Il Giorno della Memoria è un momento importante per riflettere su una delle pagine più buie della storia umana. In occasione del 2025, l’Università di Macerata ha organizzato due eventi significativi il 23 e il 29 gennaio, per promuovere la memoria della Shoah e stimolare la coscienza collettiva. Queste iniziative, in collaborazione con enti locali e associazioni, offrono opportunità per approfondire il tema della resilienza e del ricordo.
L’incontro dell’23 gennaio: storie di sofferenza e resistenza
Il primo appuntamento si svolgerà giovedì 23 gennaio alle 17 presso la Sala Sbriccoli del CASB, in piazza Oberdan 4. L’evento si avvale della collaborazione con l’Istituto Storico di Macerata e gode del supporto del Comune di Macerata, dell’ANPI e dell’Associazione mutilati e invalidi di guerra. Uno dei punti salienti della serata sarà l’intervento di Anna Foa, storica e docente presso La Sapienza Università di Roma. La sua ricerca nell’ambito dell’ebraismo ha restituito una voce alle storie di vita delle donne durante la Shoah, esaminando il tema della femminilità negata e la violazione del corpo femminile. L’approccio di Foa è caratterizzato dall’analisi di dati storici e testimonianze, che pongono l’accento sulla sofferenza vissuta e sul significato della resistenza.
A seguire si terrà una lettura scenica intitolata “Signora ammobiliata in cambio di aiuto domestico”. Questo monologo è tratto dai testi di Gertrude Kolmar, poetessa di origine ebraico-tedesche, deportata a Auschwitz nel 1943. L’interpretazione sarà curata da Meri Bracalente e diretta da Andrea Fazzini, con la traduzione di Maria Paola Scialdone. La lettura di Kolmar offre un intenso sguardo sulla cultura ebraica annientata dal regime nazista, evidenziando quanto siano preziose le sue parole e la sua sensibilità.
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La conferenza del 29 gennaio: la Shoah e il risveglio delle coscienze
Il secondo evento avrà luogo mercoledì 29 gennaio alle 12, nell’Aula “Omero Proietti” di via Garibaldi 20. Questa conferenza, intitolata “Più forti del male. Il ricordo della Shoah e il risveglio delle coscienze”, si preannuncia densa di spunti di riflessione. Durante l’incontro, John McCourt, rettore dell’Università di Macerata, aprirà la sessione con i saluti istituzionali. La parola passerà poi a Natascia Mattucci, docente di Filosofia Politica, che esaminerà il concetto di male attraverso la prospettiva di Hannah Arendt. Questo particolare approccio invita a una riflessione profonda sugli eventi storici e sulle loro conseguenze etiche.
Clara Ferranti, docente di Linguistica e Filosofia del Linguaggio, presiederà un intervento dedicato all’umanesimo di Etty Hillesum. La figura di Hillesum, giovane intellettuale olandese che perse la vita ad Auschwitz nel 1943, è emblematicamente rappresentativa della ricerca di bellezza e significato in mezzo al dolore. Le sue opere, comprese lettere e diari, offrono un prezioso affresco della condizione umana in situazioni di estrema difficoltà. Andrea Ballestrazzi, della Fondazione Fossoli di Carpi, chiuderà con un approfondimento sul pensiero attuale di Etty Hillesum, permettendo al pubblico di cogliere il valore delle sue riflessioni anche nel contesto odierno.
Questi eventi rappresentano un modo significativo per onorare la memoria delle vittime della Shoah e promuovere una coscienza collettiva attenta alle ingiustizie del passato.