Cresce la disoccupazione giovanile nelle Marche: raddoppiano i senza esperienza lavorativa

Cresce la disoccupazione giovanile nelle Marche: raddoppiano i senza esperienza lavorativa

La disoccupazione giovanile nelle Marche raddoppia, con un aumento dei disoccupati senza esperienza lavorativa. Settori come agricoltura e costruzioni sono in crisi, mentre il terziario cresce.
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Cresce la disoccupazione giovanile nelle Marche: raddoppiano i senza esperienza lavorativa - Gaeta.it

Nei dati recenti sulle dinamiche occupazionali delle Marche emerge una situazione allarmante, in particolare per quanto riguarda la disoccupazione giovanile. I numeri dichiarano un raddoppio dei disoccupati senza precedente esperienza lavorativa, un fenomeno che mette in evidenza le difficoltà dei giovani nel trovare una collocazione nel mercato. La situazione è stata analizzata da Paolo Silenzi, presidente di Cna Marche, e Moira Amaranti, presidente di Confartigianato Marche, i quali hanno sottolineato le trasformazioni del mercato del lavoro regionale e la crescita degli occupati nei servizi, in contrapposizione al forte declino che colpisce settori cruciali come l’agricoltura e le costruzioni.

L’aumento dei disoccupati senza esperienza lavorativa

I dati relativi alla disoccupazione nelle Marche rivelano un incremento significativo dei disoccupati senza esperienza lavorativa, che passano da 5.636 a 12.511 in un breve periodo, evidenziando un aumento di 6.875 unità. Questo incremento rappresenta un campanello d’allarme, segnalando che molti giovani, pur cercando attivamente lavoro, si trovano a fronteggiare una domanda da parte delle aziende che non concorda con le loro competenze.

Questa situazione crea una tensione tra l’offerta e la domanda di lavoro, dove molti giovani si ritrovano intrappolati in un circolo vizioso che sembra sempre più difficile da spezzare. Senza una formazione mirata e adeguata, il ingresso nel mercato del lavoro diventa un obiettivo sempre più lontano, generando conseguenze anche sul piano sociale. I presidenti di Cna e Confartigianato hanno denunciato la necessità di un intervento deciso da parte delle istituzioni scolastiche e dei centri di formazione, affinché si possa migliorare l’allineamento tra le competenze dei giovani e le esigenze del mercato.

Settori in crisi: agricoltura e costruzioni

Analizzando gli altri settori, i dati comunicati dall’Istat evidenziano una forte caduta dell’occupazione in agricoltura e nelle costruzioni, due tra i settori storicamente più rilevanti per l’economia marchigiana. Negli ultimi anni, l’agricoltura ha visto un decremento di 13.196 posti di lavoro, mentre il settore delle costruzioni ha registrato una perdita di 2.934 occupati. Questi settori, già messi a dura prova dalla crisi economica globale e da una congiuntura economica sfavorevole, ora si trovano a dover fronteggiare anche il calo delle imprese attive, il che accentua ulteriormente la crisi occupazionale.

Al contrario, il settore terziario ha mostrato segni di crescita, con un incremento di 15.643 occupati. Tuttavia, il balzo in avanti del terziario riesce a compensare solo in parte la forte flessione dell’occupazione agricola. L’industria manifatturiera, per contro, ha registrato un aumento di 1.115 unità, mostrando una tenuta che merita attenzione.

Piccole imprese e partite IVA: un salvagente nel mercato del lavoro

Le piccole imprese e le partite IVA stanno giocando un ruolo fondamentale nel bilanciare l’occupazione nella regione. Con oltre 18.000 nuovi occupati tra autonomi e lavoratori indipendenti, la crescita in questo ambito sta contribuendo a compensare la perdita di oltre 17.000 posti di lavoro dipendente. Senza il contributo di queste realtà, la situazione occupazionale sarebbe probabilmente ancora più grave.

Paolo Silenzi e Moira Amaranti, nell’analisi dei dati Istat, pongono un forte accento sulla necessità di supportare e valorizzare il ruolo delle piccole imprese, sottolineando che, se non si interverrà in modo deciso per rivitalizzare i settori in crisi e favorire l’inserimento dei giovani, il pericolo di una crescita ulteriore della disoccupazione diventerà sempre più concreto. È fondamentale ripensare le politiche di formazione e di supporto al lavoro per affrontare sfide così urgenti.

Il mercato del lavoro marchigiano presenta quindi sfide importanti, in un contesto di grande trasformazione, e i responsabili delle politiche pubbliche dovranno progettare interventi adeguati per orientare i giovani verso le professioni richieste dal mercato, evitando di lasciare indietro una generazione di potenziali talenti.

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