La notte tra il 14 e 15 aprile 2025, i Carabinieri di Cereseto, nel Monferrato alessandrino, hanno bloccato un furto organizzato ai danni di una ditta specializzata in e-bike sportive e da turismo. Sono state recuperate 20 biciclette elettriche, nascoste in canali di scolo a pochi chilometri dallo stabilimento, pronte per essere prelevate. La refurtiva vale circa 100mila euro e il blitz è arrivato subito dopo la denuncia. L’azione delle forze dell’ordine ha evitato la dispersione delle bici nel mercato nero, confermando l’interesse crescente dei criminali per questo tipo di merce.
Il furto e il nascondiglio delle e-bike
I ladri avevano messo a punto un piano preciso. Dopo aver forzato un accesso laterale dello stabilimento di Cereseto, erano riusciti a portare via 20 biciclette elettriche. I modelli sottratti sono di fascia alta, con motori da 250 watt e batterie integrate, destinati a un pubblico sportivo e turistico. Per non correre rischi immediati, i criminali non hanno cercato di portare via subito le bici dalla struttura, ma le hanno nascoste in due canali di scolo vicino, coprendole con rami e fogliame.
Caratteristiche del nascondiglio
Questa scelta suggerisce un’organizzazione con mezzi e informazioni precise sulla zona. Il fatto che abbiano disattivato i sistemi di tracciamento ma non nascosto i codici seriali indica che l’obiettivo era un recupero rapido e discreto in un secondo momento. Il nascondiglio si trovava a pochi chilometri dall’azienda, in un’area con vegetazione fitta, ideale per occultare la merce ma facilmente raggiungibile con un veicolo.
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L’intervento tempestivo dei carabinieri e le indagini in corso
Appena ricevuta la segnalazione dai titolari, i Carabinieri di Cereseto hanno organizzato un controllo serrato nelle aree vicine allo stabilimento. La perlustrazione ha portato alla scoperta delle bici in ottime condizioni. I militari hanno notato subito elementi strani nei canali di drenaggio, come rami sistemati in modo troppo ordinato e coperture artificiali.
Oltre al recupero, sono stati acquisiti i filmati di sorveglianza presenti nella zona per identificare i responsabili. Le forze dell’ordine ipotizzano un gruppo numeroso dietro il furto, vista la quantità e il peso delle bici da trasportare. Stanno anche verificando se i numeri seriali delle e-bike siano apparsi in annunci sospetti di vendita online o mercati paralleli, per ricostruire la rete dietro il colpo.
Ipotesi sull’organizzazione criminale
L’indagine punta a chiarire se si tratti di una banda locale o di una struttura criminale più vasta, che opera nel nord Italia e si specializza nel commercio della merce rubata. La rapidità del recupero ha impedito alle e-bike di sparire nel circuito illegale, mantenendo viva la speranza di restituirle velocemente alla ditta danneggiata.
Scenario locale e caratteristiche del furto mirato
L’episodio di Cereseto si inserisce in un contesto di crescente attenzione da parte dei ladri verso oggetti facili da trasportare e di valore. Negli ultimi mesi nella zona dell’alessandrino e del basso Monferrato sono aumentati i furti in aziende agricole, vitivinicole e tecnologiche. Attrezzature elettroniche, droni, trattori leggeri e proprio e-bike sono fra i beni più ricercati dai gruppi criminali.
La ditta colpita disponeva di sistemi di sicurezza tradizionali, come allarmi standard e videosorveglianza, ma non aveva un presidio notturno armato né sensori volumetrici esterni. I ladri sono entrati senza creare danni distinguibili, dimostrando di conoscere molto bene l’ambiente e i punti deboli. L’operazione sembra essere stata solo la prima fase di un piano più ampio, che prevedeva lo spostamento delle bici in un momento più sicuro.
Indicazioni per la sicurezza delle imprese e futuro della proprietà
Il recupero della refurtiva richiede ora l’intervento dell’autorità giudiziaria, che ha sequestrato le biciclette in attesa di ulteriori accertamenti. Vista la riapertura dell’azienda, i titolari hanno ringraziato i Carabinieri per la rapidità. L’episodio sottolinea, in tutta evidenza, come anche le aziende di piccole dimensioni inserite in mercati in crescita possano diventare obiettivi per ladri specializzati.
Le forze dell’ordine invitano a rafforzare sistemi di sicurezza e vigilanza, specie in aree rurali o periferiche. Sensori più sofisticati, presidi notturni e una rete di controllo integrata risultano ora indispensabili per difendersi da progetti criminali che sfruttano informazioni dettagliate e gestiscono il furto come un’attività strutturata. I controlli proseguiranno per individuare i responsabili e prevenire altri colpi simili nella regione.