Giovani e fertilità: l'allarmante mancanza di conoscenze tra i giovani europei

Giovani e fertilità: l’allarmante mancanza di conoscenze tra i giovani europei

Uno studio rivela che oltre il 54% dei giovani europei è poco informato sui fattori che influenzano la fertilità, con potenziali ripercussioni sulle loro scelte di genitorialità e sul futuro demografico.
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Giovani e fertilità: l'allarmante mancanza di conoscenze tra i giovani europei - Gaeta.it

Il tema della fertilità si pone come una questione cruciale per le nuove generazioni. Un recente studio ha rivelato che oltre la metà dei giovani europei non possiede le conoscenze adeguate riguardo ai fattori che influenzano la fertilità. Tale indagine, condotta in 15 paesi, ha colto una realtà preoccupante: la mancanza di informazioni potrebbe avere ripercussioni significative sulle scelte di vita dei giovani.

La survey ‘Le voci del futuro’: un’indagine sulla fertilità

Realizzata ad aprile 2024 e coinvolgendo circa 9.300 giovani di età compresa tra 20 e 37 anni, l’indagine ‘Le voci del futuro’ è stata promossa da Merck con il supporto tecnico di GAD3. L’obiettivo era di ottenere un quadro chiaro sui desideri, le aspettative e le paure legate alla genitorialità delle generazioni Z e Millennials. Questo studio ha messo in luce non solo i desideri di avere figli ma anche le difficoltà e le barriere che molti giovani devono affrontare nel percorso di genitorialità. L’indagine coincide con la European Fertility Week e si concentra su sei temi fondamentali, evidenziando le sfide per costruire una famiglia in un contesto sociale ed economico che cambia rapidamente.

Il dato più preoccupante riguarda la consapevolezza sulla propria fertilità. Il 54% dei partecipanti ha dichiarato di non sapere molto sui fattori chiave che influiscono sulla fertilità. Ad esempio, sei su dieci non sono a conoscenza dell’importanza di avere figli prima dei 35 anni e il 63% non ha informazioni sulle tecniche di riproduzione assistita. Queste lacune informative potrebbero influenzare negativamente le scelte future in ambito familiare e riproduttivo.

Le barriere alla genitorialità: un problema globale

L’infertilità è un tema di crescente preoccupazione a livello mondiale e rappresenta uno dei fattori principali dell’attuale ‘inverno demografico’. Secondo un report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, una persona su sei sperimenta problemi di infertilità nel corso della vita, il che rende la ricerca di una gravidanza complessa, indipendentemente dalla situazione sociale o dalle risorse disponibili. L’Italia, in particolare, sta vivendo un momento critico: le ultime statistiche Istat riportano un abbassamento delle nascite, con poco più di 379.000 nuovi nati registrati nel 2023, rispetto ai 392.890 dell’anno precedente. Questo segna un trend preoccupante che continua da anni e che solleva interrogativi sulle conseguenze demografiche a lungo termine.

Il desiderio di avere una famiglia si confronta con la realtà di barriere sociali, economiche e sanitarie. La consapevolezza dei giovani riguardo alla fertilità è essenziale affinché possano affrontare le sfide legate alla genitorialità con maggiore informazione e preparazione. Purtroppo, il numero significativo di giovani non informati potrebbe esacerbare ulteriormente la crisi demografica.

Settimana Europea della Fertilità: un’iniziativa a favore della consapevolezza

Per affrontare queste sfide, Fertility Europe ha istituito la Settimana Europea della Fertilità, che si tiene ogni anno nella prima settimana di novembre. L’iniziativa, avviata nel 2016, ha come obiettivo primario quello di aumentare la consapevolezza riguardo ai temi della fertilità, contribuendo a combattere stigma e tabù associati. Secondo i dati emersi dalla survey di Merck, il 72% dei giovani non è a conoscenza della riserva ovarica e il 66% non sa nulla delle tecniche di preservazione della fertilità, come il congelamento degli ovociti. Queste lacune informative segnalano un urgente bisogno di intervento educativo.

La differenza tra giovani uomini e donne è significativa: mentre il 87% delle donne afferma di avere una buona conoscenza dei metodi contraccettivi, solo il 45% degli uomini condivide la stessa consapevolezza. I Millennials risultano leggermente più informati rispetto alla generazione Z, evidenziando un gap generazionale da colmare. Nonostante il 39% dei giovani riconosca che il momento migliore per avere figli sia prima dei 35 anni, il restante 61% tende a posticipare la decisione senza considerare le implicazioni legate alla fertilità.

L’impegno delle aziende per la salute riproduttiva

Ramón Palou de Comasema, Presidente e Amministratore Delegato Healthcare di Merck Italia, ha espresso la necessità di incrementare iniziative di sensibilizzazione rivolte ai giovani. “Sogniamo un futuro in cui tutti possano realizzare i loro progetti di genitorialità e dove la crisi demografica non sia più un problema“, ha dichiarato. Merck desidera contribuire all’educazione sulla fertilità e rimuovere le barriere che ostacolano i progetti di genitorialità, utilizzando campagna informative e nuovi canali comunicativi.

In questo contesto, è evidente che ci sia un urgente bisogno di migliorare la conoscenza dei temi legati alla fertilità tra i giovani, che spesso si trovano a dover affrontare decisioni importanti senza le giuste informazioni. Le incertezze e le mancanze educative in questo ambito potrebbero influenzare il loro desiderio di avere figli e, di conseguenza, il futuro demografico del nostro paese.

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