Credito d’imposta 4.0 in agricoltura: federacma sollecita investimenti entro il 2025 per macchinari tecnologici

Credito d’imposta 4.0 in agricoltura: federacma sollecita investimenti entro il 2025 per macchinari tecnologici

Il ministero delle imprese e del made in italy conferma 930 milioni di euro disponibili per il credito d’imposta 4.0 fino al 2025, mentre Federacma invita le aziende agricole a sfruttare subito l’opportunità per ammodernare i macchinari.
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Il ministero delle imprese ha reso disponibili circa 930 milioni di euro per il credito d’imposta 4.0, incentivando investimenti in macchinari agricoli tecnologicamente avanzati entro il 2025. Federacma invita le aziende agricole a cogliere questa opportunità, sottolineando l'importanza di agire rapidamente per non perdere i fondi. - Gaeta.it

Il ministero delle imprese e del made in italy ha comunicato una disponibilità residua di circa 930 milioni di euro per il credito d’imposta 4.0 rivolto agli investimenti in beni strumentali tecnologicamente avanzati da effettuare entro il 2025. Federacma, l’associazione che rappresenta i servizi e il commercio di macchine agricole e da giardinaggio, sollecita il mondo agricolo a sfruttare questa occasione. Le risorse sono destinate a favorire l’ammodernamento dei macchinari, fattore chiave per aumentare produttività e sicurezza nelle imprese agricole.

Stato attuale del credito d’imposta 4.0 e disponibilità finanziaria

Il credito d’imposta 4.0 si conferma uno strumento fiscale importante per il rinnovo delle attrezzature in agricoltura. La novità recente riguarda la conferma di una dotazione economica rimasta disponibile per investimenti fino al 2025. In particolare, il ministero ha reso noto che ci sono quasi 930 milioni di euro da destinare a spese per beni strumentali materiali che rispettino criteri tecnologici avanzati. Questo importo sostiene chi decide di puntare su macchinari più moderni e sicuri.

Le scadenze per accedere ai fondi e presentare le domande sono ormai vicine. Federacma mette in guardia tutte le aziende agricole interessate a non lasciare inutilizzati questi fondi. La procedura richiede infatti una comunicazione preventiva al GSE e prevede l’assegnazione delle risorse secondo l’ordine cronologico delle richieste. Questo implica che ritardi negli adempimenti potrebbero portare all’esaurimento rapido delle somme disponibili.

Dettagli sulle aliquote e condizioni per il 2025

Per il 2025 le aliquote del credito d’imposta si sono ridotte rispetto agli anni precedenti. L’agevolazione prevede un’aliquota del 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro in beni strumentali 4.0. Sebbene inferiore rispetto al passato, resta una forma di incentivo rilevante per le aziende agricole, specialmente considerando l’urgenza di rinnovare attrezzature obsolete o rischiose in termini di sicurezza.

Le imprese devono completare gli investimenti entro il 2025 e potranno usufruire del credito d’imposta fino al 30 giugno 2026. Il pagamento di un acconto pari al 20% dell’investimento è previsto entro il 31 dicembre 2025 per mantenere il diritto all’agevolazione. I beni acquistati devono rispettare i requisiti tecnici stabiliti dalla normativa vigente per il credito d’imposta 4.0, garantendo così l’effettivo avanzamento tecnologico degli impianti e delle macchine agricole.

Appello di federacma e ruolo dei rivenditori nella diffusione dell’innovazione

Federacma invita il settore agricolo a cogliere questa opportunità senza indugi. Il presidente Andrea Borio sottolinea che il credito d’imposta 4.0 ha rappresentato finora un volano per rinnovare i macchinari, favorendo investimenti in sostenibilità e sicurezza. L’associazione evidenzia la necessità di accelerare le comunicazioni al GSE per non vedere svanire il finanziamento a causa di un meccanismo di assegnazione basato sull’ordine di presentazione.

I rivenditori di macchine agricole svolgono un ruolo fondamentale in questo processo. Oltre alla vendita, sono chiamati a informare e guidare le imprese agricole verso scelte consapevoli, aiutandole a districarsi nelle procedure burocratiche. Federacma si impegna a supportare questo compito e a promuovere un lavoro congiunto volto a evitare che questo strumento venga sottoutilizzato. L’obiettivo è accompagnare il comparto agricolo a rinnovare il proprio parco macchine con tecnologie più sicure e moderne.

Il piano transizione 5.0 e le sfide nel settore agricolo

Oltre al credito d’imposta 4.0, è attivo il piano transizione 5.0, che collega l’adozione di tecnologie avanzate a interventi per il risparmio energetico, offrendo aliquote agevolative più elevate. Nonostante la validità degli incentivi, il settore agricolo mostra una certa lentezza nell’adozione, legata principalmente alla complessità delle procedure e a un riluttanza iniziale.

Borio ha riconosciuto come questa cautela sia comprensibile vista la novità del sistema e le difficoltà che si incontrano nelle pratiche burocratiche. Federacma sottolinea l’importanza di superare questi ostacoli per sfruttare tutte le opportunità offerte dalle due linee di agevolazioni. Il superamento delle difficoltà amministrative potrebbe facilitare l’accesso a fondi più consistenti e innovativi, combinando quindi ammodernamento tecnologico e attenzione al risparmio energetico nelle aziende agricole.

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