Fino al 22 agosto 2023: Il Festival dei Monti Azzurri celebra arte e bellezza nei Sibillini

Fino al 22 agosto 2023: Il Festival dei Monti Azzurri celebra arte e bellezza nei Sibillini

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Fino al 22 agosto 2023: Il Festival dei Monti Azzurri celebra arte e bellezza nei Sibillini - Gaeta.it

Il 5/o Festival dei Monti Azzurri, intitolato “Chiese e musei bruciano. Di arte e bellezza”, si sta rivelando un’importante opportunità per scoprire e valorizzare la cultura e il patrimonio artistico dei borghi collinari marchigiani. Organizzato dall’Unione Montana Monti Azzurri con il patrocinio del Consiglio Regionale delle Marche e curato dall’architetto Sandro Polci, l’evento si concluderà il 22 agosto 2023, offrendo un caleidoscopio di eventi che spaziano dall’arte alla musica, fino alla spiritualità e ai cammini di bellezza attraverso la suggestiva provincia di Macerata.

Un festival ricco di eventi culturali nei borghi marchigiani

Il festival è significativamente collocato nelle località dei Monti Sibillini, un ambiente affascinante descritto dal poeta Giacomo Leopardi come “monti azzurri”. Le località coinvolte, tra cui Penna San Giovanni, Gualdo, Belforte del Chienti, Tolentino, Loro Piceno, Cessapalombo, Monte San Martino, Caldarola, Colmurano, Sant’Angelo in Pontano e Ripe San Ginesio, offriranno una cornice ideale per un programma di eventi intenso e variegato. Quest’anno, l’obiettivo del festival è quello di stimolare la riflessione su tesori culturali spesso trascurati, invitando i partecipanti a riscoprire e valorizzare la propria storia e identità.

Sandro Polci, l’ideatore del festival, ha sottolineato che la scelta del tema di quest’anno punta a far riflettere sulla necessità di guardare le cose con un approccio rinnovato. La bellezza e la storia di questi luoghi non devono essere considerate una nostalgica reminiscenza, ma piuttosto una base da cui costruire un futuro comune. Queste riflessioni sono sottolineate dall’invito a ritrovare il senso di comunità e coesione, essenziali per lo sviluppo e la valorizzazione delle tradizioni locali.

Artisti e momenti di coinvolgimento

Il festival propone una serie di eventi che uniscono performance artistiche e culturali di grande respiro. Tra i numerosi ospiti, spicca il nome di Giovanni Allevi, che riceverà il premio “Paesaggi di pace 2024”. Le sue performance si integreranno perfettamente con l’atmosfera festiva, che prevede anche proiezioni cinematografiche all’aperto, nella tradizionale iniziativa “porta la sedia”. Gli organizzatori hanno scelto di proiettare l’ultima opera di Neri Marcorè, “Zamora”, un film carico di significato attuale, che promette di coinvolgere profondamente il pubblico.

Inoltre, ci sarà spazio per una rappresentazione teatrale musicale dedicata a San Francesco, intitolata “Fra”, interpretata da Giovanni Scifoni. La proposta non si limita solo al palco; i visitatori potranno anche partecipare a cammini con asini, che balzano come simbolo della tradizione locale e del legame con la natura. Un altro aspetto interessante del festival sarà l’organizzazione di momenti di riflessione dedicati alla guerra, attraverso un’installazione in un museo poco conosciuto, ma ricco di memorie storiche significative.

Riflessioni su temi attuali e antichi

Durante il Festival dei Monti Azzurri, si affronteranno temi di grande attualità e valenza storica con un approccio delicato e ironico. I partecipanti avranno l’opportunità di ascoltare le Monache di clausura che eseguiranno una preghiera-concerto vissuta come un potente richiamo alla spiritualità. Anche l’intelligenza artificiale sarà presente nel dibattito, esplorando le sue potenzialità in contesti come quelli dei borghi marchigiani, posti che spesso vivono una condizione di fragilità e isolamento.

Il festival offrirà anche uno spaccato su esperienze dolorose e ricordi legati a conflitti passati, attraverso la lettura di lettere dal fronte della Prima e Seconda Guerra Mondiale, creando un legame emotivo tra la storia e l’odierno. Le passeggiate, sia in saio o tonaca, che come trekking nei sentieri suggestivi della zona, rappresentano un’importante opportunità per connettersi con la natura e con gli altri, esperienze che sono al centro dell’idea di coesione sociale proposta dagli organizzatori.

La varietà di eventi e attività farà sì che il festival non sia solo un momento di svago, ma un vero e proprio viaggio attraverso tempo e spazio, una celebrazione della cultura marchigiana e della bellezza che i Monti Sibillini offrono ai loro visitatori. Un invito imperdibile per chi ama immergersi in esperienze significative e rimanere in contatto con le proprie radici.

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