Forza Italia presenta proposta di legge per potenziare la medicina di prossimità nelle Marche

Forza Italia presenta proposta di legge per potenziare la medicina di prossimità nelle Marche

Forza Italia propone un progetto di legge per la medicina di prossimità nelle Marche, mirato a migliorare l’accesso alle cure e ottimizzare le risorse sanitarie sul territorio.
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Forza Italia presenta proposta di legge per potenziare la medicina di prossimità nelle Marche - Gaeta.it

Il dibattito sulla sanità continua a crescere nelle Marche, con particolare attenzione al progetto di legge proposto da Forza Italia in merito alla medicina di prossimità. Questo progetto è stato presentato alla Camera e si propone di affrontare le esigenze a lungo termine dei cittadini, garantendo una copertura sanitaria più uniforme e accessibile. I consiglieri regionali del partito, tra cui Jessica Marcozzi, Gianluca Pasqui e altri, hanno espresso il loro entusiasmo per questo provvedimento, sottolineando l’importanza di migliorare il sistema sanitario, specialmente per le aree meno attrattive.

Un nuovo modello di organizzazione sanitaria

Il nuovo progetto di legge introduce un modello organizzativo innovativo per i medici di medicina generale, mirato a garantire una distribuzione più equa delle risorse sul territorio. Questo approccio si basa sull’integrazione tra medici di base e strutture sanitarie, con l’obiettivo di ottimizzare l’assistenza sia nei centri urbani sia in quelli rurali. I membri del consiglio sottolineano che il modello proposto non solo mira a migliorare l’assistenza ai pazienti, ma cerca anche di ridurre la pressione sugli ospedali, abbattendo i tempi di attesa e gli accessi al pronto soccorso.

Alla base della proposta c’è l’intenzione di valorizzare il ruolo dei medici di medicina generale, mantenendo un rapporto parasubordinato che permette di salvaguardare la loro autonomia e flessibilità operativa. Questo atteggiamento vuole risolvere la mancanza di professionisti in piccoli comuni, dove la carenza di medici è spesso legata al basso numero di mutuati. La proposta viene vista come una risposta concreta a carenze storiche determinate da una programmazione insufficiente nelle scelte sanitarie degli anni precedenti.

Dettagli sulla strutturazione dell’attività medica

I dettagli pratici del progetto di legge indicano la volontà di ottenere un impegno settimanale di 38 ore per i medici, suddivisibile tra assistenza primaria e attività presso le nuove Case della Comunità e Distretti Sanitari. La riforma prevede una remunerazione che include una parte fissa e una variabile, questa ultima componente rappresenterà almeno il 30% del compenso totale e sarà legata al raggiungimento di obiettivi specifici di salute.

Questa struttura retributiva si propone di incentivare non solo la qualità dei servizi offerti ma anche di fornire opportunità formative ai medici specializzandi, permettendo loro di lavorare in ambiti ad alta richiesta. Coloro che si avvicinano alla pensione avranno la possibilità di decidere in che modo adattarsi alle nuove disposizioni, aprendo ulteriori vie di accesso per giovani professionisti.

Impatti attesi sulla rete assistenziale

Il passaggio dalla retribuzione basata sulla quota capitaria a una remunerazione oraria con una variabile legata alla salute pubblica è visto come un cambiamento decisivo. Questa novità potrebbe portare a una distribuzione più equa delle risorse e a un miglioramento delle prestazioni generali attraverso la promozione della responsabilità individuale e del lavoro di squadra.

L’incremento della rete di assistenza territoriale avrà un ruolo cruciale nel fare delle Case della Comunità un punto di riferimento per la continuità assistenziale, facilitando l’accesso alle cure per tutti i cittadini, indipendentemente dalla loro residenza. I consiglieri vogliono evidenziare l’impatto positivo che una maggiore organizzazione della medicina di prossimità avrà sulla salute pubblica, in un contesto in cui le disuguaglianze nell’accesso alle cure sono un problema da affrontare con urgenza.

Questa proposta di legge per la medicina di prossimità rappresenta un passo significativo nel tentativo di rispondere meglio alle esigenze sanitarie della popolazione marchigiana, impegnando il partito in una riforma più vasta riguardo la salute e il benessere dei cittadini delle Marche.

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