La recente sentenza emessa dal Tribunale commerciale n. 12 di Barcellona ha riconosciuto in via definitiva la responsabilità di Ryanair per concorrenza sleale e diffamazione nei confronti di eDreams Odigeo. Le accuse riguardavano una campagna diffamatoria lanciata da Ryanair tra il 2023 e il 2024, focalizzata a screditare l’abbonamento Prime dell’ota eDreams. Il pronunciamento giudiziario impone alla compagnia aerea una rettifica pubblica e la sospensione della diffusione dei contenuti offensivi, segnalando un caso notevole di contrasto tra un vettore e un intermediario online di servizi di viaggio.
Le basi della sentenza e le accuse di concorrenza sleale
Il tribunale ha approfondito le modalità con cui Ryanair ha condotto una campagna diffamatoria contro eDreams Prime, definendo le dichiarazioni rilasciate dal vettore non veritiere. Queste affermazioni erano presenti su diversi canali di Ryanair: siti web, comunicati stampa, social network e interviste pubbliche, inclusi interventi di Michael O’Leary, amministratore delegato della compagnia. L’obiettivo, secondo i giudici, era colpire un concorrente diretto per rafforzare la posizione commerciale di Ryanair. Questo comportamento ha configurato una pratica commerciale scorretta, vietata dalla normativa sulla concorrenza.
Sospensione delle azioni diffamatorie non rispettata
La sentenza arriva dopo un’ordinanza provvisoria estiva, con la quale lo stesso tribunale aveva già disposto la cessazione delle azioni diffamatorie di Ryanair. Nonostante ciò, la compagnia aerea ha continuato le sue attività di denigrazione, portando a un avvertimento penale contro Ryanair per non aver rispettato le prescrizioni giudiziarie. Un ulteriore ricorso della low cost contro le decisioni è stato respinto dalla Corte Provinciale di Barcellona, confermando la fondatezza delle accuse.
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Obbligo di rimozione dei contenuti e rettifica pubblica da parte di ryanair
La sentenza impone a Ryanair di rimuovere tutti i contenuti offensivi da ogni piattaforma dove sono stati diffusi. Viene in particolare stabilito un obbligo di pubblicazione di una rettifica pubblica, da tenere visibile sul sito ufficiale e sui canali social per un periodo minimo di sei mesi. Nel testo della rettifica, Ryanair deve esplicitamente riconoscere la legittimità dell’abbonamento eDreams Prime, ammettendo che tale servizio offre effettivi risparmi ai consumatori su voli, hotel, pacchetti vacanza e noleggio auto.
Questa misura rappresenta una forma di risarcimento per i danni d’immagine causati dalla campagna di Ryanair. La pubblicazione della rettifica ha finalità di informare gli utenti in modo trasparente e di ristabilire il diritto alla corretta informazione nel mercato dei servizi turistici online.
Implicazioni per il mercato dei servizi di viaggio online e i rapporti tra vettori e ota
Il caso evidenzia la tensione tra vettori aerei e piattaforme di prenotazione online, soprattutto quando si tratta di servizi in abbonamento come eDreams Prime che mirano a fidelizzare i clienti. Le compagnie di linea, in particolare low cost come Ryanair, spesso percepiscono tali offerte come una forma di concorrenza aggressiva che può influenzare la scelta dei consumatori. La vicenda giudiziaria sottolinea il rischio di strategie di marketing che travalicano i limiti della correttezza commerciale.
Un contesto in evoluzione
Il pronunciamento del tribunale si inserisce in un contesto di regolamentazione più rigorosa della concorrenza nel turismo digitale. Proteggere la reputazione delle piattaforme significa garantire la trasparenza per i consumatori e prevenire campagne basate su informazioni false o ingannevoli. Le modalità di comunicazione e pubblicità nei confronti dei servizi di viaggio online costituiscono un campo delicato che continua a evolversi con l’espansione dell’industria digitale.
Reazioni e sviluppi futuri dopo la sentenza barcellonese
Non sono registrate al momento dichiarazioni ufficiali da parte di Ryanair in merito all’obbligo di rettifica. L’episodio potrebbe tuttavia influenzare le strategie di comunicazione di altre compagnie aeree in relazione a servizi OTA concorrenti. Inoltre, l’attenzione verso comportamenti scorretti nella competizione potrebbe rafforzare la vigilanza da parte delle autorità di controllo a livello europeo.
Per eDreams Odigeo, la conferma giudiziaria rappresenta una tutela importante della propria offerta commerciale e una difesa concreta della reputazione aziendale che rischiava di essere compromessa dalle informazioni errate diffuse da Ryanair. La sentenza assume rilevanza anche per i consumatori, che potranno orientarsi con maggiore chiarezza tra le diverse opzioni di acquisto e abbonamento di servizi turistici, grazie all’intervento del giudice volto a contrastare la disinformazione.
I prossimi mesi saranno decisivi per osservare come Ryanair adempirà agli obblighi imposti e se eventuali ulteriori iniziative legali potranno scaturire dai rapporti tra le parti. Resta chiaro che il clima competitivo tra vettori e OTA si mantiene teso, con riflessi diretti sulla comunicazione rivolta al pubblico e sull’esperienza degli utenti nel settore dei viaggi.