Il mondo del reinserimento sociale può presentare opportunità inaspettate per chi ha avuto esperienze difficili nel passato, come nel caso di alcuni detenuti con problemi di tossicodipendenza. A Roma, undici di loro hanno concluso con successo un corso di un mese per diventare Tecnico per il benessere degli equidi, un’iniziativa che offre nuove prospettive nel settore ippico. Organizzato da Asi Sport Equestri e tenuto al Centro Tecnico Asi Ippodromo delle Capannelle, questo programma mira a trasformare vite segnate dalla tossicodipendenza dando la possibilità di trovare un’occupazione nel mondo equestre.
Un’opportunità di cambiamento
Tra i partecipanti, Massimo, un trentenne che ha affrontato anni di dipendenza da cocaina, ha condiviso la sua esperienza all’interno della comunità terapeutica Villa Maraini-Cri. Inizialmente scettico riguardo al corso, ha trovato in esso un motivo per impegnarsi: “Ho quasi sperato di essere bocciato per poterlo rifare!” Ha espresso il desiderio di lavorare nell’ippoterapia per contribuire al benessere di bambini svantaggiati, dimostrando una forte volontà di ripagare la società per le difficoltà passate.
Questo corso non ha solo fornito conoscenze teoriche ma ha anche permesso di stabilire un legame speciale con i cavalli, essenziali per il lavoro futuro. La testimonianza di Carlo, un altro ex tossicodipendente, ha sottolineato come il contatto con gli animali e la professionalità degli insegnanti abbiano risvegliato in lui una passione dimenticata. Riferisce che l’esperienza con i cavalli ha superato le sue aspettative iniziali, trasformando quello che pensava potesse essere “solo un’uscita” in un percorso appassionante.
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L’amore per i cavalli e la connessione umana
Antonietta, una donna che ha vissuto anni di lotte contro la dipendenza, ha raccontato di come l’incontro con un cavallo chiamato “Zietto” abbia cambiato la sua prospettiva. Nonostante il clima avverso, ha trovato la motivazione per tornare al corso, rivelando l’importanza del legame emotivo che si può creare con gli animali. Questo aspetto del programma non è da sottovalutare: il contatto con i cavalli può facilitare la guarigione interiore e lo sviluppo di una nuova identità .
Marco, un altro allievo, desidera già approfondire le proprie competenze con un corso avanzato, indicativo di un rinnovato interesse che si è sviluppato. I momenti trascorsi in stalla e le interazioni con i cavalli non rappresentano solo un’attività pratica, ma un processo di crescita personale. Daniel sottolinea la sostanziale differenza tra lavorare nel settore e un’occupazione tradizionale, evidenziando come il contatto con i cavalli possa ridurre lo stress e offrire un’opportunità di ricominciare.
Formazione pratica e prospettive future
Il corso ha incluso un’istruzione pratica ben strutturata, dove i partecipanti hanno appreso le basi della cura e della gestione dei cavalli, inclusi l’osservazione della salute e la gestione dello stress animale. A questo si è aggiunto un focus particolare sulla struttura del lavoro, come la predisposizione di ostacoli per il percorso e l’importanza della sellatura e controllo degli zoccoli. Questa formazione pratica non solo ha fornito competenze tecniche, ma ha anche rinforzato il senso di responsabilità e team working tra i partecipanti.
Massimo Barra, fondatore di Villa Maraini-Cri, ha messo in evidenza l’importanza di iniziative simili per il reinserimento sociale di coloro che hanno avuto problemi con la giustizia. La speranza è quella di riabilitare non solo a livello medico, ma anche di fornire reali prospettive lavorative per ridurre il rischio di recidiva. Il programma rappresenta una risposta concreta a chi cerca di ricostruire una vita migliore.
Durante la cerimonia di consegna dei diplomi, Antonietta ha ricordato quanto sia stato significativo per lei affrontare il momento con orgoglio. Essere riconosciuta non solo come ex detenuta ma come studentessa che ha superato un percorso formativo, ha cambiato il suo modo di vedere se stessa. Con il diploma in mano, la volontà di cercare un futuro diverso diventa un forte stimolo per continuare il cammino intrapreso.
L’iniziativa a Villa Maraini-Cri rappresenta un esempio concreto di come il mondo possa donare nuove speranze a chi, dopo aver affrontato il carcere e la dipendenza, desidera ritrovare il proprio posto nella società .