Le fiamme gialle del comando provinciale di genova hanno chiuso una indagine complessa sulle frodi fiscali nel settore edile locale. L’operazione, denominata “eukleides”, ha evidenziato una evasione tributaria che supera 1,5 milioni di euro, tra imposte dirette e iva. La procura di genova ha disposto un sequestro preventivo di 185 mila euro nei confronti dei due imprenditori coinvolti.
Il contesto dell’indagine e la sua origine
L’indagine è partita dall’analisi di documenti fiscali raccolti dalla compagnia di chiavari. I finanzieri hanno approfondito ogni dettaglio contabile e fiscale, scoprendo un sistema articolato che consentiva di occultare redditi e iva dovuta. L’attività è durata diversi mesi e ha coinvolto varie verifiche incrociate su documentazioni e fatturazioni presentate dai soggetti interessati.
Lavoro della guardia di finanza sull’attività economica
Il lavoro della guardia di finanza si è concentrato sull’attività economica di due imprenditori genovesi, attivi nel comparto delle costruzioni. Entrambi sono finiti sotto la lente per presunte irregolarità nella gestione delle fatture e nelle dichiarazioni fiscali presentate all’agenzia delle entrate. L’approfondito controllo ha permesso di mettere in luce dati cruciali per la ricostruzione dei fatti.
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I dettagli delle violazioni contestate
Uno dei due imprenditori deteneva una ditta individuale con sede a genova. Questo soggetto non ha presentato le dichiarazioni dei redditi e dell’iva relative agli anni 2021, 2022 e 2023, nascondendo così alla riscossione un ammontare imponibile superiore ai 2,5 milioni di euro. Si tratta di un’evasione particolarmente rilevante perché basata sulla mancata comunicazione dei guadagni effettivi.
Fatture per operazioni inesistenti
L’accusa principale riguarda anche l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, utilizzate per ridurre artificialmente i ricavi dichiarati. Le fatture false superano 200 mila euro di valore e sono state intestate a un’altra impresa genovese operante sempre nel settore edile. Il rappresentante legale di questa seconda società è stato segnalato per aver usato consapevolmente queste fatture in modo fraudolento, aggravando la posizione di entrambi.
Le azioni della procura e il sequestro preventivo
A seguito degli accertamenti, la procura di genova ha emesso un decreto di sequestro preventivo per circa 185 mila euro. Questo provvedimento mira a evitare la dispersione di beni che potrebbero essere utilizzati per coprire l’evasione. Il sequestro ha interessato conti correnti, beni mobili e altre disponibilità patrimoniali dei due imprenditori.
Impegno delle autorità e sviluppo investigativo
L’operazione rappresenta un passo importante nel contrasto alle frodi fiscali nel tessuto economico ligure. Le autorità restano impegnate per individuare eventuali complici o ulteriori irregolarità legate a questa vicenda. Il lavoro delle fiamme gialle si focalizza ora sulla completa ricostruzione della rete di rapporti commerciali e finanziari coinvolti nel sistema illecito.
Questa indagine conferma la continua attenzione delle forze dell’ordine e della magistratura nell’individuare e bloccare i meccanismi di evasione, in particolare in settori che generano numerosi movimenti di denaro come quello dell’edilizia. La partita legale si preannuncia complessa, vista la mole di prove raccolte finora.