Giubileo 2025: esperti avvertono sui rischi sanitari legati all'afflusso di milioni di pellegrini a Roma

Giubileo 2025: esperti avvertono sui rischi sanitari legati all’afflusso di milioni di pellegrini a Roma

Preoccupazioni per la salute pubblica in vista del Giubileo 2025: esperti avvertono sui rischi di epidemie legate a Covid-19 e malattie tropicali, chiedendo un piano sanitario efficace e sorveglianza attenta.
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Giubileo 2025: esperti avvertono sui rischi sanitari legati all'afflusso di milioni di pellegrini a Roma - Gaeta.it

La prevista apertura del Giubileo 2025 sta sollevando notevoli preoccupazioni tra gli esperti di salute pubblica, spaventati dall’arrivo di milioni di pellegrini a Roma. Con il Covid-19 che continua a rappresentare una minaccia, insieme a virus estivi trasmessi dalle zanzare, come Dengue e Chikungunya, il rischio di epidemie si fa concreto. Medici ed epidemiologi mettono in guardia sulla necessità di un piano sanitario efficace per affrontare l’emergenza e proteggere la popolazione.

Rischio epidemico e allerta sanitaria

Con l’arrivo di circa 35 milioni di pellegrini da tutto il mondo, il Giubileo 2025 si preannuncia come un evento di grande richiamo, ma anche di potenziale pericolo. Massimo Ciccozzi, epidemiologo, sottolinea l’importanza di attuare misure di sorveglianza epidemiologica, richiamando l’attenzione su episodi storici di focolai, come quello della MERS durante il pellegrinaggio a La Mecca. L’arrivo di un gran numero di persone può diventare un terreno fertile per la diffusione di infezioni respiratorie e altre malattie virali.

In particolare, Ciccozzi si concentra sulla necessità di monitorare tutte le forme di virus, tra cui il Covid-19 e l’influenza, ma non ignora nemmeno altre patologie come il virus respiratorio sinciziale. Manca il Piano pandemico 2024-2028, ma si propone di applicare il PanFlu, un piano di emergenza per la pandemia influenzale.

Ha sottolineato l’importanza di prepararsi e adottare strategie precise per prevenire possibili focolai. L’analisi dei rischi legati all’afflusso di turisti non riguarda solo il Covid, ma coinvolge anche altre malattie infettive. È per questo che una sorveglianza attenta e tempestiva è fondamentale.

L’importanza della sorveglianza sanitaria

Furio Colivicchi, vicepresidente della Federazione delle società medico-scientifiche italiane , concorda sull’allerta sanitaria. A suo avviso, il sistema sanitario deve iniziare a monitorare i flussi in ingresso già ai confini italiani. La fastidiosa esclusione di informazioni sulla diffusione attuale di malattie come l’aviaria e l’Mpox genera incertezze significative per il settore sanitario.

Colivicchi ricorda l’assalto di contagi di Covid-19 in Italia, iniziato con un cittadino cinese in visita a Roma nel 2020. Le esperienze passate insegnano che in situazioni del genere la prevenzione è vitale. Pertanto, tutti i passaggi del sistema sanitario devono essere pronti a gestire i flussi di pellegrini. Ciò include le strutture di pronto soccorso e la necessità di dotarsi di strumenti di diagnosi adatti per affrontare eventuali contagi.

L’esperto avverte anche dell’indispensabilità di vaccini e mascherine come precauzioni, specialmente per le persone vulnerabili, come anziani e pazienti con condizioni di salute preesistenti.

Nuove minacce: virus da puntura di zanzare

Matteo Bassetti, direttore delle Malattie infettive all’ospedale Policlinico San Martino di Genova, evidenzia un’altra fonte di preoccupazione connessa all’afflusso di pellegrini: le malattie tropicali veicolate dalle zanzare. Patologie come Dengue, Zika, Chikungunya, febbre gialla e malaria sono in aumento a causa dell’instabilità climatica e dell’abbondanza di zanzare nelle aree infette.

Bassetti sottolinea come, se non si attuano misure preventive, Roma potrebbe affrontare situazioni paragonabili a focolai già avvenuti, come quello recente di Dengue a Fano. Ritenere che il sistema sanitario nazionale sia pronto per affrontare l’arrivo di milioni di turisti è ottimistico e solleva interrogativi su come si possa garantire assistenza a una popolazione così ampia.

Per far fronte a questa sfida, gli esperti insistono sulla necessità di rafforzare i controlli e monitorare i casi di malattie tropicali. È cruciale che le strutture sanitarie siano preparate e attrezzate per gestire la situazione.

L’apertura del Giubileo rappresenta un’opportunità di unità e celebrazione, ma non deve essere affrontata senza una considerazione seria e approfondita dei rischi sanitari. I responsabili della salute pubblica hanno già un compito arduo per garantire la sicurezza di tutti durante questo evento significativo.

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