La procura di Firenze ha avviato indagini in merito al crollo che ha interessato un cantiere in via Mariti, un episodio che ha suscitato preoccupazione e allerta nella comunità. Sono emerse diverse figure coinvolte, tra cui ingegneri e rappresentanti di una azienda di costruzioni, accusati di gravi reati. Le indagini si concentrano non solo sulle persone fisiche ma anche sulla responsabilità dell’azienda coinvolta, un aspetto cruciale per comprendere le dinamiche che hanno portato all’incidente.
I soggetti indagati
Le indagini della procura fiorentina vedono coinvolti diversi professionisti del settore. Tra i principali indagati figura il direttore dei lavori, Marco Passaleva, ingegnere di consolidata esperienza. Al suo fianco, due ingegneri, Carlo Melchiorre e Alfonso D’Eugenio. Melchiorre, in particolare, ricopre il ruolo di responsabile dell’ufficio calcolo e della produzione nella “Rdb.Ita spa“, mentre D’Eugenio se ne occupa come legale rappresentante della medesima società. Questi professionisti sono accusati di omicidio colposo e lesioni colpose, reati gravi che possono avere pesanti conseguenze sia a livello civile che penale. L’attenzione della procura si è concentrata con particolare intensità sulla posizione di Melchiorre, al quale si attribuisce anche l’ipotesi di crollo o altro disastro, ai sensi dell’articolo 434 del codice penale. Questa accusa aumenta la gravità della sua posizione nell’ambito dell’inchiesta.
La responsabilità della società
Oltre ai professionisti coinvolti, è stata presa in considerazione anche la posizione della “Rdb.Ita spa“, l’azienda a cui appartengono i tre indagati. La procura ha disposto il sequestro preventivo degli asset della società, un provvedimento che non solo mira a garantire eventuali risarcimenti ma suscita anche interrogativi sulla gestione del cantiere. La decisione di sequestrare gli impianti aziendali a Atri evidenzia la severità delle accuse e il rischio di responsabilità dell’azienda nel crollo, il che implica una mancata osservanza delle normative di sicurezza. Gli accertamenti riguardano anche la qualità dei materiali utilizzati, le procedure di costruzione seguite e il rispetto delle norme di sicurezza, elementi essenziali per garantire la protezione dei lavoratori e dei cittadini.
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Gli sviluppi dell’inchiesta
Il lavoro della procura si articola in una serie di indagini approfondite, che includono l’interrogatorio degli indagati e la raccolta di testimonianze e documentazione tecnica. Il procuratore di Firenze sta seguendo con attenzione il caso, consapevole dell’importanza di stabilire una verità che possa spiegare le cause del crollo. La comunità locale attende con trepidazione l’esito di questa inchiesta, in quanto episodi come questo gettano un’ombra sulla sicurezza nei cantieri e sulla fiducia nei confronti delle aziende del settore edile. Ogni sviluppo sarà monitorato da vicino, e il risultato delle indagini potrà avere ripercussioni significative, non solo per le persone direttamente coinvolte, ma anche per l’intero settore delle costruzioni a Firenze e nelle aree circostanti.
La situazione resta fluida e continua a evolversi, con la procura intenzionata a fare chiarezza su tutte le responsabilità legate a questo grave incidente.