La 97ª edizione degli Oscar, in programma a Los Angeles, si preannuncia ricca di aspettative e sorprese. Dopo i devastanti incendi che hanno colpito la città a gennaio, gli organizzatori e i partecipanti sono concentrati sulla celebrazione del cinema, nonostante le difficoltà e le polemiche che hanno caratterizzato la stagione cinematografica. Con eventi cancellati, scandali che hanno scosso il mondo del cinema e la misteriosa morte di Gene Hackman, l’atmosfera è tesa, ma il pubblico si prepara per una serata di festa al Dolby Theatre.
La competizione per il miglior film: un finale aperto
La corsa per il miglior film è particolarmente incerta quest’anno. Tra i contendi principali spicca “Anora”, una commedia indie diretta da Sean Baker che ha vinto la Palma d’Oro a Cannes. Recentemente, questa pellicola ha guadagnato quote nella competizione, ponendosi come una seria minaccia. Dall’altra parte, “Conclave”, un thriller che esplora il processo di elezione papale, ha conquistato riconoscimenti ai Bafta e al DGA , riaprendo le danze nella corsa. Ma occhio anche a “The Brutalist”, un’opera di Brady Corbet, che ha ottenuto il Leone d’Argento a Venezia e racconta la storia di un architetto sopravvissuto all’Olocausto.
Questo scontro tra nomi noti e opere meno convenzionali rende difficile prevedere il vincitore. Il tappeto rosso di quest’edizione, di un audace colore granata, sarà testimone di una sfida infuocata, con ogni film pronto a dare battaglia per la statuetta più ambita.
Le candidature singole: attrici e attori sul banco di prova
Tra le protagoniste del gruppo di attrici, Karla Sofía Gascón, nota per il film “Emilia Pérez”, entra nella storia come la prima donna trans nominata per il premio come miglior protagonista. Tuttavia, la sua candidatura è stata messa in discussione a causa di controversi tweet emersi nel passato, allontanandola dalla corsa finale. Questo porta ad un clima di incertezza riguardo alla sua accoglienza da parte degli altri colleghi.
Al contrario, Demi Moore, in lizza con “The Substance”, ha ottenuto ottime recensioni e riconoscimenti da parte della Critics Choice Association e SAG. Non da meno, Mickey Madison, nei panni di una giovane prostituta in “Anora”, ne sta raccogliendo i frutti dopo il successo ai Bafta. Infine, Fernanda Torres, protagonista di “Io sono ancora qui”, compete anche come miglior film straniero, ampliando la varietà delle opere in corsa.
Per quanto riguarda gli attori, la competizione è agguerrita, con Adrien Brody in lizza per “The Brutalist” e Timothée Chalamet per “A Complete Unknown”. Se Chalamet dovesse vittorioso, sarebbe il più giovane a vincere il premio, battendo il record di Brody che ha vinto nel 2003.
I favoriti per le categorie di supporto e il ruolo dell’Italia
Le categorie per i miglior attori secondari sembrano raffinate. Kieran Culkin e Zoe Saldaña sono i nomi più forti con ruoli significativi in “A Real Pain” e in “Emilia Pérez”, rispettivamente. In questo contesto, l’Italia spera di brillare con Isabella Rossellini, che ha ricevuto la sua prima nomination per una parte minima ma impattante in “Conclave”.
Il riconoscimento per la miglior fotografia, annunciato dalla talentuosa Alba Rohrwacher, rappresenta un momento cruciale per il cinema italiano, che ha portato nomi noti al Dolby. In aggiunta, l’Academy ha selezionato una serie di presentatori, sebbene Harrison Ford non possa presenziare a causa di un malessere. La presenza di esperti italiani nel panorama è accentuata dalla nomination dell’arredatrice Cynthia Sleiter e della production designer Suzie Davies, che lavorano per il film “Conclave”.
Gli eventi pre-Oscar: celebrazioni e ansie
Negli ultimi giorni, Hollywood ha cercato di superare le angosce causate dagli incendi e dalle incertezze economiche riunendosi in eventi tradizionali prima della cerimonia. Tra questi, spicca l’aperitivo negli eleganti spazi del Giorgio Armani a Rodeo Drive, dove celebrità come Samuel L. Jackson e Mark Eydelshteyn hanno messo in mostra la loro presenza. L’atmosfera, carica di emozione, è stata descritta da Eydelshteyn come un momento da contemplare, simile a un tramonto.
Al Beverly Hills Hotel, l’atmosfera è stata festosa durante la cena offerta da Chanel, con volti noti come Adrien Brody, Demi Moore e Jeff Bezos. Un’altra celebrazione ha avuto luogo in una villa privata a Beverly Hills, coinvolgendo star del calibro di Leonardo DiCaprio e Mick Jagger, evidenziando ancora una volta il forte legame tra la cultura pop e il glamour di Hollywood.
È prevista dunque una serata di grande richiamo, con il mondo del cinema che spera di riprendersi da un periodo di crisi e difficoltà. Le aspettative sono alte e gli occhi saranno puntati sul palco del Dolby Theatre, dove la magia del cinema si mescola con la realtà.