Un’iniziativa ambiziosa è stata recentemente lanciata con l’obiettivo di potenziare il monitoraggio degli oceani a livello globale: Euro-Argo One. Finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Horizon Europe, il progetto si propone di continuare a sviluppare la rete globale dei robot sottomarini Argo float, molto utilizzati per l’osservazione e la raccolta di dati preziosi sugli oceani. Questo passo cruciale non solo contribuisce alla ricerca scientifica ma anche all’affronto delle sfide climatiche in corso, confermando l’impegno dell’Unione Europea nella lotta contro il cambiamento ambientale.
Il kick-off meeting a Parigi
La cornice di avvio di Euro-Argo One è stata la Sorbonne Université di Parigi, dove si è svolto un kick-off meeting che ha dato il via ufficiale al progetto. La gestione è affidata all’Euro-Argo European Research Infrastructure Consortium, un ente che gioca un ruolo significativo nell’implementazione e nella gestione di un quarto della flotta globale Argo. Con 23 partner coinvolti, l’iniziativa testimonia un forte impegno internazionale. Tra i partecipanti italiani spiccano l’OGS e l’Istituto di Scienze Marine del CNR. Questa sinergia tra diversi enti di ricerca mira a massimizzare la raccolta di dati oceanografici.
Obiettivi e finalità di Euro-Argo One
Euro-Argo One ha ambiziosi obiettivi volti a rafforzare l’infrastruttura di ricerca oceanografica. Con un’attenzione particolare verso la sostenibilità , il progetto si propone di contribuire in maniera concreta e duratura al programma OneArgo. Questo programma è essenziale per migliorare la nostra comprensione delle complessità degli oceani. Il progetto non solo si prefigge di affinare i modelli climatici ma anche di migliorare la preparazione dell’Europa a rispondere a sfide ambientali, sempre più urgenti in un panorama di cambiamento climatico.
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I float Argo, i robot autonomi protagonisti del progetto, sono capaci di misurare diversi parametri vitali, come temperatura e salinità delle acque marine. Questi strumenti misurano anche livelli di ossigeno, pH, nitrati, particelle sospese, clorofilla e luce. I dati raccolti vengono analizzati da oceanografi esperti e condivisi con la comunità scientifica internazionale, contribuendo a un vasto progetto di ricerca collaborativa.
Il ruolo dell’OGS e delle nuove tecnologie
L’OGS gioca un ruolo cruciale all’interno di Euro-Argo One, con un contributo basato sull’infrastruttura Argo-Italy, che ha beneficiato di un notevole potenziamento grazie al progetto Itineris del PNRR. Questo intervento ha permesso di aumentare il numero di float italiani e di sperimentare sensori biogeochimici all’avanguardia, aprendo a nuove possibilità di ricerca. L’OGS, attraverso questi sforzi, non solo consolida la propria posizione di leader nel programma internazionale Argo, ma si prepara a ottimizzare la gestione dell’infrastruttura, migliorando tanto la resilienza quanto la sostenibilità .
Giorgio Dall’Olmo, dirigente di ricerca della Sezione di Oceanografia dell’OGS, evidenzia l’importanza di queste innovazioni nel contesto della ricerca oceanografica e climatica. Il progresso nel settore degli strumenti di osservazione rappresenta un passo significativo verso una maggiore capacità di risposta ai fenomeni climatici che mettano a rischio l’ecosistema marino e, di riflesso, la vita sulla terra.
Il progetto Euro-Argo One, quindi, non rappresenta solo un’attività di ricerca, bensì una visione condivisa dagli stati membri dell’Unione Europea per affrontare il futuro degli oceani e del pianeta, garantendo una risposta appropriata e agile alle attuali crisi ambientali.