Un falso allarme bomba ha scosso la mattinata di mercoledì 8 gennaio all’istituto tecnico industriale enrico medi di san giorgio a cremano, in provincia di napoli. Le autorità sono intervenute rapidamente dopo una segnalazione anonima che annunciava la presenza di un ordigno, generando momenti di apprensione tra studenti, insegnanti e famiglie. Le forze dell’ordine hanno evacuato la scuola e svolto controlli approfonditi prima di escludere qualsiasi pericolo. Il sindaco giorgio zinno ha condannato fermamente l’episodio definendolo irresponsabile e pericoloso per la serenità locale.
La segnalazione anonima e le misure di emergenza messe in atto
La mattina dell’8 gennaio, poco dopo le 8, una telefonata anonima è arrivata al commissariato di polizia di san giorgio a cremano. La chiamata segnalava un ordigno nascosto all’interno dell’istituto tecnico industriale enrico medi, suscitando subito preoccupazione tra le autorità. In risposta, polizia e polizia municipale si sono precipitate sul posto, ordinando l’immediata evacuazione della scuola per mettere in sicurezza studenti, docenti e tutto il personale presente.
Le forze dell’ordine hanno interdetto al traffico la via davanti all’istituto per facilitare l’intervento e garantire l’incolumità all’interno e nei pressi della scuola. Sono stati avviati rapidamente i protocolli previsti per la gestione delle emergenze legate a minacce bomba, cercando di evitare il panico tra chi si trovava all’interno dell’edificio. Il tempestivo intervento ha limitato il caos e permesso di mettere in sicurezza l’area con estrema attenzione a ogni dettaglio operativo.
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I controlli della polizia con il nucleo cinofilo e il risultato delle verifiche
Sul posto sono arrivati anche gli agenti del commissariato di san giorgio a cremano insieme al nucleo cinofilo della polizia di stato di napoli. Le unità cinofile hanno condotto un’ispezione dettagliata di tutti gli ambienti della scuola, usando cani addestrati e strumenti specifici per il rilevamento di sostanze esplosive o materiali anomali. Il controllo, durato diverse ore, ha escluso la presenza di qualsiasi ordigno, confermando che la segnalazione fosse un falso allarme.
Dopo aver completato l’acquisizione di dati e analisi, gli agenti hanno permesso agli studenti e al personale scolastico di rientrare nelle aule e proseguire regolarmente con le attività didattiche. L’istituto enrico medi è tornato alla normale routine, con tutte le precauzioni necessarie mantenute fino a fine intervento. Il coordinamento tra polizia, polizia municipale e dirigente scolastico ha contribuito a gestire l’emergenza senza incidenti o disagi eccessivi.
La condanna del sindaco e le indagini in corso sul responsabile
giorgio zinno, sindaco di san giorgio a cremano, ha espresso pubblicamente la propria condanna riguardo all’allarme bomba, definito un gesto grave e irresponsabile. Il primo cittadino ha sottolineato come mandare falsi segnali di pericolo in contesti delicati come le scuole comprometta la tranquillità della comunità e possa causare conseguenze molto serie. La tensione creata da simili azioni rischia di minare la fiducia dei cittadini nelle forze dell’ordine e evita che queste ultime possano intervenire tempestivamente in situazioni reali.
Zinno ha confermato che sono attive le indagini per individuare la persona o le persone responsabili della falsa segnalazione. Ha invitato chiunque abbia informazioni utili a collaborare con le autorità per trovare chi ha scatenato questa inutile spargimento di panico. L’episodio evidenzia il peso che hanno le parole e le azioni nella vita pubblica, soprattutto se rivolte a servizi di emergenza così importanti. Il sindaco ha ricordato come questi scherzi rappresentino un intralcio alla sicurezza collettiva e un disturbo per i soccorsi.
L’episodio al medi non ha provocato danni materiali né feriti, ma ha richiamato l’attenzione sul rischio concreto che false allerte comportano. Le forze dell’ordine restano impegnate nel lavoro di controllo e prevenzione per evitare simili accadimenti e garantire un ambiente scolastico sicuro per tutti.