Crisi al pronto soccorso di Pescara: indagini sui vertici della Asl e problemi di accesso

Crisi al pronto soccorso di Pescara: indagini sui vertici della Asl e problemi di accesso

L’inchiesta sul pronto soccorso di Pescara mette in luce gravi problemi di sovraffollamento e gestione, con pazienti costretti a lunghe attese e ricoveri inadeguati, sollecitando interventi urgenti.
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Crisi al pronto soccorso di Pescara: indagini sui vertici della Asl e problemi di accesso - Gaeta.it

La situazione del pronto soccorso di Pescara è al centro di un’inchiesta che coinvolge i vertici della Asl locale, accusati di aver gestito in modo inadeguato i tempi di attesa. Questo tema è stato sollevato dal consigliere comunale Domenico Pettinari, che ha recentemente tenuto una conferenza stampa per discutere del dossier presentato nel febbraio 2023, atto a evidenziare le problematiche di accesso e di ricovero nell’ospedale della città.

I problemi del pronto soccorso

Durante la sua conferenza, Domenico Pettinari ha illustrato i dati allarmanti che emergono dal dossier, sottolineando che il pronto soccorso di Pescara registra oltre 80mila ingressi all’anno, un numero sorprendentemente elevato, superiore anche rispetto a strutture ben più grandi come il Sant’Orsola di Bologna. Questo sovraffollamento genera un flusso di accessi spesso inappropriati, che aggravano la situazione nel reparto. Le difficoltà non si limitano ai tempi di attesa, ma si estendono anche alla gestione dei pazienti che necessitano di ricovero.

Pettinari ha evidenziato come i malati restino in pronto soccorso fino a nove giorni, poiché quando il personale chiama i reparti, spesso riceve la risposta che non ci sono posti letto disponibili. Questa situazione si ripercuote anche sul processo di dimissione e ricovero nelle residenze sanitarie assistenziali , dove la mancanza di disponibilità di letti costringe i pazienti a rimanere temporaneamente in pronto soccorso. Ne consegue un quadro critico in cui i malati sono costretti a “parcheggiare” in una struttura che dovrebbe occuparsi solo delle emergenze urgenti.

Gli esposti alla procura

In risposta a questa difficile situazione, Pettinari ha rivelato di aver presentato, pochi giorni dopo la conferenza del 4 febbraio 2023, due esposti alla Procura della Repubblica di Pescara. Il primo riguarda l’elisuperficie dell’ospedale, che risulta attualmente inutilizzata, e il secondo denuncia i lavori all’interno del pronto soccorso, ulteriormente aggravando i problemi di ricezione dei malati. Questi esposti, secondo quanto ha sottolineato il consigliere, mirano a fare luce sulle carenze strutturali e operative della Asl di Pescara.

La volontà di Pettinari è quella di attirare l’attenzione della magistratura su un tema che egli stesso ha considerato “critico”. La popolarità dell’argomento è stata accresciuta dal degrado dei servizi, che richiede un intervento immediato per migliorare la qualità e l’efficacia delle prestazioni sanitarie. L’affermazione che “è necessario incrementare il personale e i posti letto” ha trovato particolare risonanza, evidenziando la necessità di un piano di riorganizzazione da parte della Regione.

Le prospettive future

L’attenzione della magistratura, come dichiarato da Pettinari, rappresenta un segnale significativo nell’affrontare le lacune del sistema sanitario locale. Tuttavia, a prescindere dalle indagini attuali, resta cruciale la necessità di intervenire rapidamente per garantire assistenza ai pazienti. L’ottimizzazione dei flussi di utenti e il rafforzamento del personale sembrano essere le chiavi per risolvere un problema che persiste da tempo.

Nonostante l’attenzione mediatica e gli esposti possa contribuire a sensibilizzare le autorità competenti, ciò che i cittadini attendono è un intervento concreto e tempestivo per affrontare una crisi che impatta direttamente sulla salute e sul benessere della comunità.

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