Donna trovata morta nel torrente stura a Nole, indagini in corso sulla dinamica del ritrovamento

Donna trovata morta nel torrente stura a Nole, indagini in corso sulla dinamica del ritrovamento

Il corpo di una donna di 54 anni residente a Ciriè è stato ritrovato nel torrente Stura a Nole; le indagini coordinate dal pm Ludovico Bosso proseguono per chiarire le cause della morte.
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L'11 luglio 2025 a Nole è stato ritrovato il corpo di una donna di 54 anni nelle acque del torrente Stura, lungo la pista ciclabile di Grange. Le autorità hanno avviato le indagini per chiarire le cause della morte, mentre la comunità locale è rimasta profondamente scossa dall'accaduto. - Gaeta.it

Questa mattina, 11 luglio 2025, Nole è stata teatro di una scoperta drammatica. Il corpo di una donna è riaffiorato nelle acque del torrente Stura, lungo la pista ciclabile in località Grange, vicina a uno dei polmoni verdi più frequentati del Canavese. L’allarme è scattato poco dopo le 9, e l’intervento immediato delle forze dell’ordine ha portato all’isolare l’area per le indagini del caso. La notizia ha rapidamente raggiunto anche i comuni limitrofi, gettando la comunità in uno stato di sgomento.

Il ritrovamento del corpo e l’intervento delle autorità

Il corpo senza vita della donna è stato avvistato da alcuni passanti che stavano percorrendo la pista ciclabile all’altezza della corona verde, un luogo abituale per chi pratica sport o cerca momenti di relax immerso nella natura. La segnalazione ha fatto muovere rapidamente squadre dei Vigili del Fuoco, la Polizia Locale di Nole guidata dal commissario Marco Ortalda e i Carabinieri della compagnia di Venaria Reale. Il punto di ritrovamento, caratterizzato da una folta vegetazione e da correnti d’acqua insidiose, è stato subito transennato per consentire le operazioni di recupero e gli accertamenti sul posto.

La collaborazione tra i corpi e le indagini iniziali

La collaborazione tra i diversi corpi ha permesso di rimuovere la salma e di avviare subito le indagini. La zona, solitamente frequentata, è diventata improvvisamente un cantiere per la raccolta di informazioni e prove. Non è stato fornito un luogo preciso dove era la donna prima di finire in acqua, né è chiaro al momento se vi siano testimoni diretti dell’accaduto. L’attenzione degli inquirenti si è subito concentrata sull’analisi del contesto e delle possibili cause.

Identificazione della vittima e prime operazioni

La vittima è una donna di 54 anni, di nazionalità italiana e residente a Ciriè, paese vicino a Nole. Non sono stati ancora resi noti altri dati personali per rispetto della privacy e in attesa di comunicazioni ufficiali da parte dell’autorità giudiziaria. La salma è stata trasportata con un mezzo funebre a disposizione del magistrato, per essere sottoposta ad autopsia e ulteriori esami medico-legali.

Il coordinamento delle indagini

Il pubblico ministero Ludovico Bosso, della Procura di Ivrea, ha assunto il coordinamento delle indagini. Ha incaricato la Polizia Municipale di proseguire con accertamenti mirati, in particolare verifiche video e raccolta testimonianze per ricostruire le ultime ore di vita della donna. Sono esplorate tutte le ipotesi possibili, dalla morte accidentale a un gesto volontario, senza escludere altre cause che emergeranno dalle analisi.

Possibili scenari e caratteristiche del luogo

Il luogo in cui è stato ritrovato il corpo presenta caratteristiche che possono aver influito sull’incidente. Nonostante la calma dell’acqua in superficie, il torrente Stura in quella porzione ha correnti forti che possono facilmente trascinare chi cade o scivola. La fitta vegetazione lungo le sponde può inoltre rendere complicato uscire dall’acqua, specie se chi si trova immerso è disorientato o in difficoltà fisica.

Ipotesi investigative e fattori ambientali

Gli investigatori considerano varie opzioni. Potrebbe essersi trattato di una caduta accidentale durante una passeggiata o un momento di scivolamento, magari legato a un improvviso malore. Non è escluso anche il suicidio, dato che il luogo è in parte appartato e lontano da occhi indiscreti. Resta aperta ogni ipotesi fino al risultato degli esami autoptici, che chiariranno la causa esatta della morte.

Reazione della comunità e clima dopo la tragedia

L’episodio ha colpito profondamente la popolazione di Nole e Ciriè. La notizia del ritrovamento in un’area molto frequentata da famiglie e sportivi ha suscitato ansia e preoccupazione. Numerose persone, abituali frequentatori della pista ciclabile, hanno raccontato lo stupore per la scena inattesa di un intervento di emergenza in un luogo normalmente tranquillo. Alcuni testimoni hanno riferito di aver assistito alle operazioni di recupero e al rapido intervento delle forze dell’ordine.

Riflessioni della comunità

L’area, nota per la sua natura e le passeggiate, si trova a confronto con un evento che mette in risalto i rischi legati a zone in apparenza sicure, soprattutto quando il terreno e i corsi d’acqua possono nascondere insidie. La vicinanza tra la realtà quotidiana di chi cerca svago e la drammaticità dell’evento crea un clima di riflessione tra gli abitanti, che ora attendono risposte dalle autorità per comprendere cosa sia successo nei minuti che hanno preceduto il ritrovamento.

Le indagini continueranno nelle prossime ore per approfondire ogni dettaglio utile, mentre la comunità cerca di riprendere la propria quotidianità, segnata comunque da una perdita e da molte domande aperte.

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