La situazione a Roma sta assumendo toni allarmanti, con episodi di vandalismo che si stanno ripetendo in diversi quartieri. I residenti assistono alla devastazione delle loro auto, senza sapere come tutelarsi. Un fenomeno che ha portato alla rinascita dell’uso dei social media per raccogliere segnalazioni e testimonianze, mentre le forze dell’ordine sembrano faticare a trovare soluzioni efficaci.
Le aree più colpite dai vandali
Nel cuore di Roma, aree come l’Esquilino e San Lorenzo sono tra le più colpite da atti vandalici. Nella zona dell’Esquilino, i finestrini delle automobili parcheggiate in via Principe Amedeo, piazza Manfredo Fanti e viale Carlo Felice vengono danneggiati quotidianamente. I residenti raccontano che è raro vedere i veicoli intatti al loro ritorno. La situazione non è migliore a San Lorenzo e Castro Pretorio, con cittadini che si uniscono in una lotta contro il vandalismo. Gli stessi utenti dei social hanno lanciato l’hashtag #finestrinirotti per condividere le proprie esperienze e raccogliere dati su quanto sta accadendo.
Questa iniziativa sui social è un tentativo di creare una rete di solidarietà e informazione tra i cittadini. Nonostante ciò, la paura continua a crescere, alimentata dalla sensazione di impotenza: quando i vandali vengono catturati, spesso tornano in libertà in poche ore, lasciando i residenti in uno stato di insicurezza permanente.
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Le denunce e le testimonianze dei residenti
I cittadini non restano in silenzio di fronte a questa emergenza. Numerose sono le denunce presentate presso carabinieri e polizia. In particolare, residenti di via Carlo Botta hanno iniziato a intensificare le segnalazioni, mostrando il loro disappunto attraverso i gruppi di quartiere sui social. Filippo, un abitante della zona, denuncia di aver visto almeno venti veicoli danneggiati dall’inizio dell’anno. “Solo per la mia auto sono stati quattro danni”, racconta con frustrazione. Anche Silvia, un’altra residente, conferma: “Ho sentito tante persone che raccontano di aver subito vandalismi, e purtroppo tutti sembrano sapere chi è il colpevole, anche gli agenti”.
La comunità si sente abbandonata, vista l’inefficacia delle autorità di tenere sotto controllo il fenomeno. Le segnalazioni si accumulano e i residenti si chiedono quale sia il passo successivo per fermare questa onda di vandalismo.
L’arresto e la liberazione del sospetto
La polizia è intervenuta a seguito di diverse chiamate al 112. Un uomo di 40 anni, di nazionalità etiope e già noto alle forze dell’ordine, è stato fermato mentre danneggiava veicoli in via Carlo Botta. La rapidità dell’intervento ha portato alla sua identificazione, ma la situazione ha deluso i residenti: una volta che la polizia ha accertato che non c’era stata flagranza di reato, l’uomo è stato denunciato per danneggiamento e poi rilasciato.
Per i cittadini resta l’amara constatazione di un déjà-vu: lo stesso comportamento è ripetitivo, portando a una spirale di vandalismo che sembra inarrestabile. Secondo quanto riportato, le autorità stanno considerando anche la possibilità di chiedere l’espulsione del sospetto, ma in assenza di interventi più incisivi, i residenti continuano a vivere con il timore costante di ulteriori atti vandalici.