Il 18 dicembre è una data chiave per i 195 dipendenti della Giano srl, azienda specializzata nella produzione di carte d’ufficio. Questa data segna l’inizio della procedura di licenziamento, a seguito della decisione del Gruppo Fedrigoni di chiudere definitivamente lo stabilimento. L’incontro di oggi a Verona tra i rappresentanti della Giano e i sindacati, tra cui Slc-Cgil, Fistel Cisl e Uilcom-Uil, non ha portato a risultati concreti. La situazione è critica e il futuro è incerto per molti lavoratori a Fabriano, in provincia di Ancona.
Negoziazioni e tentativi di trovare un accordo
Durante l’incontro, si è discusso di alternative alla chiusura, con le istituzioni locali e i sindacati che hanno chiesto al Gruppo Fedrigoni di posticipare la chiusura per un anno. La speranza è di poter attrarre potenziali acquirenti e considerare l’acquisto da parte del Poligrafico dello Stato. Tuttavia, a quanto pare, Fedrigoni non è disposta a rivedere la propria posizione. L’azienda ha comunicato che un piano sociale è stato già elaborato, prevedendo diverse opportunità di ricollocazione per i lavoratori coinvolti, ma i rappresentanti sindacali giudicano queste proposte insufficienti.
Opportunità di ricollocamento proposte dall’azienda
Fedrigoni ha annunciato che sono attualmente disponibili oltre 180 opportunità di lavoro, principalmente nella regione Marche, per cercare di mitigare i danni occupazionali. Secondo l’azienda, 105 posti di lavoro sono già stati individuati nella regione, accompagnati da una serie di prepensionamenti potenziali. Queste misure mirano a ridurre l’impatto della chiusura della Giano non solo sul personale, ma anche sul contesto economico più ampio. I sindacati, tuttavia, non sembrano rassicurati. La preoccupazione principale rimane la sostenibilità del progetto industriale di Fedrigoni, che non solo riguarda i lavoratori della Giano, ma ha ripercussioni più ampie per l’intero ecosistema sociale ed economico della zona.
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Nuove assemblee e possibili agitazioni sindacali
La situazione resta tesa, con assemblee di lavoro programmate per i prossimi giorni, precisamente il 15 novembre, a Rocchetta e Fabriano. Queste riunioni si preannunciano cruciali per discutere le prossime mosse da intraprendere. Non si escludono nuove forme di protesta da parte dei lavoratori, che potrebbero decidere di scioperare. I sindacati continuano a portare avanti la richiesta di maggiori garantire per i dipendenti e per il mantenimento dell’occupazione nel territorio marchigiano. La scadenza del 18 dicembre rappresenta quindi un punto di non ritorno per le persone coinvolte.
Questo scenario di crisi occupazionale alla Giano srl richiama l’attenzione sulla necessità di trovare soluzioni condivise al fine di salvaguardare i posti di lavoro e il benessere economico della regione. La situazione continua ad evolversi, e le reazioni delle parti coinvolte saranno monitorate con attenzione nei prossimi giorni.