Furto di una bobina in rame al cantiere dello sliding centre di cortina d’ampezzo per i giochi invernali 2026

Furto di una bobina in rame al cantiere dello sliding centre di cortina d’ampezzo per i giochi invernali 2026

Il furto di una bobina in rame e il danneggiamento dell’impianto elettrico rallentano i lavori dello sliding centre olimpico di Cortina d’Ampezzo, aumentando le preoccupazioni per la sicurezza in vista dei Giochi del 2026.
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Il cantiere dello sliding centre olimpico di Cortina è stato colpito da un furto di rame e danneggiamenti all’impianto elettrico, rallentando i lavori in vista delle Olimpiadi Invernali 2026 e aumentando le preoccupazioni sulla sicurezza del sito. - Gaeta.it

Il cantiere dello sliding centre olimpico di Cortina d’Ampezzo, destinato a ospitare le gare di bob, skeleton e slittino, ha subito un grave danno nella notte tra domenica e lunedì. Ignoti si sono introdotti nell’area di lavoro e hanno rubato una pesante bobina in rame, elemento fondamentale per l’impianto elettrico della pista. Il furto ha rallentato i lavori e ha acceso l’allarme tra le autorità locali. Vediamo nel dettaglio cosa è accaduto e quali sono le conseguenze di questo episodio.

Il furto del rame nel cantiere dello sliding centre

Il colpo si è verificato nella frazione di Ronco, precisamente nella zona della partenza della pista dello sliding centre. La bobina in rame, una componente di grande valore e peso, è stata asportata da ignoti durante le ore notturne. Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il furto sembra mirato e ben organizzato, visto che il materiale rubato è di difficile trasporto e richiede mezzi adeguati.

La denuncia e le indagini

Claudio Tenna, direttore del cantiere, ha prontamente denunciato l’accaduto al commissariato di polizia di Cortina. Le indagini sono in corso, anche se al momento non sono stati forniti dettagli su possibili sospetti o moventi oltre alla mera speculazione economica legata al rame. È evidente che il furto non riguarda solo un danno economico, ma mette a rischio il corretto svolgimento dei lavori in vista dell’appuntamento olimpico del 2026.

Il furto nella zona di partenza non è un evento isolato all’interno del cantiere, ma piuttosto rappresenta un episodio che sottolinea le difficoltà di sicurezza in un’area aperta e ancora in fase di completamento.

Danneggiamento dell’impianto elettrico e conseguenze sul cantiere

Insieme al furto, è stato segnalato anche un danneggiamento al cavo di alimentazione elettrica che corre sotto la pista. Lo stesso cavo è contenuto all’interno di canalette attaccate alla struttura in cemento armato dell’impianto sportivo. Il danneggiamento sembra il tentativo di un secondo furto di rame, andamento tipico di chi agisce sfruttando momenti di scarsa sorveglianza.

Questo episodio ha causato l’interruzione dell’alimentazione elettrica e ha reso necessario un intervento urgente per il ripristino. I lavori di riparazione richiederanno almeno una settimana, rallentando quindi le attività sul cantiere in una fase delicata della costruzione.

L’azione criminale su una pista destinata a eventi internazionali di grande rilievo rischia di cambiare i programmi e aumentare i costi, complicando un progetto già sottoposto a forte pressione di tempi e risorse. Non è chiaro ad oggi se sia stata predisposta una sicurezza più rigida nelle ore notturne dopo quanto accaduto.

Reazioni ufficiali e sicurezza nel sito olimpico di cortina d’ampezzo

Fabio Saldini, commissario e amministratore delegato di Simico, ha commentato l’accaduto definendo il furto “inaccettabile.” La sua dichiarazione arriva in un momento critico per il progetto, sottolineando il disappunto verso azioni che minano la tranquillità e il corretto svolgimento dei lavori.

Saldini ha ribadito la necessità di aumentare i controlli e di adottare misure più rigorose per proteggere il cantiere da ulteriori episodi del genere. La sicurezza del sito olimpico è un tema sensibile, vista l’importanza degli eventi in programma e l’interesse internazionale per i Giochi invernali del 2026.

Le autorità locali collaborano con le forze dell’ordine per individuare i responsabili e prevenire altre incursioni. La vigilanza è stata intensificata, ma resta alta la preoccupazione sulla vulnerabilità di aree con materiali preziosi e infrastrutture in costruzione.

Lo scopo è evitare che simili eventi si ripetano, mettendo a rischio tempi e qualità di un’opera fondamentale per gli sport invernali italiani. Le prossime settimane saranno decisive per capire se queste misure saranno sufficienti e per chiarire l’entità del danno subito.

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