Le ultime operazioni svolte dai carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro a Pordenone hanno portato alla luce diverse violazioni delle norme lavorative e di sicurezza in aziende locali. Le verifiche, concentrate nei comuni di Aviano, Cordenons e Sacile, hanno interessato soprattutto le attività legate alla ristorazione e all’agricoltura. Tali controlli si svolgono nell’ambito delle regolari attività di sorveglianza volte a far rispettare le disposizioni sul lavoro e a tutelare la salute dei lavoratori.
Ispezioni nel settore della ristorazione: irregolarità su formazione e pagamenti
Nel corso delle ispezioni nelle imprese di ristorazione sono emersi problemi significativi. Un datore di lavoro è stato sanzionato per aver impiegato personale privo della formazione obbligatoria prevista dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro. Il mancato addestramento rappresenta una violazione grave poiché espone i lavoratori a pericoli non controllati.
Particolare attenzione è stata riservata a un ristorante etnico, gestito da tre diversi titolari nell’arco di un anno. Le forze dell’ordine hanno rilevato che le buste paga presentavano una dichiarazione di ore lavorate inferiore a quelle effettive. Le ore di lavoro svolte oltre il contratto erano infatti retribuite in contanti e non regolarmente documentate, configurando così un caso di lavoro nero o irregolare.
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Mancanza di documentazione obbligatoria e formazione
In aggiunta a questi aspetti, è stata accertata la mancata formazione del personale sui rischi legati al lavoro e l’omessa sorveglianza sanitaria per i lavoratori esposti a rischi specifici. Non è stato reperito inoltre il documento di valutazione dei rischi, obbligatorio per ogni azienda, che certifica le misure adottate per prevenire incidenti o danni alla salute.
Irregolarità emerse nelle aziende agricole di pordenone durante i controlli
Anche nel comparto agricolo le attività di controllo hanno portato alla luce omissioni nella gestione della sicurezza sul lavoro. Un’impresa è stata sanzionata per aver impiegato personale senza garantirne l’adeguata formazione sui rischi propri del settore. La normativa prevede che anche in agricoltura i lavoratori ricevano corsi specifici per evitare infortuni, vista la natura delle mansioni che spesso richiedono l’uso di macchinari o l’esposizione a sostanze pericolose.
Difficoltà nell’applicazione delle norme
Le ispezioni confermano come la sicurezza sul lavoro in questa area fatichi a trovare applicazione completa, nonostante le norme chiare e gli obblighi in capo ai datori di lavoro.
Entità delle sanzioni e impatto sulle aziende controllate
Gli accertamenti dei carabinieri hanno portato all’applicazione di sanzioni amministrative e ammende per un totale superiore a 100mila euro. Le multe si riferiscono a diverse violazioni delle norme sul lavoro e sulla protezione della salute. In aggiunta, è stata scoperta un’evasione contributiva pari a circa 18mila euro, con somme non versate agli enti previdenziali previste per il personale occupato.
Questi risultati confermano un controllo rigido anche nel 2025, con attenzione sia agli aspetti formali della documentazione sia a quelli sostanziali, come la reale tutela dei lavoratori. Le attività dei carabinieri riflettono la necessità di far rispettare le leggi in un territorio dove imprenditori riluttanti continuano a mettere a rischio la sicurezza e i diritti del personale, con evidenti conseguenze sul piano economico e sociale.