Elisa Claps, il caso di cronaca nera trasferito da netflix a now tv e prime video: dove guardare le produzioni

Elisa Claps, il caso di cronaca nera trasferito da netflix a now tv e prime video: dove guardare le produzioni

Il caso Elisa Claps, dramma irrisolto dal 1993 a Potenza, raccontato in serie e documentari ora disponibili su Now Tv e Prime Video dopo la rimozione da Netflix.
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Il caso di Elisa Claps, dramma italiano degli anni ’90, continua a essere raccontato attraverso serie e documentari ora disponibili su piattaforme come Now Tv e Prime Video, dopo la rimozione dalla programmazione di Netflix. - Gaeta.it

Il caso di Elisa Claps, una delle storie più drammatiche della cronaca italiana degli ultimi decenni, ha prodotto diverse serie e documentari. Dopo essere stato disponibile su Netflix, il racconto degli eventi si sposta su altre piattaforme streaming, consentendo agli appassionati di approfondire i dettagli di questa vicenda inquietante attraverso nuovi contenuti.

La storia di elisa claps e la serie che ne ha raccontato il dramma

Il 12 settembre 1993 a Potenza, Elisa Claps, sedicenne del posto, esce di casa per incontrare Danilo Restivo alla chiesa della Santissima Trinità. Da quel momento si perdono completamente le sue tracce. Le ricerche iniziano immediatamente, con il principale sospettato che diventa proprio Restivo, uomo con un rapporto controverso e problematico con la giovane. Le indagini dei primi anni non riescono però a fornire una risposta chiara, e per molto tempo la famiglia Claps vive nel dolore e nell’incertezza, spingendo per mantenere viva l’attenzione sul caso.

La svolta arriva solo nel marzo 2010, quando il corpo di Elisa viene ritrovato mummificato nel sottotetto della stessa chiesa in cui era stata vista viva per l’ultima volta. Questo macabro ritrovamento cambia drasticamente le indagini. Parallelamente, la vicenda si intreccia alla vita di Danilo Restivo, trasferitosi nel 2002 a Bournemouth, in Inghilterra, dove diventa sospettato anche dell’omicidio di Heather Barnett, assassinata in modo altrettanto brutale. Le prove raccolte in entrambi i paesi portano alla condanna di Restivo, che rimane una figura chiave in entrambi i casi.

Il racconto della vicenda nella serie per elisa – il caso claps su netflix

La serie televisiva “Per Elisa – il caso Claps”, diretta da Marco Pontecorvo e realizzata con la consulenza della famiglia della vittima, ripercorre questi eventi nel dettaglio. Con sei episodi, il prodotto offre una narrazione romanzata ma attenta ai fatti, cercando di restituire non solo le tappe dell’indagine, ma anche il clima sociale e il dolore vissuto dalla famiglia. La produzione ha riscosso grande interesse fin dall’uscita su Netflix, attirando un pubblico sensibile ai temi del true crime italiano.

Tuttavia, la serie è rimasta disponibile solo fino al 25 luglio su Netflix, con la piattaforma che ha deciso di rimuoverla dal catalogo. Nonostante questo, la storia di Elisa Claps continua a essere presente nel panorama audiovisivo grazie ad altri prodotti, proposti su diversi servizi streaming.

Dove vedere adesso le produzioni sul caso claps in streaming

Chi desidera esplorare maggiormente la vicenda può trovare altri documentari e miniserie dedicati al caso Elisa Claps, distribuiti su piattaforme diverse da Netflix. Su Now Tv e Prime Video è disponibile “Dove nessuno guarda – Il caso Elisa Claps”, miniserie che approfondisce aspetti della scomparsa e delle indagini con un taglio investigativo e documentaristico.

Altri contenuti su prime video

Sempre su Prime Video si trova anche “Cercando Elisa – Il delitto Claps”, documentario che presenta testimonianze dirette, materiali di archivio e aggiornamenti sulle fasi processuali. Questi contenuti completano il racconto fornito dalla serie televisiva, offrendo una visione ampia e documentata della vicenda.

L’abbandono di Netflix non segna quindi la fine dell’interesse per questo caso, che continua a essere motivo di attenzione nel pubblico e negli addetti ai lavori grazie alle nuove disponibilità sulle piattaforme. Gli spettatori hanno ora più opzioni per informarsi e riflettere su uno dei fatti di cronaca nera che ha segnato profondamente l’Italia negli ultimi trent’anni.

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