Fermato all’aeroporto di Capodichino un turista italiano con 20 esemplari di corallo illegali

Un cittadino italiano è stato fermato all’aeroporto di Capodichino per possesso di 20 coralli senza autorizzazione, evidenziando l’impegno delle autorità nella lotta contro il traffico illecito di specie protette.
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Fermato all’aeroporto di Capodichino un turista italiano con 20 esemplari di corallo illegali - Gaeta.it

Un episodio di importanza criminologica si è verificato all’aeroporto di Capodichino, a Napoli, dove un cittadino italiano in arrivo da Istanbul è stato fermato per possesso di 20 esemplari di corallo privi della necessaria autorizzazione. Questa azione rientra nelle operazioni di monitoraggio e prevenzione dei traffici illeciti messe in atto dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e dalla Guardia di Finanza.

Le fasi dell’intervento doganale

L’operazione si è svolta grazie al lavoro congiunto delle forze dell’ordine, che hanno svolto controlli mirati per contrastare il traffico di specie protette. I funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, affiancati dai finanzieri della Compagnia di Capodichino, hanno eseguito un’ispezione approfondita del bagaglio di un passeggero di nazionalità italiana. Durante il controllo, gli operatori hanno rinvenuto i coralli, classificati nell’ordine “Scleractinia Bourne”, prontamente identificati come merce soggetta a restrizioni ai sensi delle normative internazionali.

La Convenzione di Washington sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione, nota anche come CITES, stabilisce regolamenti rigorosi per la protezione delle specie vulnerabili. Gli esemplari rinvenuti erano inclusi nell’Appendice II della convenzione e nell’Allegato B del Regolamento CE 338/97, il che implica che il loro commercio è regolato e richiede specifiche autorizzazioni per l’importazione.

Sanzioni e interventi normativi

La legge italiana, in particolare l’articolo 2, comma 3, della Legge 7 febbraio 1992, n. 150, prevede pene pecuniarie per il traffico illecito di specie protette. Nel caso specifico, dopo la perizia effettuata sui coralli, è stata confermata la violazione delle normative vigenti. Il cittadino ha ricevuto una sanzione pecuniaria che varia tra 3.000 e 15.000 euro, a seconda della gravità della violazione. Inoltre, i coralli sono stati sequestrati e saranno custoditi dalle autorità competenti.

Questo intervento non solo ha portato alla sanzione del trasgressore, ma ha anche evidenziato l’importante ruolo delle autorità italiane nella protezione della biodiversità e nella lotta contro il commercio illecito, che rappresenta una minaccia per molte specie in via d’estinzione. La vigilanza attiva e le operazioni congiunte tra agenzie governative sono fondamentali per garantire un’adeguata tutela ambientale e per prevenire attività criminali legate al traffico di specie protette.

L’impatto delle operazioni di controllo

Episodi come quello avvenuto all’aeroporto di Capodichino contribuiscono a mantenere alta l’attenzione sull’importanza della legalità nel commercio di specie protette. La continua azione di contrasto da parte delle autorità competenti non solo sanziona i trasgressori, ma educa anche il pubblico riguardo alle normative vigenti, sottolineando l’importanza di rispettare l’ambiente e la biodiversità.

Attraverso tali operazioni, si rafforza la consapevolezza della necessità di proteggere le specie a rischio e di prevenire il loro sfruttamento illegale, garantendo un futuro sostenibile per la fauna e la flora globale. Le autorità proseguiranno le loro attività di monitoraggio, implementando strategie di intervento sempre più incisive per contrastare il traffico illecito e preservare il patrimonio naturale.

Ultimo aggiornamento il 7 Ottobre 2024 da Laura Rossi

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