Giacomo Bozzoli è finito nuovamente sotto i riflettori il 11 luglio, quando le forze dell’ordine sono riuscite a scovarlo nella sua residenza a Soiano sul Garda, nascondendosi in un luogo inaspettato. Gli avvenimenti che hanno portato al suo arresto sono stati pervasi da una serie di errori fatali che hanno colto l’attenzione degli investigatori, rivelando una sequenza di circostanze sorprendenti legate alla sua permanenza clandestina nella villa. Eccovi tutti i dettagli su questo controverso caso.
il nascondiglio inaspettato
I carabinieri hanno compiuto una scoperta straordinaria nella villa di Bozzoli, individuando l’uomo nel luogo meno sospettato: il cassettone del letto. La scelta dell’ex fuggitivo di nascondersi in un simile rifugio ha lasciato sbigottiti gli inquirenti, evidenziando un certo livello di presunzione da parte del ricercato, il quale pareva credere di passare inosservato in un nascondiglio tanto impensabile.
l’errore dell’aria condizionata
Uno degli errori fatali commessi da Bozzoli è stato l’accensione dell’aria condizionata all’interno della residenza, segnalando la sua presenza agli investigatori che hanno notato l’insolita attività in una casa che doveva essere disabitata. Questa distrazione ha giocato a sfavore dell’uomo, evidenziando una sottovalutazione della situazione da parte del fuggitivo.
tracce nel frigorifero
Altro elemento che ha contribuito al rapido rintracciamento di Bozzoli è stato il ritrovamento di alimenti e bevande freschi nel frigorifero della casa, segno inequivocabile della presenza recente di qualcuno al suo interno. Questa dimenticanza ha aggiunto un tassello al puzzle investigativo, con l’indizio alimentare che ha portato gli inquirenti sempre più vicino al cerchio di fuga del fuggitivo.
la telefonata fatale
Un’altra mossa sbagliata che ha rivelato la presenza di Bozzoli è stata una telefonata effettuata da una delle utenze intercettate, il che ha fatto scattare l’allarme tra gli addetti ai lavori che hanno rapidamente individuato la posizione del ricercato. La combinazione di dettagli superficiali ha portato a un rapido epilogo di una fuga che sembrava protrarsi all’infinito.
la detenzione attuale
Il 39enne, già condannato all’ergastolo per omicidio, è stato immediatamente ricondotto nel carcere di Bollate, dove dovrà affrontare le conseguenze dei suoi atti e delle sue scelte. La sua breve evasioni è stata stroncata sul nascere, restituendo Giacomo Bozzoli alla custodia delle autorità competenti, ponendo fine a un breve e fallimentare tentativo di fuga.