente i propri contenuti valorizzandoli con tecnologie AI.
Comunicazione immersiva e traduzioni in tempo reale su google meet
Tra le novità trovano posto anche strumenti per la comunicazione, come Google Beam. Si tratta di una piattaforma video in 3D, progettata per offrire un’esperienza conversazionale più naturale e immersiva grazie all’intelligenza artificiale. Con questa tecnologia le videochiamate non si limitano al classico schermo ma si arricchiscono di profondità e dinamiche realistiche.
Google ha inoltre aggiornato Google Meet, introducendo la traduzione vocale quasi in tempo reale. Il sistema riconosce non solo le parole ma riproduce voce, tono ed espressioni del parlante. È un passo avanti nel facilitare la comunicazione fra persone di lingue diverse, soppiantando servizi come Zoom per le chiamate professionali e personali.
In sintesi, questi passi segnati da Google delineano un campo di competizione sempre più intenso tra i grandi nomi della tecnologia. L’intelligenza artificiale non è più solo uno strumento di ricerca, ma diventa un nodo centrale per l’interazione quotidiana, spinta dall’integrazione tra contenuti digitali, multimediali e conversazioni più fluide nel mondo digitale.