Daspo a Viterbo per ultrà e misure contro minori coinvolti in rissa al lido tarquiniese

Daspo a Viterbo per ultrà e misure contro minori coinvolti in rissa al lido tarquiniese

Nel Viterbese la polizia ha emesso daspo contro un ultrà e due minorenni coinvolti in episodi di violenza, intensificando i controlli estivi su locali e sicurezza pubblica a Tarquinia.
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Nel Viterbese la polizia ha adottato daspo e controlli per prevenire violenze sportive e garantire sicurezza nei locali estivi, con particolare attenzione a tifosi violenti e giovani coinvolti in risse. - Gaeta.it

Nel viterbese si è attivata una serie di provvedimenti per garantire sicurezza e ordine pubblico, con particolare attenzione alle manifestazioni sportive e agli episodi di violenza legati ai luoghi di svago estivi. La polizia ha emanato daspo e altre misure restrittive per contrastare comportamenti pericolosi che hanno coinvolto tifosi e giovani, mettendo in evidenza un impegno mirato a tutelare cittadini e operatori.

Daspo contro un ultrà per minacce a giocatori e dirigenti della squadra locale

A Viterbo, il questore ha emesso un daspo di due anni, con obbligo di firma alla polizia giudiziaria, a carico di un ultrà già noto alle forze dell’ordine. L’uomo, con precedenti penali e condanne per non aver rispettato un divieto di accesso precedente, aveva minacciato più volte calciatori e dirigenti della squadra di calcio locale. Questo comportamento ha portato la procura a irrogare la misura cautelare accessoria, pensata per tutelare l’incolumità degli atleti e la serenità dell’ambiente sportivo.

Il provvedimento è stato possibile grazie a un’attività investigativa mirata condotta dalla polizia, che ha raccolto elementi sulle minacce rivolte dall’ultrà. La normativa in vigore prevede che chi mette a rischio la sicurezza degli eventi sportivi possa subire un divieto di accesso alle manifestazioni, con periodi di ammissione più lunghi in caso di recidiva e comportamenti violenti. Ciò consente di intervenire subito per prevenire eventuali aggressioni o tensioni all’interno degli stadi, mantenendo un clima più tranquillo durante le partite.

L’uomo, sottoposto a obbligo di firma, dovrà ora presentarsi regolarmente alla polizia giudiziaria e restare lontano dal campo sportivo, una situazione che limita la sua presenza ai match e riduce i rischi di nuovi episodi spiacevoli. Nel contempo, la questura continua a monitorare il territorio per impedire altre situazioni di pericolo legate a tifoserie e gruppi ultras.

Due daspo “willy” per minori coinvolti in una rissa al lido tarquiniese

È recente l’adozione di due provvedimenti “daspo willy” contro due minorenni residenti in provincia di Viterbo coinvolti in una rissa violenta avvenuta nei pressi di un noto ristorante sul lungomare di Tarquinia. L’episodio ha richiesto un’indagine approfondita da parte della divisione anticrimine della questura, che grazie alla collaborazione con i carabinieri ha identificato i protagonisti della zuffa.

Una delle due persone, nonostante la giovane età, ha già collezionato numerosi precedenti per reati simili, motivo per cui il divieto di accesso è stato esteso anche alle aree circostanti locali pubblici situati lungo il lungomare dei Tirreni. Questa misura preventiva durerà due anni e vieta ai giovani di frequentare o sostare nelle vicinanze di luoghi dove si svolge pubblico intrattenimento. Il daspo è stato ritenuto necessario perché le azioni dei ragazzi potevano creare un pericolo concreto per la sicurezza cittadina.

La legge prevede sanzioni severe in caso di violazioni, con pene che possono arrivare a tre anni di reclusione e multe fino a 24 mila euro. In questo modo si controlla l’accesso ai luoghi del divertimento, soprattutto durante i mesi estivi quando aumenta la presenza di turisti e giovani nei litorali. L’intervento mira a ridurre episodi di violenza e garantire tempo libero senza tensioni per tutti.

Controlli su locali e sicurezza estiva nel lido di tarquinia

Nei weekend estivi, le forze dell’ordine hanno intensificato i controlli in alcune zone di Tarquinia, in particolare sul lungomare dove si trovano numerosi locali e stabilimenti balneari. Gli agenti della divisione amministrativa della questura e del commissariato di pubblica sicurezza hanno eseguito verifiche per assicurare il rispetto delle norme relative alla somministrazione di bevande alcoliche e alla sicurezza degli avventori.

Durante i controlli sono emerse alcune violazioni di normativa amministrativa in due locali. Mancavano i dispositivi per il controllo del tasso alcolemico e le previste tabelle che informano i clienti sui rischi e limiti consentiti. Su questi aspetti sono state applicate sanzioni agli esercenti. Al tempo stesso, è stato confermato che i locali rispettavano il divieto di vendita di alcolici ai minori, una regola chiave per tutelare i giovani.

L’attività di verifica prosegue con l’obiettivo di assicurare che le attività commerciali abbiano spazi controllati e sicuri, dove convivano gli interessi degli imprenditori, delle famiglie e degli avventori più giovani. Questo intervento rappresenta parte dell’impegno della polizia per evitare situazioni di rischio e mantenere la tranquillità in uno dei periodi più frequentati dalle località turistiche.

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